Roma 2014: Francesco Scianna e Valentina Lodovini ci raccontano I milionari

Francesco Scianna e Valentina Lodovini sono i protagonisti del nuovo film di Alessandro Piva, la storia della decadenza di un clan criminale napoletano, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione "Cinema d'Oggi".

Basata sull'omonimo libro firmato a quattro mani da Luigi Cannavale e Giacomo Censini, e in uscita il mese prossimo con la distribuzione di Teodora, è stata presentata questa mattina al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione "Cinema d'Oggi", la nuova pellicola di Alessandro Piva: I milionari, narrazione dell'ascesa e della caduta di un clan criminale nella Napoli a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta.

In occasione dell'anteprima del film, Piva ha incontrato la stampa insieme ai due protagonisti de I milionari, Francesco Scianna e Valentina Lodovini, che interpretano i ruoli di Marcello Cavani, giovane gregario della Camorra soprannominato Alen Delòn, e di sua moglie Rosaria, che si ostina ad ignorare le attività criminali del marito e padre dei suoi figli.

Romanzo (criminale) napoletano

I Milionari: foto promozionale di gruppo
I Milionari: foto promozionale di gruppo

Alessandro, come ti sei trovato ad immergerti nella realtà di Napoli?

Alessandro Piva: Ho trovato uno scenario che mi era confacente e mi sono immerso in una città come Napoli, straordinaria in tutti i sensi. Quella de I milionari è una storia ambienta fra anni Ottanta e Novanta: un decennio in cui si è verificata la progressiva accettazione di una serie di compromessi, caratterizzato dal desiderio di arricchirsi a scapito di ogni valore. Una "cultura globale" molto evidente a Napoli, ma che appartiene in realtà a tutto il paese.

Valentina, come ti senti ad essere protagonista al Festival di Roma prima con Buoni a nulla e oggi con I milionari?

Valentina Lodovini: Sono molto fortunata, perché alle attrici raramente richiedono ruoli così vari e addirittura con accenti e dialetti diversi, ma non mi sono mai soffermata molto su questo aspetto linguistico, quanto piuttosto sul carattere dei personaggi. Rosaria non è una criminale ma la donna di un criminale: non si sente parte di questo mondo e non è lei a gestire il potere. Rosaria sceglie di non sapere, ovvero un altro tipo di omertà. Da attrice, insomma, mi interessano i caratteri più che gli accenti.

Come vi siete accostati ai vostri personaggi e che giudizio avete su di loro?

Francesco Scianna in una scena de I Milionari
Francesco Scianna in una scena de I Milionari

Francesco Scianna: Non ho giudicato Marcello; credo che nel nostro lavoro sia fondamentale avvicinarsi al proprio ruolo dimenticandoci chi siamo, in modo da poter 'abitare' il personaggio che dobbiamo interpretare. Marcello è ispirato a un uomo realmente esistito e tuttora in vita; non ho avuto possibilità di avvicinarlo perché oggi vive sotto copertura, ma ho avuto comunque molto materiale su cui lavorare e consigli da amici e colleghi, e devo ringraziare i miei coach per l'aiuto che mi hanno fornito. Ho cercato di rendere la figura di Marcello evitando i cliché sul criminale, e provando invece a capire chi è davvero in modo da riportarne luci e ombre, partendo dal presupposto del suo conflitto di fondo: Marcello è attratto dal potere, ma la sua natura lo porta verso un'altra direzione. Lui è come la cera di una candela che si scioglie, e spero che gli spettatori arrivino a provare il senso di angoscia e di solitudine del protagonista. Il mio giudizio su di lui è arrivato solo alla fine, dopo le riprese. E voglio ringraziare pubblicamente Piva perché se oggi siamo qua è merito suo: ha combattuto per risolvere tutti i problemi nella realizzazione del film.

Valentina Lodovini: Questo ruolo mi ha portato a chiedermi come si prendano determinate scelte: a volte infatti per decidere è necessaria una capacità intellettuale che molti personaggi non hanno. Rosaria si sposa quando è ancora molto giovane, e inoltre proviene da un background culturalmente arretrato: in un certo senso non si rende conto di avere una libertà di scelta, non possiede una moralità. Rosaria è una donna a cui interessa esclusivamente la famiglia: detta al marito la regola "Fai quello che vuoi, ma non portare i tuoi affari a casa", pensando in questo modo di avere il controllo, quando invece finirà per essere travolta dagli eventi. È un personaggio in cui c'è anche una grande sofferenza.

Carmine Recano: Questo film ha l'ambizione di esplorare certe tematiche in maniera originale: si tratta di un dramma all'americana con una grande attenzione alle psicologie. Spero che il pubblico, guardando il film, riesca a trovare al suo interno un livello di lettura ancora più profondo.

Un ritratto della Camorra

Francesco Scianna insieme a Valentina Lodovini in una foto promozionale de I Milionari
Francesco Scianna insieme a Valentina Lodovini in una foto promozionale de I Milionari

Come vi siete posti rispetto al confronto con altri prodotti cinematografici e televisivi incentrati sulla Camorra e sulla criminalità organizzata?

Alessandro Piva: Questo film non è uguale agli altri: il cinema ha tempi diversi da quelli della TV, e I milionari lo abbiamo girato prima della realizzazione di Gomorra. Non ci vedo una sovrapposizione, piuttosto è stata un'occasione per approfondire i temi del libro. Il cinema italiano è diventato un hobby molto costoso purtroppo, ed è un mestiere che comporta grandi rischi. Il contributo degli attori e della troupe è diventato un aiuto indispensabile per il film, e nonostante tutti gli ostacoli non mi sono voluto sottrarre allo sforzo di portarlo a termine, superando le varie difficoltà. Mi sono occupato anche del montaggio, ispirandomi ai grandi maestri del cinema americano. Per il resto, non mi interessano i numeri, non faccio blockbuster; mi interessa che i miei film possano essere rivisti più volte e che lascino qualcosa negli spettatori, e spero che sarà così anche stavolta.

Dopo aver terminato questo lavoro, qual è la vostra opinione su Napoli?

Francesco Scianna: Napoli è un mondo ricchissimo e di assoluta bellezza, e questo film mi ha offerto la possibilità di comprendere che napoletani e siciliani non sono poi così diversi! È una terra che amo e girare questa pellicola è stata un'avventura stupenda.

Alessandro Piva sul set de I Milionari
Alessandro Piva sul set de I Milionari

Alessandro, secondo te qual è il messaggio principale de I milionari?

Alessandro Piva: L'idea di fondo è che la vita criminale, nella sua rincorsa al conseguimento di un potere fine a se stesso, non può che implodere. La vita criminale, infatti, non può convivere con la dimensione familiare e borghese, e speriamo che un giorno nel nostro paese possa finalmente essere sconfitta la tolleranza nei confronti della criminalità.