Sono del 1993, sono romano e sono laureato in psicologia. Cito queste cose perché sono quelle con le quali faccio più fatica a rapportarmi. L’altra è il cinema, probabilmente questo è il motivo per cui me ne occupo. Me ne occupo precisamente dal finire del 2016, quindi vivendo uno dei periodi più scellerati della critica italiana, sempre da freelance, alternando esperienze tra varie testate e dividendomi tra tutti i media dell’uomo moderno, nel mezzo occasionalmente aiuto a organizzare rassegne e faccio da giurato. Da qualche tempo ho trovato casa su Movieplayer, dove mi lancio principalmente in riflessioni e approfondimenti che rispecchiano la mia incapacità ad uscire da questa relazione tossica, seguono interviste e recensioni. La speranza è sempre che tutto ciò sia utile a chi legge. Quello che scrivo il più delle volte inizia abbastanza bene, ma dopo un po’ si inizia a perdere, le cose buone di solito stanno là. Un’operazione faticosissima di cui spero di non stancarmi mai.
News e articoli
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Exploding Kittens, la recensione: un adattamento che fatica a trovare una sua compiutezza originale
Exploding Kittens, la serie originale Netflix tratta dal gioco omonimo, è un adattamento che punta ad una struttura semplice per guidare lo spettatore. Purtroppo le conclusioni raggiunte banalizzano l'impianto.
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I miei vicini Yamada, la summa della sperimentazione linguistica di Takahata
I miei vicini Yamada, nonostante la sua apparenza di film minimale e modesto, racchiude in sé il cuore della sperimentazione sul linguaggio di Isao Takahata, facendo da summa rispetto al passato e aprendo la strada verso il futuro.
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Blame the Game, la recensione: una commedia degli equivoci leggera (e dimenticabile)
Una commedia degli equivoci già vista in salsa romance, che guarda al cinema americano, ma con uno uso particolare dei giochi da tavola. Blame the Game è disponibile su Netflix.
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Pom Poko, il film più politico e più pop di Isao Takahata
Pom Poko è un miracolo creativo come nessun altro nella filmografia del Isao Takhata. Il motivo? Racchiude la visione politica del maestro, ma tiene d'occhio anche il lato pop, senza rinunciare mai all'amore per l'arte.
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Shukran, la recensione: un film profondo che prova a reggere il peso delle sue ambizioni
La conflittualità (di sangue e politica) in Shukran, esordio potente e profondo (che però pecca di una certa didascalia) firmato da Pietro Malegori. Al cinema.
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Woken, la recensione: una piccola isola, un grande mistero e un film troppo indeciso
Un mistero da svelare che riflette il presente: tra distopico e sci-fi, la scrittura di Woken diretto da Alan Friel diventa il problema principale di un film che si trascina dietro un peso troppo ingombrante. Al cinema.
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La linea verticale: Valerio Mastandrea, lo storytelling e il regalo più sincero di Mattia Torre
La linea verticale è un racconto autobiografico umano e ironico, oltre ad essere una brillante riflessione sulla malattia che non ha paura di mostrare tanto il coraggio quanto la debolezza del suo autore, Mattia Torre. In streaming su Netflix e RaiPlay.
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Hit Man, l'indagine di Linklater sulla natura umana nell'epoca della continua messa in scena
Hit Man di Richard Linklater illumina l'identità umana attraverso la figura immaginifica del sicario. Un film che diventa ragionamento sul rapporto tra l'uomo contemporaneo e l'immagine che crea di se stesso.
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Inside Out 2, tra emozioni e analisi: il film rivisto dietro la precisa chiave psicologica
La differenza tra emozioni primarie e secondarie, l'origine teorica del senso del Sé, e poi i ricordi, le emozioni e l'inconscio: una lettura in chiave psicologica di Inside Out 2.
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Shoshana, la recensione: un thriller politico che riflette il conflitto israelo-palestinese
Shoshana di Michael Winterbottom si basa su un fatto reale per raccontare le storia del conflitto israelo-palestinese. Un lavoro dinamico che funziona per allegorie ed è in grado di far riflettere sul presente. Al cinema.
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Incubi e sogni di Joko Anwar, la recensione: una serie antologica interessante ma inespressa
Horror metaforico e di consumo, denuncia sociale e richiami agli Stati Uniti: dall'Indonesia una serie antologica Netflix, Incubi e Sogni di Joko Anwar.
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Donald Sutherland, 10 film per ricordare un fuoriclasse del cinema
Da MASH a Gente comune: 10 film da vedere con Donald Sutherland, attore prolifico, ma anche poliedrico, trasformista, mai banale e sempre sorprendente.
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Fuga in Normandia, la recensione: tutta la classe di Michael Caine e Glenda Jackson
Fuga in Normandia di Oliver Parker con due grandi Michael Caine e Glenda Jackson si ispira ad un fatto reale per raccontare una storia d'amore toccante. Ricordandoci l'importanza della memoria. Al cinema.
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Gli Immortali, la recensione: le allegorie collettive secondo il film di Anne Riitta Ciccone
Gli Immortali di Anne Riitta Ciccone è il racconto di un'elaborazione del lutto che rende il privato un'allegoria capace di raccontare la collettività. Al cinema.
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Il Simpatizzante rilegge il difficile rapporto tra USA e Vietnam
Il Simpatizzante, miniserie che trovate su Sky e NOW, rilegge il difficile rapporto tra USA e Vietnam attraverso la storia del suo protagonista per ridare la giusta dignità ad una fetta della Storia del Paese asiatico.
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Enea è un racconto generazionale, ma al contrario
Enea di Pietro Castellitto, arrivato in streaming, ribalta il racconto generazionale tradizionale per narrare la guerra dei suoi coetanei. Una generazione romantica condannata a lottare contro i propri fallimenti.
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Eric, un’altra dimostrazione che il migliore Benedict Cumberbatch è quello del piccolo schermo
Eric, miniserie Netflix creata da Lucy Forbes, è l'ennesima dimostrazione che il miglior Benedict Cumberbatch è quello delle serie tv, come ci avevano insegnato già Sherlock e Patrick Melrose.
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Godzilla Minus One? Sì, è il Godzilla di cui abbiamo bisogno
Godzilla Minus One di Takashi Yamazaki evolve il kaijū legato al reboot dell'epoca Reiwa, per una versione modernizzata in grado di parlare ai sentimenti del pubblico e raccogliere le sfide del cinema del futuro.
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Vincent Deve Morire, la recensione: la bravura di Karim Leklou per un horror politico e sociale
Distopia e toni da commedia nera in Vincent deve morire di Stéphan Castang, che racconta il tragico deterioramento delle relazioni umane post pandemia. Al cinema.
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Furiosa: A Mad Max Saga, il secondo atto della rivoluzione di George Miller
Con Furiosa: A Mad Max Saga, George Miller confeziona il secondo atto di una rivoluzione, che prosegue in un film opposto ma complementare al primo.
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Léa Seydoux, da Spectre a France: i migliori film dell'attrice
Léa Seydoux è una delle attrici più importanti e popolari del cinema contemporaneo, protagonista di una carriera di grande successo. A Cannes 77 con due film, ecco i migliori film.
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Roger Corman, addio al regista che guardava al cinema del futuro
Roger Corman non è stato solo il più grande produttore della Storia del cinema indipendente americano, ma anche un regista che ha cambiato l'industria, anticipando i tempi.
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Fantastic Machine, la recensione: la storia (parziale) dell'inganno delle immagini
La recensione di Fantastic Machine: il documentario di Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck, prodotto da Ruben Östlund e narrato da Elio Germano, è un lavoro ambizioso sull'evoluzione dell'inganno delle immagini, ma pecca di parzialità. Al cinema.
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Room 999, la recensione: 30 registi e il destino del cinema
La recensione di Room 999, il documentario di Lubna Playoust che, ispirandosi al film di Wim Wenders, decide di interrogare di nuovo 30 registi sul destino della Settima Arte. Al cinema.
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Una spiegazione per tutto, recensione: il fallimento di un Paese diventa un racconto generazionale
La recensione di Una spiegazione per tutto: il film di Gábor Reisz mescola cronaca e trattato di un fallimento privato, divenendo metafora di un Paese interno. Al cinema
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Challengers: tra classico e contemporaneo, Luca Guadagnino alla corte di Hollywood
Challengers per Luca Guadagnino rappresenta la possibilità di entrare in contatto con Hollywood. Un immaginario essenziale per la Storia del cinema che il regista ha saputo tradire e rispettare, cercando un suo sguardo tra classico e contemporaneo.
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Roma città aperta, un monumento morale alla memoria del nostro Paese
Roma città aperta di Roberto Rossellini è più di un'opera filmica o di un miracolo creativo, ma è il simbolo collettivo della resurrezione del cinema e del popolo Italiano dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un monumento morale ai fondamenti della Repubblica del nostro Paese.
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La moglie del presidente, la recensione: Catherine Deneuve è eccezionale anche all'Eliseo
La recensione de La moglie del presidente, opera prima di Léa Domenach: una commedia vestita da biopic sull'importanza dell'immagine politica, che rilegge un pezzo di storia francese dal punto di vista femminile grazie ad una Catherine Deneuve in gran forma. Al cinema.
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Civil War: un'America depressa e impaurita nel film di Alex Garland
Civil War di Alex Garland è un film che utilizza la rappresentazione di una guerra per rivelare il drammatico passaggio di testimone tra generazioni, evidenziando il rischio di rimanere chiusi in un circolo vizioso.
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Augure - Ritorno alle origini, la recensione: verità e inferno nel cinema lisergico di Baloji
La recensione di Augure - Ritorno alle origini: una pellicola complessa, visivamente spettacolare e dalla forte connotazione politica quella diretta da Baloji. Al cinema.