Resident Evil Village, la recensione: Una perfetta e spaventosa sintesi della saga

La nostra recensione di Resident Evil Village, il nuovo capitolo della serie di videogiochi targata Capcom che rielabora e ripropone con piena maturità temi e suggestioni della saga.

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Resident Evil Village: Lady Dimitrescu in un'immagine del gioco Capcom

Non abbiate paura, non ci saranno spoiler nella nostra recensione di Resident Evil Village e potete leggere le righe che seguono con animo sereno e senza preoccupazioni. Ansia, batticuore e spavento vi aspettano sullo schermo dopo che avrete avviato il nuovo capitolo della popolarissima saga di videogiochi targata Capcom che proprio quest'anno compie 25 anni. Un glorioso percorso di successi che ha attraversato ogni generazione di console, dalla prima Playstation a oggi, riuscendo con il capitolo precedente, quello splendido Resident Evil VII del 2017, a reinventarsi e adattarsi a nuove dinamiche e nuove tecnologie (agghiacciante, infatti, la sua versione VR).

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Resident Evil Village: un'immagine del gioco Capcom

Resident Evil Village ne è il sequel diretto, ne riprende e prosegue la storia rimettendo al centro del racconto Ethan Winters, ma vi costruisce attorno un'impalcatura narrativa più complessa e sfaccettata, più ambiziosa e articolata, capace di mantenere le innovazioni introdotte nel capitolo precedente, ma anche attingere a suggestioni da altre pietre miliari della saga per fungere da perfetta sintesi di quello che ha rappresentato Resident Evil in questo quarto di secolo di esistenza, per sostenerne e ampliarne l'immaginario. E non è per niente poco.

Una favola macabra

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Resident Evil Village: una bellissima immagine panoramica del gioco Capcom

Come sempre nelle nostre recensioni di videogiochi ci concentriamo più sull'aspetto narrativo e cinematografico che sul gameplay puro (per gli aspetti più prettamente tecnici vi invitiamo a leggere anche la recensione dei cugini di Multiplayer.it) ed è per questo che siamo stati colpiti in modo più che positivo sin dalle primissime battute, dal prologo dall'impianto favolistico e dal contesto familiare in cui ritroviamo il protagonista del gioco precedente, Ethan Winters, con Mia e la figlia Rosemary. La classica quiete prima della tempesta, che arriva burrascosa nei panni di un volto noto della saga che sorprende per la brutalità che ne contraddistingue l'irruzione.

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Resident Evil Village: un'immagine suggestiva del villaggio del gioco Capcom

Non vi diciamo altro, se non che è un nuovo punto di partenza per Ethan, che si ritroverà a muoversi tra un villaggio dell'Europa orientale decisamente mal frequentato, che evoca quelle atmosfere che tanto avevamo amato nel quarto capitolo della serie, il suggestivo Castello Dimitrescu, già oggetto della primissima demo del gioco, e altre location che non vi anticipiamo ma che assicurano varietà visiva, tematica e ludica alla storia in cui vi troverete immersi.

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La forza del cult

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Resident Evil Village: un'immagine del gioco Capcom

Un percorso narrativo condito da mostri di diversa natura, a cominciare dai lycan che incontrerete fin da subito nel villaggio, ma anche da personaggi dalla grande forza evocativa. Lo conferma la caratura iconica di Lady Dimitrescu, la Tall Lady che si è imposta nell'immaginario del pubblico sin dalle prime apparizioni in video e che è già uno dei simboli di questo nuovo capitolo della saga di Resident Evil. Va però detto che ogni personaggio che appare nel gioco denota la medesima cura nella caratterizzazione, a partire da chi incontrerete muovendovi nel villaggio, attraverso cui inizia ad emergere la storia che andremo a scoprire passo dopo passo e che si rivela più complessa di quanto apparisse in prima battuta (al punto da doverci riflettere su una volta arrivati alla conclusione, per rimettere ordine a tutti gli elementi), fino agli altri antagonisti che sarà necessario affrontare, ognuno con le proprie caratteristiche e regole.

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Resident Evil Village: Lady Dimitrescu in un'immagine del gioco Capcom

Uno splendido viaggio tra i generi

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Resident Evil Village: un'immagine del gioco Capcom

Quest'ultimo aspetto è di fondamentale importanza, perché non va ad influire solo sulle dinamiche di gioco, ma su tutto l'impianto narrativo di Resident Evil Village, andando a declinare una delle sue caratteristiche più interessanti: la capacità di modularsi attraverso sfumature diverse dell'ampio mondo dell'horror. In un flusso narrativo ambizioso, che approfondisce il mondo di questo singolo capitolo, ma sa incastrarsi anche nell'universo della saga, Village dosa i suoi diversi ingredienti a seconda del piatto spaventoso che intende cucinare in ognuna delle sue porzioni di storia, variando all'occorrenza la quantità di azione, tensione ed enigmi da proporre al giocatore, passando da sezioni più propriamente action e sparatutto ad altre che sanno di escape room o platform (senza contare la modalità di gioco The Mercenaries che si sblocca una volta terminato).

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Lottare per sopravvivere, tra adrenalina e brividi

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Resident Evil Village: un'immagine del gioco Capcom

Ethan si conferma quell'eroe d'azione un po' sbruffone che avevamo conosciuto in Resident Evil VII, in cui ci si riesce a immedesimare grazie alla conferma della visuale in soggettiva, introdotta proprio per accogliere il suo personaggio nel capitolo precedente. È il protagonista perfetto per incarnare la sfida survivalistica che rappresenta il suo duplice percorso, nel gioco precedente e ora in Village, mosso con determinazione verso l'obiettivo della propria missione, come un rullo compressore contro ogni avversità, incurante di tutto quello che si trova ad affrontare, delle mutilazioni subite sin dal gioco precedente e degli avversari sempre più imponenti e spaventosi da abbattere. Tra adrenalina e brividi, abbiamo scritto nel titolo di questo paragrafo, perché sono le due sensazioni che si alternano, e spesso coesistono, mentre guidiamo Ethan Winters nel suo viaggio d'incubo.

Un punto di sintesi

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Resident Evil Village: un'immagine del gioco Capcom

Il risultato è un gioco che rappresenta la perfetta e spaventosa sintesi della saga: conferma quanto di buono introdotto in Resident Evil VII e lo sviluppa; attinge a quel quarto capitolo che aveva iniziato a cambiare le regole del gioco e ne fa sue le atmosfere; riprende dinamiche di gioco già consolidate da Resident Evil 2 e le fa proprie. Insomma cita e omaggia, con doveroso rispetto, riferimenti meta e una sana dose di ironia, mentre crea con consapevolezza e maturità le fondamenta su cui impiantare ulteriori sviluppi futuri che siamo sicuri che continueranno a sorprenderci e spaventarci. Non riusciamo a immaginare un modo miglior per celebrare i venticinque anni di un classico che ha fatto la storia dei videogiochi.

Conclusioni

Non possiamo che ribadirlo in conclusione della nostra recensione di Resident Evil Village: il nuovo capitolo della saga Capcom ne rappresenta la perfetta sintesi tematica e narrativa, per la sua capacità di confermare quanto di buono introdotto nel capitolo precedente e parallelamente andare a pescare nelle pietre miliari di questa gloriosa serie, da Resident Evil 2 al 4, per creare un gioco coerente col passato, perfetto nel presente e proiettato verso il futuro. La storia di Ethan Winters ci porta tra suggestioni di natura diversa, che sanno alternare adrenalina e brividi, azione e tensione, per un viaggio tra diverse sfumature dell'horror che cattura e sorprende.

Movieplayer.it
4.5/5

Perché ci piace

  • Il protagonista Ethan Winters, eroe d'azione sbruffone e inarrestabile.
  • Personaggi secondari ben caratterizzati, visivamente e non solo, capaci di diventare immediatamente iconici.
  • L'abilità degli autori di modulare la quantità di azione, tensione ed enigmi da proporre al giocatore per avvolgerlo in sfumature diverse del genere horror.
  • La capacità di attingere ai capitoli precedenti della saga per farne una perfetta sintesi.

Cosa non va

  • Alcuni incastri narrativi appaiono un po' forzati in prima battuta e meritano qualche riflessione in più per essere assimilati.