Il caldo estivo è arrivato giusto in tempo per farci scrivere la recensione di Sotto il sole di Riccione con il clima adeguato a una storia che trasuda il mood e le atmosfere delle classiche vacanze italiane, fatte di mare, sole, ombrelloni e amori. Quelle stesse atmosfere che caratterizzavano un cult nostrano come Sapore di mare, che è dichiarata ispirazione per la storia che Enrico Vanzina ha sviluppato per Netflix e Lucky Red insieme agli sceneggiatori Caterina Salvadori e Ciro Zecca partendo dal titolo e dal successo della popolare canzone di Tommaso Paradiso e TheGiornalisti.
Sapore d'estate
Sotto il sole di Riccione ci porta, inutile dirlo, nel cuore della riviera romagnola e in quella cittadina meta di vacanze per tanti giovani di tutta Italia. C'è chi arriva dal sud come Ciro, che tenta la strada della musica con un provino andato male e si adatta a fare il bagnino; c'è chi nutre profonda passione per una donna senza riuscire a dichiararsi, come Marco nei confronti di Guenda; e c'è chi decide di darsi da fare per trovare nuovi amici, come Vincenzo, un ragazzo non vedente che ha sempre viaggiato con la madre e cerca ora di allontanarsi da lei e integrarsi nel gruppo di amici della sua nuova conoscenza Furio.
Non solo teen
Sono alcuni dei protagonisti della dinamiche sentimentali che si sviluppano sotto il sole di Riccione in un gioco delle coppie in parte prevedibile ma vivace e piacevole grazie alla regia fresca e dinamica del duo degli Younuts!, ma anche alla spontaneità del giovane cast, da Cristiano Caccamo a Saul Nanni, Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino e i tanti altri giovani e promettenti talenti scelti dalla produzione.
A loro si affianca l'esperienza di veterani perfetti per il contesto del film: c'è infatti Isabella Ferrari nei panni della madre di Vincenzo, Luca Ward in quelli di un buttafuori che si interessa a lei e soprattutto Andrea Roncato, bagnino e playboy in pensione che strizza l'occhio a diversi suoi personaggi e prende a cuore la situazione dei ragazzi, dando loro consigli sentimentali.
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L'estate di Netflix, tra amori e musica
I due giovani registi che rispondono al nome d'arte di Younuts! hanno un passato nel mondo dei videoclip e si nota nel ritmo dato alla storia, ma anche per come costruiscono le sequenze che accompagnano le canzoni di una colonna sonora fatta in prima battuta da hit popolari di Tommaso Paradiso (che appare anche in un'amichevole apparizione nel film) e i TheGiornalisti, da Riccione che dà il titolo alla pellicola a Fine dell'estate e Completamente. Quel che manca è un maggior approfondimento dei personaggi, la ricerca di soluzioni narrative più complesse, ma probabilmente non è ciò che si chiedeva a una produzione di questo tipo, che fa della leggerezza e immediatezza la sua principale arma.
Tra storie d'amore, una vena nostalgica che permea la storia e il look vintage che strizza l'occhio agli anni '80, musica e atmosfera da estate italiana, Sotto il sole di Riccione si rivela un titolo che punta a un pubblico ampio e molto ben definito, perfetto per una serata di questa stagione che si preannuncia anomala e diversa dal solito per tanta gente, andando a completare quell'offerta mirata per il periodo estivo inaugurata a fine aprile con Summertime.
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Conclusioni
Chiudiamo la recensione di Sotto il sole di Riccione sottolineando la freschezza e il piacevole intrattenimento di un film che rievoca e aggiorna le atmosfere di un classico come Sapore di mare. Non brilla per originalità di temi e situazioni, ma sorprende per pulizia e sicurezza nella messa in scena curata degli Younuts! alla regia e completa l’offerta estiva Netflix iniziata con Summertime.
Perché ci piace
- La composizione del giovane cast, eterogenea e vivace.
- La partecipazione di Isabella Ferrari e Andrea Roncato, che creano continuità col passato.
- Le atmosfere e situazioni tipiche da estate italiana.
- Il gusto vintage e un po’ anni ’80 della messa in scena degli Younuts!
Cosa non va
- L’intreccio e la composizione delle storie d’amore e coppie non brilla per originalità.
- Il pubblico di riferimento è ben preciso e definito, e il film potrebbe non interessare chi cerca un altro tipo di visione.