A quattordici anni dalla sua uscita, è arrivato finalmente in alta definizione Requiem for a Dream, il cult di Darren Aronofsky che rivelò al grande pubblico il regista. Durissima e allucinante storia di dipendenze e di tragiche vite ai margini, il film si svolge in una Brooklyn decadente, nella quale si intrecciano le storie di quattro persone che sognano una vita migliore. Ma la storia vede soprattutto due protagonisti: Sara (Ellen Burstyn), casalinga sola e depressa che sogna di partecipare ad uno show televisivo, e il suo unico figlio, Harry (Jared Leto), un tossicodipendente che passa le sue giornate alla ricerca di droga insieme alla sua ragazza Maryon (Jennifer Connelly) e all'amico Tyrone (Marlon Wayans).
Mentre la donna riceve un possibile invito per la partecipazione a un programma tv, i giovani hanno un notevole successo economico smerciando droga, ma ben presto tutto cambia. I ragazzi vedono svanire presto il loro denaro e sono costretti a tutto pur di andare avanti, mentre la donna rifiuta il cibo e si imbottisce di pillole per dimagrire nella speranza di ben figurare in tv. Sullo sfondo dell'esistenza di ognuno l'incubo della dipendenza, e ognuno ha la sua: l'eroina, le anfetamine, le pillole dimagranti, i soldi, il miraggio della celebrità, i talk show televisivi. Un viaggio crudele, una vera e propria discesa nell'inferno della solitudine e della follia.
Video fedele alle allucinanti atmosfere del film
Il blu-ray di Requiem for a Dream, targato Pulp Video e distribuito da CG Home Video, è caratterizzato da un buon video e soprattutto rappresenta un nettissimo passo avanti rispetto al DVD di qualche anno fa. Il quadro infatti si presenta nitido, solido e compatto, nonostante la fotografia particolare e la luminosità innaturale che pervade il film, denso del resto di immagini che richiamano continuamente ad allucinazioni. La riproduzione di queste atmosfere surreali è efficace, anche se ovviamente c'è una certa morbidezza dovuta proprio alle scelte stilistiche molto soft. Il croma comunque è solido ed equilibrato, a tratti sbiadito ma sempre per precise scelte, mentre qualche lieve rumorosità si registra in alcune scene più scure, comunque nulla di allarmante. Il dettaglio è discreto, a tratti ottimo se lo consente il girato, e la resa complessiva resta sempre molto valida, con un video che regge bene il montaggio frenetico e il frequente utilizzo dello split screen, senza dar luogo a nessuna sbavatura particolare. Insomma, non un video che sbalordisce rispetto ad altri film, ma solo perché il look è davvero particolare. E in questo senso il riversamento è promosso a pieni voti.
Audio sottotono rispetto all'effervescenza sonora delle scene
Diverso il discorso sul fronte audio. La traccia italiana in dolby digital 5.1 è infatti deludente e oltre che registrata a basso volume, suona piatta con uno stranamente scarso utilizzo dei rear. Rimanendo sulla lingua italiana, sarà strano a dirsi ma è decisamente migliore la traccia in dolby digital 2.0, che è decisamente più viva e frizzante e riesce a trasmettere meglio i numerosi effetti sonori dati dal montaggio, con dialoghi buoni, un'apprezzabile apertura laterale e perfino qualche intervento dell'asse posteriore. Anche la traccia inglese, discreta, è proposta solo in dolby digital 2.0. Un vero peccato comunque questo audio sottotono, visto che il sonoro ha un'importanza fondamentale nel film, ricco di effetti e snervanti giochi sonori a sottolineare le allucinazioni, i rumori nelle menti dei protagonisti, la preparazione della droga, e soprattutto l'angosciante e bellissima colonna sonora.
Extra con interviste, making of e scene tagliate
L'edizione si risolleva sul fronte dei contenuti speciali, nel quale viene riproposto il buon pacchetto dell'edizione DVD, anche se ovviamente sempre in SD. Troviamo un'intervista di Ellen Burstyn a Hubert Selby Jr., dal cui libro è tratto il film, di circa 20 minuti. A seguire un making of articolato e approfondito con interviste varie, momenti di riprese sul set, segreti sul girato e sui trucchi utilizzati (35'). Si prosegue con nove scene tagliate e poi la featurette Anatomia di una scena, con il regista che commenta il montaggio (6'), quindi trailer e schede testuali.