È stato uno degli eventi più inaspettati e travolgenti di Netflix. Parliamo di Squid Game, la serie coreana arrivata nel 2021, inserita in catalogo senza troppo clamore, ma che in breve tempo, grazie ai social e ad un passaparola positivo, è divenuta una delle produzioni più viste e amate, alla quale è stato aggiunto solo in seguito il doppiaggio in Italiano, con tanto di reality dedicato che porta lo stesso nome.
Dopo i grandi risultati ottenuti, quindi, non è stata una sorpresa l'annuncio del rinnovo per una seconda stagione, in arrivo il 26 dicembre. Stagione presentata qui al Lucca Comics & Games, attraverso una serie di eventi che hanno coinvolto non solo il pubblico ma anche il regista, nonché sceneggiatore e creatore della serie Hwang Dong-hyuk. Con lui i protagonisti, Lee Jung-jae e Wi Ha-joon. Tra l'altro, oltre al padiglione Netflix interamente dedicato alla serie, a Lucca è possibile trovare altri punti dove mettersi alla prova o farsi una foto in aree brandizzate. Cast e regista hanno quindi partecipato ad una conferenza stampa e successivamente si sono lanciati in un bagno di folla che li ha portati a stretto contatto con i fan.
Le ispirazioni per la serie
E durante l'incontro con la stampa ad Hwang Dong-hyuk è stato chiesto proprio di quest'incredibile fama acquisita dal titolo da lui ideato e realizzato:"Non importa che tipo di autore tu sia, quando crei qualcosa vorresti e ti aspetti che abbia un grande successo. Quello che non avrei mai immaginato, però, è che così tante persone nel mondo avrebbero amato Squid Game, ero sorpreso a tal punto che non sapevo fosse sogno o realtà, è stata un'esperienza surreale."
Il discorso ha poi riguardato finale della prima stagione dove il protagonista Seong Gi-hun si mostra con i capelli rossi, lo stesso colore delle tute delle guardie che lo avevano sorvegliato durante i giochi e quindi elemento che ha suscitato un gran numero di teorie sul proseguimento della storia. A parlare di questo cambiamento è stato proprio l'interprete di Seong Gi-hun: "In realtà, quando giravo, non ho chiesto al regista perché avesse scelto i capelli rossi. Pensavo semplicemente che fossero molto naturali, non so se ho ragione, ma dopo aver attraversato una situazione terribile, ho pensato che fosse un nuovo inizio dove Seong Gi-hun trova il coraggio di vivere una nuova vita."
Ma a raccontare la vera motivazione dietro questa scelta è stato propio il regista che ha ammesso di essersi ispirato ad un personaggio molto noto dei fumetti: "I capelli rossi che il protagonista ha alla fine della stagione uno li ho presi dal protagonista del mio manga preferito: Slam Dunk. Sono il simbolo del fatto che lui non è più una persona qualunque, non è più una persona ordinaria. Dopo le esperienze traumatiche e la perdita di amici e compagni non riesce più a tornare ad una vita normale e quei capelli simboleggiano proprio questo."
Il messaggio di Squid Game
Durante la chiacchierata sono arrivate anche le prime anticipazioni sulla seconda stagione: "Ci saranno anche brani italiani" ha detto Hwang Dong-hyuk : "Una o due arie di Puccini e _Time to Say Goodby di Andrea Bocelli."_
L'incontro si è poi concluso parlando anche del reality e del rapporto con la serie: "Alcune persone mi chiedono se Netflix, producendo anche un reality dedicato, abbia diluito il messaggio di Squid Game. Non lo so, perché la serie non è qualcosa che ho creato per illuminare e non è nemmeno un pezzo di propaganda. Sebbene affronti il tema della critica al sistema capitalista, è comunque un prodotto creato in una società capitalista. Ho creato e investito nel prodotto per venderlo, penso sia naturale per Netflix poi prendere la sua serie di maggior successo e creare altri prodotti spin-off basati su di essa. Non penso che questo renda meno potente il messaggio: se ci pensi, il mondo rappresentato in Squid Game è in effetti il mondo in cui viviamo, dove tutto è mercificato, tutto è pensato per creare o generare profitto. Quindi credo che piuttosto che diluire il messaggio, il fatto che un reality show sia stato creato basandosi su quell'universo in realtà ne espone il vero messaggio."