Ricky Gervais: SuperNature, la recensione: il caustico sarcasmo dell'essere (umano)

La recensione di Ricky Gervais: SuperNature: il comico torna su Netflix con il suo speciale, stand-up comedy di puro sarcasmo e battute al vetriolo.

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Ricky Gervais: SuperNature, una scena dello speciale

Se inventassero un dizionario iconografico dove alla spiegazione verbale di ogni lemma si preferisca l'utilizzo di un'immagine, allora non dovrebbe sorprendere se alla voce "sarcasmo" comparisse il volto di Ricky Gervais. Come sottolineeremo nella nostra recensione di Ricky Gervais - SuperNature, il comico inglese conferma e moltiplica la propria carica di ironia sferzante in questo suo nuovo speciale firmato Netflix.

Un'ora di pura suspense, ecco cos'è Super-Nature, perché ogni parola che esce da quelle labbra è una scarica di puro attacco ironico verso tutto e tutti. La realtà che ci circonda si tramuta nell'universo di Gervais in una galleria di obiettivi da colpire, senza distinzioni o esclusione di colpi. Ed è proprio nello scarto tra le mode, o le problematiche sociali e le battaglie culturali che ci attanagliano, e la loro riproposizione in chiave comica da parte di Gervais, che scaturisce la risata. Una liberazione catartica, di timori e ansie, che grazie a una battuta ci scivolano addosso, anche se questa viene espressa con durezza, anche se espressa con disarmante sincerità, anche (e soprattutto) se espressa da Ricky Gervais.

RICKY GERVAIS: SUPERNATURE: UNO SHOW CAUSTICO

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Ricky Gervais: SuperNature, un'immagine dello speciale

Il sodalizio tra Ricky Gervais e Netflix continua più forte che mai. E così dopo l'enorme successo delle tre stagioni di After Life (qui la nostra recensione), il comico inglese torna con un nuovo show di stand-up comedy, erede dell'esperimento ampiamente riuscito di Humanity. Solo, al centro di un palco con una classica audience attentissima alle sue battute, Gervais non perde occasione per mettere il dito nella piaga, toccando temi delicati di sessismo e politically correct con ironia sferzante e pungente. La potenza della sua comicità è incredibile se si pensa che è in grado di farla emergere in così poco tempo e nello spazio di poche, ma potentissime, battute.

L'ARMA DEL POLITICALLY UNCORRECT

Ricky Gervais con la maschera di Ellen agli Emmy 2015
Ricky Gervais con la maschera di Ellen agli Emmy 2015

Ricky Gervais è un pistolero senza pietà; è un giocatore di freccette che fa centro con una precisione chirurgica; è un comico, per di più inglese, che sa di avere a sua disposizione un'arma tagliente, forgiata dalla terra dell'umorismo nero di matrice britannica, con cui prendere e fare a pezzi le proprie vittime senza retorica, senza paura di esprimersi. Non esiste il concetto di censura o di poltically correct nel mondo di Ricky Gervais, e forse è qui che si nasconde il segreto del suo successo. Se il cinema è la finestra sulla realtà, la comicità del creatore di The Office è un pozzo profondo che quella realtà la prende e la ingloba, ingoiandola e distruggendola. Parassita del sarcasmo e attento osservatore del mutamento della nostra società, non c'è un aspetto che costituisca la nostra quotidianità che sfugga ai colpi di accetta di Gervais. Dal Covid, a (un baby) Hitler, ai bambini cicciottelli e alla religione, fino ai transgender e all'AIDS, tutto viene ora preso e inserito nel mixer del sarcasmo, quello caustico e maledettamente insensibile e irresistibile, maledettamente accattivante, maledettamente firmato Ricky Gervais.

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LA NATURA SUPER-SARCASTICA DI RICKY GERVAIS

Non presenterà quella stessa forza mordace che vantava nel suo precedente Humanity, ma anche SuperNature è una sequela di battute taglienti, colpi improvvisi che prendono e scuotono uno spettatore disarmato e impreparato alla forza audace, intrigante e intelligente di Ricky Gervais. La "natura super" che presta il titolo allo spettacolo è sicuramente quella sfruttata, che (sopra)vive per la presa di coscienza di noi umani, ma allo stesso tempo è quella comica, sarcastica e irresistibile dello stesso Gervais. Se il suo stand-up funziona fino a coinvolgere il proprio spettatore in questa giostra perturbante tra realtà e visione distorta con la stessa forza attrattiva con cui Mefistofele cattura con l'inganno e conquista il Dottor Faust, è soprattutto per la potenza di una scrittura mai banale, ma attenta e audace, messa in piedi su un palcoscenico scenograficamente vuoto, perché pronto a essere riempito dall'ondata di risate dei propri spettatori. I tempi comici sono studiati e restituiti a menadito, ma a scatenare il riso è anche la postura e la reazione stessa del comico alle proprie battute. Ridendo lui stesso, fino a prendere poco sul serio la forza pregnante e sarcastica di un momento ("tanto questa parte verrà cancellata"; "tanto Netflix ha già acquistato i diritti" affermerà più volte il comico) Gervais gioca sulla potenza dell'effetto specchio, lasciando il proprio pubblico (sia in sala che a casa) immedesimarsi in lui, fino a imitarlo ridendo anche di battute scorrette, e per questo ancor più di impatto. 



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Ricky Gervais: SuperNature, una scena dello speciale Netflix

PARLAMI O MUSA DI BATTUTE CAUSTICHE

Con SuperNature Gervais conferma una maturità di scrittura acquisita nel corso di una carriera pluri-decennale, mostrandosi sul palco consapevole di cosa significhi essere comici nel 2022, in un contesto, cioè, in cui pare impossibile poter trovare un argomento di scherno. Così facendo si appresta al contempo a redigere un'interessante riflessione sia sul ruolo del comico, che sulla ricezione delle sue battute da parte di un pubblico che è parte integrante di un'era in cui l'umanità è sempre più assuefatta dalla forza esercitata dai social-media, elargitori e catalizzatori di odio gratuito e indiscriminato. Ed è questo che deve incutere disdegno; non certo le battute di un Ricky Gervais che quell'odio, quei pregiudizi, li vuole fare a pezzi con la forza del proprio sarcasmo, sciogliendoli nel liquido caustico delle proprie battute.

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Conclusioni

Concludiamo la nostra recensione di Ricky Gervais: SuperNature sottolineando quanto il mondo abbia bisogna del caustico sarcasmo del comico inglese per liberarsi catarticamente della cappa di ansia e timore che questa società ci regala.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • Le battute al vetriolo di Ricky Gervais
  • I tempi comici
  • La cattiveria del suo British Humor
  • La capacità di affrontare ogni argomento bistrattandolo ma mai banalmente

Cosa non va

  • Dura troppo poco