Sleepy Hollow: Commento all’episodio 2x10, Magnum Opus

La fine si avvicina nella prima parte del finale autunnale della serie.

Il plot

Moloch sta per risorgere, grazie agli stratagemmi di Henry Parrish, e i nostri eroi sono ormai a corto di opzioni. Finché non vengono a sapere dell'esistenza di una spada magica, nascosta proprio a Sleepy Hollow (ovviamente da Benjamin Franklin), capace di sconfiggere Moloch.

Una volta trovato il luogo in cui è custodita la spada, Ichabod e Abigail devono superare due ostacoli di non poco conto: una gorgone, la quale ha pietrificato tutti coloro che in passato hanno voluto impossessarsi dell'arma, e il Cavaliere senza testa, determinato ad eliminare Ichabod una volta per tutte.

Cosa ci è piaciuto

Sleepy Hollow: l'attore Neil Jackson nell'episodio intitolato Magnum Opus
Sleepy Hollow: l'attore Neil Jackson nell'episodio intitolato Magnum Opus

La gorgone. Il mostro della settimana è una creatura davvero terrificante, ben realizzata e un buon esempio di come Sleepy Hollow riesca ad integrare nella sua mitologia personale elementi diversi e sulla carta incompatibili (in questo caso i miti greci). A dirla tutta, è quasi preoccupante che questa entità riesca a superare in cattiveria il Cavaliere senza testa, ormai ridotto a macchietta pseudo-comica.

Ichabod e Abigail. Dopo il raffreddore dell'episodio precedente, Ichabod torna in campo con tutte le sue energie, e il maggiore punto di forza di Magnum Opus è rivedere in azione Tom Mison e Nicole Beharie, fin dalla primissima scena in cui, durante un raro momento di svago, Ichabod critica la nozione che George Washington fosse incapace di mentire. Anche in un episodio che soffre in più punti nella scrittura, la coppia centrale non delude.

Cosa non ci ha convinto

Sleepy Hollow: Tom Mison interpreta Ichabod Crane in Magnum Opus
Sleepy Hollow: Tom Mison interpreta Ichabod Crane in Magnum Opus

Il cavaliere senza testa. Quello che un tempo era il villain per eccellenza è ora quasi irriconoscibile. Se negli episodi precedenti la versione "umana" di Abraham van Brunt era più o meno sopportabile in piccole dosi, la decisione di elevarlo al rango di vero e proprio antagonista e farlo duellare con Ichabod ne mette in mostra i difetti: una caratterizzazione che banalizza il male assoluto trasformandolo semplicemente in un uomo geloso. A questo punto ci auguriamo che la sottotrama incentrata su Katrina si concluda entro la fine della stagione, in modo da poter tornare a dove eravamo nei primissimi episodi, con un Cavaliere disumano, spietato e, ovviamente, senza volto.

Moloch. Nell'arco di tre episodi, l'antagonista principale ha già raggiunto l'età adulta, pronto ad abbattersi sul mondo con grande crudeltà. Una scelta necessaria per chiudere col botto la prima parte della stagione, ma che comporta anche una decisiva riduzione della suspense, nonché la nullificazione di qualsiasi tentativo di fare qualcosa di diverso con la personalità di Moloch. Nonostante le nostre riserve su certi sviluppi della trama orizzontale, non ci sarebbe dispiaciuto vederlo in versione Damien Thorne...

What's Next

The Akeda chiude la prima parte di questa stagione, promettendo uno scontro epico e sacrifici imprevisti. In particolare, alcuni media americani suggeriscono che uno dei protagonisti non sopravvivrà agli eventi del prossimo episodio. Jenny? Irving? Katrina? Si accettano scommesse...

Movieplayer.it

3.5/5