Sonic 3 - Il film si sta per attestare come il più grande successo commerciale di inizio 2025 del nostro panorama, vincendo tra l'altro la corsa in una programmazione fittissima, che ha visto la coesistenza di diversi titoli considerabili di primo interesse per il grande pubblico. Un risultato che segue in scia la bontà della sua corsa nei botteghini esteri.
Un risultato incredibile che arriva a coronamento di una saga partita con tutto fuorché che con i favori del pronostico, ma che invece ha saputo lavorare con intelligenza e approfittare di un momento storico favorevole come quello del matrimonio tra cinema e videogiochi. Ora il futuro è tracciato: un quarto capitolo (in uscito nella primavera 2027) unito, magari, ad altre sortite su piccolo schermo.
Entrando però nello specifico, l'avventura del riccio alieno super veloce SEGA nel mondo della Settima Arte si è costruito una credibilità di successo, uscendo da una produzione impantanata da anni, dovendo riscattare anche una prima versione sbeffeggiata da tutti.
Sonic l'underdog
Siamo nel 2013 e finalmente sembra che una produzione credibile per la trasposizione del personaggio di Sonic su grande schermo possa prendere il via. Erano gli anni in cui si iniziava a flirtare con l'idea di un rilancio per una commistione di successo tra mondo cinematografico e videoludico, che poi portò all'uscita di titoli come Detective Pikachu, primo competitor di Sonic - Il film.
Dalla sua il film prodotto da SEGA aveva veramente poche carte da giocare, una di queste era Jim Carrey (anche se i detrattori dell'operazione erano già pronti ad etichettare la pellicola come uno showcase per l'attore canadese all'ultima spiaggia), e l'altra era la resa del protagonista, motivo per il quale un intero trailer era stato dedicato al suo svelamento. Il risultato fu pessimo al punto che la Paramount ordinò la ri-progettazione totale del suo design e il film uscì con 3 mesi di ritardo, a febbraio 2020. Incassò più di 300 milioni, divenendo il miglior debutto cinematografico per un film tratto da un videogioco, superando il record di... Detective Pikachu.
Il secondo capitolo non fu che una naturale conseguenza di questo straordinario successo ed ebbe a sua volta non solo il grande merito di confermare la bontà dell'intera formula scelta per la trasposizione, tra cui il rilancio di un Carrey tornato a vestire un ruolo in grado di esaltarlo, ma anche quello di mostrarne le potenzialità in termini di espansione dell'immaginario. Fattore, quest'ultimo, che ha giocato enormemente a favore di Sonic 3 - Il Film.
Sonic 3, recensione: il riccio più veloce del cinema torna in un film dal ritmo spedito
Sonic 3 - Il film, il coronamento del successo
La complessa idea di Jeff Fowler e del team di scrittori era quella di creare una base che potesse dare una riconoscibilità cinematografica al personaggio, cercando un certo grado di fedeltà al materiale originale e poi giocando soprattutto con in generi audiovisivi, così da far presa sul pubblico. La commedia familiare è la strada sempre più sicura in questo senso. La struttura era basata su di un equilibrio tenuto in piedi solo nel momento in cui tutte queste correnti non cercassero di scavalcarsi l'una con l'altra.
Il secondo capitolo va esattamente nella direzione del primo, aggiungendo due personaggi tra i più amati e popolari del videogioco e dichiarando apertamente la propria intenzione di guardare ai film di avventura ed esplorazione (titoli come Viaggio al centro della Terra), sapendo di avere una sponda nel materiale originale con un oggetto da mettere come premio e un labirinto try and error. Il tutto senza disperdere nulla di ciò che è stato conquistato in precedenza, rinsaldato da una miniserie televisiva che funziona esattamente come la prima pellicola del 2020.
Sonic 3 - Il film alza ancora l'asticella e per la prima volta prova a prendersi dei rischi, guardando a blockbuster d'azione come il franchise di Mission: Impossible come fonte d'ispirazione, dando a Jim Carrey uno spazio quasi metatestuale e sfidando le regole canoniche che il franchise si era dato, ma solo per fare un salto successivo. Il terzo capitolo ha come obiettivo quello di far maturare il pubblico del riccio, prendendo da una delle storie più cupe del videogioco e così cercando di arrivare ad un audience traversale. Un crescendo continuo che ormai è divenuto un piccolo fenomeno commerciale e che, ad oggi, non deve porsi limiti.