Sposami: fiori d'arancio su Rai Uno e al RomaFictionFest

Presentata oggi la serie che riporta in prima serata i fasti della commedia sofisticata americana, con un duo di protagonisti, Daniele Pecci e Francesca Chillemi, ex coniugi obbligati a tornare insieme da una zia maliziosa.

Si sono amati alla follia, si sono lasciati e ora, per un preciso disegno di un'arzilla zia che la sa lunga, Nora e Ugo devono tornare insieme per gestire l'atelier di abiti da sposa di famiglia, ormai in crisi economica. Con qualche comprensibile difficoltà iniziale, dovuta a caratteri decisamente agli antipodi (altrimenti non avrebbero divorziato), i due riusciranno nell'impresa, reinventandosi come wedding planners. Questa è la storia di Sposami, la nuova miniserie in sei puntate di Rai Uno che andrà in onda da domani, mercoledì 3 ottobre, in prima serata e che è stata presentata questa mattina nell'ambito del RomaFictionFest. Prodotta da RaiFiction e dalla Titania Produzioni di Ida Di Benedetto, l'opera è diretta da Umberto Marino e si avvale dell'interpretazione di Daniele Pecci e Francesca Chillemi, i due ex coniugi costretti a ridiventare coppia, della bravissima Lisa Gastoni, nei panni di zia Clo Clo e di David Coco, l'avvocato matrimonialista che si occupa del divorzio dei protagonisti e che finisce per diventare un pericoloso rivale di Ugo. A completare il cast una schiera di bravi intepreti secondari come Ludovica Modugno, Marta Bifano, Emanuele Bosi ed Eleonora Bolla, presenti oggi in conferenza stampa assieme alla neodirettrice di Rai Fiction, Eleonora Andreatta.

Signora Andreatta, come mai avete deciso di puntare su una serie così smaccatamente romantica? Eleonora Andreatta: semplicemente perché una rete come RaiUno deve poter contare sulla massima varietà di proposte. Per me questa fiction è una summa di tutte le storie d'amore, una riflessione su quanto sia difficile amare e si ispira, seppur liberamente, alla grande commedia di George Cukor, Scandalo a Filadelfia. Ogni puntata racconta una storia con varie declinazioni, mettendo sempre in primo piano attualità e sentimento. Sono vicende tutte molto diverse tra di loro e questo taglio è stato possibile grazie al nostro chef, così definisco il regista, che ha saputo dare profondità ad ogni episodio. A partire dalla descrizione dei protagonisti, un uomo e una donna pieni di difetti e per questo veri. Ecco, la regia ha dato moltissimo, dal punto di vista dei dialoghi grazie alla grande esperienza teatrale di Umberto Marino, che però è stato bravissimo anche nella messa in scena. Infine, nota di merito per tutti gli attori che sono la chiave di volta della fiction. Francesca Chillemi e Daniele Pecci sono una coppia potentissima e riescono immediatamente a coinvolgerci.

Signora Di Benedetto, è soddisfatta del risultato? Ida Di Benedetto: sì, soprattutto perché questa mi sembra una fiction molto al femminile. Ci tengo a sottolineare che io non sono un imprenditore, ma un'attrice che ha lavorato nel cinema e nel teatro di qualità e che ha trasferito questa esperienza anche a livello produttivo. Per me la qualità è fondamentale.

Marino, quali sono stati gli elementi più difficili che ha dovuto affrontare? Umberto Marino: prima di tutto rapportarmo con la commedia sofisticata, un genere non molto frequentato in Italia. Devo dire che da questo punto di vista la scelta del cast è stata importante. Da subito volevo ricreare sul set l'alchimia di una grande coppia come quella formata da Sophia Loren e Marcello Mastroianni, ossia la donna passionale e comandiera del sud e il gattone romano. Dal punto di vista squisitamente tecnico la cosa più difficile è stata girare ben quindici matrimoni. Non sapevo più cosa inventarmi, ma ho cercato di divertirmi a cercare sempre nuovi modi di mettere in scena le nozze, grazie al contributo fondamentale di Enrico Serafini alle scenografie e ai costumi. E poi non è stato semplice tenere un cast così ricco e girare le moltissime scene d'insieme. In questo caso è stato importante il mio background teatrale.

Daniele e Francesca, raccontateci la vostra esperienza sul set. Cosa vi è piaciuto del lavoro fatto in Sposami? Daniele Pecci: il mio Ugo, come accennava Umberto, è un romano trapiantato a Trieste, è un libraio con il mito della cultura, possiede una presunta sensibilità artistica, sa fare tutto e niente ed è molto indulgente verso le proprie debolezze, ovvero il gentil sesso. Nulla da eccepire è il un carattere specifico della nostra commedia. Per me è stata una bella occasione per poter mostrare una vena brillante e comica, fino ad oggi tenuta a bada. La sceneggiatura aveva in sé degli elementi molto forti, ma noi siamo stati liberi di improvvisare, creare e inventare. Mi fa piacere soprattutto sapere che l'aspetto romantico della storia emerga dagli elementi più scanzonati.
Francesca Chillemi: sono davvero emozionata perché questo per me è il primo ruolo importante in una serie. Nora mi piace moltissimo, è una donna tradita come tante, che però spesso e volentieri si ritrova a fantasticare di ritornare con il suo uomo.

E' vero che il ruolo di Nora sarebbe dovuto essere interpretato da Belen? Eleonora Andreatta: per quello che mi riguarda Francesca è l'unica Nora possibile, per quello che ha dato e fatto.
Daniele Pecci: sappiamo che quando si scrive una fiction si pensa ad un numero svariato di attori. Poi ci sono degli impegni che ti portano a rifiutare una determinata offerta, ma è normale. Da attore so che un copione che mi è stato offerto è passato prima nelle mani di qualcun altro e sono tante le ragioni che portano ad essere scelti. A volte una carriera è legata al rifiuto di un altro attore.

David, tu sei il rivale di Ugo/Daniele Pecci... David Coco: e sono il suo esatto opposto. Il mio Roberto è preciso, quadrato, di ottima famiglia. Trovo molto divertente questa divisione così netta, che poi è una delle coordinate fondamentali della commedia, e grazie a questa caratteristica ho potuto inventare, dare più colore al mio personaggio.

E' strano che proprio in un periodo come questo in cui ci si sposa meno e aumentano i divorzi, sono proprio le fiction come questa ad avere un grande successo. La gente vuole ancora sognare? Ida Di Benedetto: sì, certamente. La gente vuole sognare e vuole tenere fede ai valori perduti. E che questo sia possibile attraverso una fiction della Rai è ancora più importante. E' uno spot potente e sono fiera di averlo fatto.

Voi credete nel matrimonio? Francesca Chillemi: io tra qualche anno mi vedo sposata e con una relazione solida come quella dei miei genitori, una coppia che mi ha trasmesso dei valori che per me hanno una grande importanza. Un matrimonio non è semplice, si litiga, ma l'importante è rimanere uniti.
Daniele Pecci: andrò contro corrente, ma io non credo nelle contrattualizzazioni dei sentimenti e non mi sposerei mai, ma tutto questo non conta, perché la nostra fiction racconta di unione di anime.