Solos, il creatore David Weil: “Raccontiamo la società di oggi. Per Hunters 2 aspettatevi l’inaspettato”

La video intervista a David Weil, creatore di Solos, miniserie Amazon in 7 episodi con un cast stellare: dai premi Oscar Helen Mirren, Morgan Freeman e Anne Hathaway ad Anthony Mackie.

Solos Constance Wu
Solos: Constance Wu in una scena

David Weil ha esordito come autore nel 2020 con Hunters, serie tv in cui Al Pacino è un ex prigioniero di un campo di concentramento che, negli anni '70, dà la caccia ai nazisti superstiti che si sono rifugiati in America alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo quell'inizio che si è fatto notare lo scrittore ci ha preso gusto con i cast ricchi composti da grandi attori. Ecco quindi che (nel mezzo c'è stato un episodio della nuova The Twilight Zone) arriva ora con una nuova opera ricca di scene madri e premi Oscar: Solos. Dal 25 giugno su Amazon Prime Video, è una miniserie in 7 episodi auto conclusivi.

Slos S1 Prposterframe Eight Evergreen Final Conceptarts
Solos: il poster della serie antologica

In ogni episodio, tra i 20 e i 30 minuti di durata, Weil fa recitare a un grande attore un monologo in cui può piangere, ridere, gigioneggiare. Nel suo frammento Morgan Freeman arriva anche a ballare. Oltre a lui Weil può contare su interpreti del calibro di Helen Mirren, Anne Hathaway, Anthonie Mackie, Uzo Aduba, Dan Stevens, Constance Wu e Micole Beharie.

Ogni puntata racconta una storia diversa utilizzando un genere diverso: c'è la fantascienza, il dramma da camera, confessioni allo specchio. Ne abbiamo parlato proprio con David Weil che ha anche diretto tre episodi su sette. Per Hunters invece lo showrunner ha in programma cinque stagioni e per la seconda ci ha messo già curiosità, dicendo: "Vi toglieremo il tappeto da sotto i piedi."

La video intervista a David Weil

Solos, la recensione: nessun uomo è solo, siamo tutti interconnessi

Solos: cosa ci rende umani?

Solos Uzo Aduba
Solos: Uzo Aduba in una scena

Credo che il tema centrale di questa serie sia cosa ci rende umani: ti sei dato una risposta? Hai scoperto cosa ci rende umani?

Ottima domanda, credo di sì. Il mio compito è porre le domande. Ogni persona può dare una risposta diversa. Cosa ci rende umani? Cosa ci rende connessi? Anche io ho le mie idee su cosa mi renda un essere umano migliore e come fare per stabilire un legame con le persone che amo. O con persone che non conosco. La serie stessa è una domanda è un'indagine.

Solos: segreti e scene madri

Prima Hunters, ora questa serie: credo che tu sia un po' ossessionato dalle persone con dei segreti. Secondo te avere dei segreti ci rende più interessanti o più pericolosi?

Assolutamente. Tutti abbiamo dei segreti. Mi piace approfondire personaggi con un alterego, con doppia identità. Con paure, desideri, sogni e azioni passate nascosti che possono riemergere. Stranamente la cosa che mi interessa di più esplorare è chi siamo quando nessuno sta guardando. In questa serie abbiamo persone che si sentono trascurate, invisibili. Molte di queste persone sono inserite nella società ma non hanno un ruolo o una voce. Ciò che amo di più si Solos, soprattutto perché passiamo 20-30 minuti con ognuno di questi personaggi, capiamo davvero chi sono, quali siano i loro sogni e desideri segreti. Ogni persona che vediamo per strada ha sogni e desideri, ma non abbiamo il tempo di parlarci e conoscerle. Solos offre l'opportunità di farlo.

Solos Anthony Mackie
Solos: Anthony Mackie in un'immagine della serie

Ci tieni molto alle parole perché racconti spesso persone che parlano molto ma non si ascoltano davvero. Secondo te perché sentiamo molto il bisogno di parlare ma poi non ascoltiamo?

È così buffo: amo le parole ma amo anche il silenzio. Ogni cosa che scrivo è come una sinfonia: suonano strumenti diversi in diversi momenti. Per me si impara molto dal non detto: anche se qualcuno parla molto ciò che conta davvero è quello che intende davvero, rimane in profondità o non dice. Per me la cosa più interessante è quello che non si dice. Un personaggio come quello di Helen Mirren, Peg, non credo sia una persona che parla spesso con gli altri. Non racconta agli altri i propri segreti, paure, sogni o desideri. Amo sentirla raccontare la storia forte della sua vita. Per me è stato emozionante.

Solos: un cast da Oscar

Solos Dan Stevens Morgan Freeman
Solos: Dane Stevens e Morgan Freeman in una scena

Ami lavorare con grandi attori e dai loro grandi scene: li fai piangere, urlare. Perché amo così tanto le scene madri?

Le amo. Adesso mi sento quasi in colpa. Amo il dramma. Credo che il grande dramma sia fatto non soltanto da grandi dialoghi, ma anche dalle scene silenziose. Amo bilanciarli. Nel suo episodio Morgan Freeman è grandioso: così dinamico, ripercorre diversi ricordi. Anche Anthony Mackie ha una scena in cui urla e si sfoga. Però ci sono anche scene silenziose in cui scorrono le lacrime. Come scrittore mi piace suonare ogni strumento. Ho a mia disposizione le emozioni e mi piace giocarci e farle uscire. Mi piacciono molto.

Com'è stato far ballare Morgan Freeman?

Fantastico.

Solos: David Weil per la prima volta alla regia

Hai anche diretto tre episodi.

Per me è stata un'esperienza formativa, perché sono prima di tutto uno scrittore e uno showrunner. Come regista ho imparato moltissimo sulla scrittura: ho imparato a essere meno artificioso con le parole. Ho imparato a sostenere gli attori e collaborare con loro, facendo in modo che ogni scena risulti molto vera. Mi sento fortunato ad aver lavorato con Anthony, Constance e Uzo: è fantastico collaborare con loro, sono così generosi, soprattutto perché sapevano che era la mia prima volta come regista. È stata un'esperienza esaltante.

Helen Mirren: "Il segreto del successo? Non smettere mai di imparare"

Solos Helen Mirren
Solos: Helen Mirren in un'immagine della serie

Esplori diversi generi in queste serie: prima di tutto qual è il tuo preferito? E perché ami cambiare così tanto epoche e spazi?

Amo il genere, non so se ne ho uno preferito, ma lo amo: per me la vita è una serie di generi e toni diversi. Ci sono giorni in cui ti senti in un film horror, altri romantico, altri giorni ti chiedi che sta succedendo nel mondo e sembra fantascienza. Volevo che ogni episodio rappresentasse un genere diverso. Volevo che rispecchiasse la società e la vita di oggi.

David Weil e il futuro di Hunters

Devo chiederlo perché la sto aspettando: cosa possiamo aspettarci dalla seconda stagione di Hunters? Ho letto che ne hai in programma cinque. Cosa ci aspetta intanto per la seconda?

Puoi aspettarti l'inaspettato. Approfondiamo molto di più i personaggi, ci sono un sacco di sorprese e colpi di scena. Personaggi che credevi fossero eroi diventano villain e viceversa. Vi toglieremo il tappeto da sotto i piedi. Sarà una bella corsa.