Giorgio Mastrota è tornato in Romolo + Giuly 2: dopo aver interpretato una diabolica versione di sé stesso nella prima stagione della serie, il conduttore televisivo ha deciso di tornare a sfruttare il suo (prima insospettabile) talento comico anche nella seconda, in onda su Fox, canale 112 di Sky, dal 16 settembre.
Chiusi in un campo di concentramento i Romani e divisosi l'Italia con Don Alfonso (Fortunato Cerlino), Giorgio Mastrota regna sulla parte nord del paese insieme a Ticiù (Andrea Trovato), con cui cerca di studiare la strategia migliore per accaparrarsi il sostegno elettorale. Come abolire il lunedì. Anche il vero Mastrota ha nel cassetto una proposta in grado di accaparrarsi voti?
Romolo + Giuly 2, la recensione: sempre più (innamorati) pazzi
Glielo abbiamo chiesto a Roma, alla presentazione di Romolo + Giuly: La guerra mondiale italiana, ancora una volta organizzata in grande stile, con tanto di carretto di cibo a tema Roma Nord e Roma Sud, presso Officine Farneto:
"Non solo abolisce il lunedì, ma anche il congiuntivo. Nel fare questo ha un'intelligenza artificiale, MARIO, che lo aiuta a fare leggi populiste. Una cosa che sembrava andare molto di moda anche qui da noi. Gli autori si sono spinti molto avanti, superando la realtà: questo è il divertente della serie, siamo andati oltre. Di proposte stupide ne faccio molte nel corso della serie, di proposte intelligenti invece dico che dovremmo pensare un po' di più con la nostra testa, dedicare un po' più di tempo a noi stessi e alle cose che contano davvero. Non penso ci voglia una legge e nemmeno abolire l'uso spropositato dei social, ma io sono uno che viene dall'analogico e mi piacerebbe, non abolire il digitale, ma riprendere con forza tutto quello che è contatto."
La video intervista a Giorgio Mastrota
Giorgio Mastrota e le botte sul set con Fortunato Cerlino
A proposito di analogico, come è stato lavorare di nuovo con Tciù, pupazzo completamente folle (doppiato da Andrea Trovato), che nella seconda stagione prende il nome di Tciù Face? "Questa volta ce le siamo date di santa ragione, anche con Fortunato Cerlino: fra noi due c'è un rapporto di amore e odio. Tciù è il mio alter ego: e questa volta si scoprirà ancora più cattivo. Il vero cattivo della nostra coppia è lui: sappiatelo. Io in fondo sono un poveretto qualunque, che si è trovato a passare di lì e ad avere questo ruolo da protagonista, ma lui è una carogna vera."