È da quasi quindici anni (per l'esattezza dal settembre del 2006) che anche la Sony si muove attivamente nel campo dell'animazione, con un reparto apposito che ha fatto della diversità il proprio punto di forza: come spiegato dalla responsabile Kristine Belson al festival di Annecy nel 2019, la Sony Pictures Animation non ha uno stile riconoscibile, a differenza dei principali rivali (Disney, Pixar, DreamWorks, Illumination), e preferisce lasciare ai singoli registi la libertà di dare ai propri film l'estetica che preferiscono. Talvolta con risultati non eccelsi (basti pensare al film sugli emoji uscito nel 2017), ma il più delle volte con esiti molto positivi, come il recentissimo I Mitchell contro le macchine che da qualche giorno sta deliziando gli utenti di Netflix. La scusa ideale per passare in rassegna i cinque film più belli dello studio, che si appresta a continuare a sorprenderci negli anni a venire.
5. Piovono polpette (2009)
Prima collaborazione tra lo studio e i produttori e registi Phil Lord e Chris Miller, con sceneggiatura liberamente basata su un libro per l'infanzia dato alle stampe nel 1978. Un canovaccio che in realtà è una scusa per mettere in scena innumerevoli guizzi di follia verbale e visiva, tra giochi di parole (spesso intraducibili) e trovate estetiche in grado di intrattenere spettatori di tutte le età. Piovono polpette è un concentrato di humour, pathos e fantascienza che ha messo in evidenza per la prima volta sul grande schermo la marcia in più della ditta Lord & Miller, che si diverte a prendere premesse non necessariamente appetibili e trasformarle in qualcosa di irresistibile (vedi alla voce The Lego Movie).
4. Hotel Transylvania 3 (2018)
Con i primi due episodi, usciti nel 2012 e nel 2015, Adam Sandler (voce di Dracula in originale) era riuscito a raggiungere un pubblico diverso con la sua comicità a base di voci buffe e un gruppo di amici fedeli (tra cui David Spade e Kevin James). Poi, con Hotel Transylvania 3, il regista Genndy Tartakovsky ha preso in mano anche la sceneggiatura, sovrapponendo alle trovate sandleriane la propria poetica, tra rimandi mitologici (il cattivo è Van Helsing) e gag più surreali, come la meravigliosa battaglia a base di brani musicali sull'isola di Atlantide. Anche per questo motivo viene un po' da temere che l'imminente quarto capitolo possa essere un passo indietro, non avendo più Tartakovsky dietro la macchina da presa.
Recensione Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosa... all'insegna dell'amore
3. Pirati! Briganti da strapazzo (2012)
Sette anni dopo il lungometraggio dedicato a Wallace e Gromit, la Aardman (provvisoriamente alleatasi con la Sony dopo la fine del sodalizio con la DreamWorks) è tornata alla stop-motion allo stato puro, dopo un interludio in cui l'estetica tradizionale dello studio era replicata con la CGI. E il risultato è a dir poco strepitoso: Pirati! Briganti da strapazzo, avventura marittima che tira in ballo anche Charles Darwin e la regina Vittoria, è un'esplosione di trovate geniali, con la versione in costume dei capisaldi Aardman, tra azione, gag fisiche e una cura per i dettagli che anche a distanza di quasi dieci anni dall'uscita rimane sbalorditiva. Consigliata la visione in lingua originale per un pressoché irriconoscibile Hugh Grant nel ruolo del capitano pirata.
The Pirates! Band of Misfits: Il kolossal di casa Aardman
2. I Mitchell contro le macchine (2021)
Ancora Lord e Miller, questa volta in veste di produttori con I Mitchell contro le macchine, per quello che è un road movie intriso di cinefilia e azione: la famiglia Mitchell, il cui patriarca cerca di riconnettersi con la figlia prima che lei vada all'università, si ritrova nel bel mezzo di un'invasione di robot, guidati da un'intelligenza artificiale che ha deciso di ribellarsi contro i creatori umani. Tanto cuore al servizio di un racconto che mescola tecniche d'animazione diverse e inserisce rimandi alla cultura digitale di oggi (YouTube in particolare) per ricordarci la magia della settima arte e dell'esperienza collettiva, anche quando vissuta con i talvolta ingombranti membri della propria famiglia. E poi c'è il cane Monchi, che entra di diritto nel pantheon dei migliori animali mai visti nel medium animato.
I Mitchell contro le macchine, la recensione: come si aggiusta una famiglia
1. Spider-Man: Un Nuovo Universo (2018)
Cosa fare con Spider-Man in forma animata che non sia già stato fatto in carne e ossa? Risposta: il Multiverso e un'estetica ancora più fumettosa, con uno stile che si adatta alle esigenze delle singole scene e porta sullo schermo tutta la ricchezza visiva dei mondi di Peter Parker e Miles Morales. Spider-Man: Un Nuovo Universo è un gioiello di tecnica e narrazione, la distillazione ideale della filosofia di Stan Lee (qui alla sua ultima partecipazione in un film incentrato sulla sua creazione più famosa) e un contenitore di infinite sorprese, tra cui il mitico Spider-Ham. È febbrile l'attesa per il sequel, che arriverà nelle sale il prossimo anno.