Regina Rossa è la serie crime spagnola Original Prime Video di cui non sapevamo di avere bisogno. Una prima stagione di sette episodi, tratta del primo libro della trilogia di successo di Juan Gómez-Jurado (Regina Rossa, Lupa Nera, Re Bianco) è in streaming sul servizio streaming dell'e-commerce e ha fatto parlare di sé prima di tutto per la trama: con un QI di 242, Antonia Scott (Vicky Luengo) è ufficialmente la persona più intelligente sulla Terra e questo l'ha resa la 'Reina Roja' di un progetto di polizia segreto e sperimentale, ma quello che sembrava un dono è presto diventato una maledizione. Ora però Antonia è costretta a tornare sul luogo del delitto in seguito ad una serie di brutali omicidi e sparizioni di ricchi rampolli di Madrid, insieme a Jon Gutiérrez (Hovik Keuchkerian), un poliziotto basco gay caduto in disgrazia, al punto da essere ad un passo dal farsi espellere dalla Polizia.
In secondo luogo per l'ottima trasposizione dei romanzi, un aspetto non facile di cui abbiamo parlato con i diretti interessati: l'autore della trilogia, Juan Gómez-Jurado e il regista Koldo Serra. Il primo ci ha raccontato come quando ha scritto i libri, non avesse necessariamente pensato ad un possibile adattamento, nonostante i tempi floridi in tal senso in cui viviamo: "Questa è una domanda gentile e allo stesso tempo esilarante a cui rispondere perché sono un grande appassionato di cinema e serie tv. È dentro di me, nella mia pelle, nel mio DNA, quindi non posso dire di non averci fantasticato mentre scrivevo. Però è anche vero che non sarebbe stata la miglior cosa per Koldo se avessi scritto i libri in quell'ottica. Non avrei facilitato il suo lavoro se fossi stato uno scrittore molto visivo".
Regina Rossa: dalla pagina allo schermo
A quel punto bisogna far prendere vita a tutto sul set, con grande rispetto per la controparte cartacea, come dice Koldo Serra: "Già dalle pagine dei libri questo era chiaramente materiale per una serie tv. Prima ancora che diventassero una sceneggiatura. Mi sono sentito ancor più in dovere di essere onesto e veritiero verso la storia e i personaggi, piuttosto che rendere visivamente quelle pagine su carta. È stata una sfida particolarmente ardua riuscire a trasporre il palazzo della mente di Antonia Scott, è pur sempre la mente di una persona con il QI di 242. Il fatto che Juan ami così tanto il cinema e la serialità lo ha reso ancora più divertente".
Gli fa eco Juan Gómez-Jurado, che ricorda il se bambino appassionato di storie: "Quando avevo 13 anni ero solito mettermi sotto le coperte con una torcia per leggere e quando i miei genitori mi dicevano che era ora di andare a letto, era snervante perché volevo sapere come andavano a finire la storia (ride). È la stessa sensazione che ho mentre scrivo, e probabilmente simile a quella che deve aver provato la crew nel trasformare i romanzi in episodi tv. La produzione è stata di stampo e portata hollywoodiani e io l'ho seguita fin dall'inizio: cinque anni di pre-produzione, sei mesi di riprese e altri sette di post-produzione. Tutto questo è stato fatto per me, per quel tredicenne sotto le coperte che non voleva smettere di leggere (ride). Lo show deve essere apprezzato dal pubblico ma prima di tutto deve essere apprezzato da me. Mi sono sentito grato e fortunato che tutto questo sia capitato proprio a me. L'ho vissuto come un regalo prezioso".
Il cast perfetto non esist...
Parte del successo di una serie è dato dal cast, dato che gli spettatori dovranno affezionarsi di puntata in puntata e, si auspica, di stagione in stagione. Come trovare quindi i perfetti Antonia, Jon, Carla e Ezequiel (gli altri due personaggi principali, una delle vittime e il serial killer che stanno cercando) per il serial? Ce lo dicono regista e autore dei romanzi. Per Koldo Serra "sono tutti d'accordo - dalla troupe in poi - nel dire che i due protagonisti potevano essere interpretati solamente da Vicky Luengo e Hovik Keuchkerian. Lo pensavamo durante i casting e ne abbiamo avuto la conferma sul set per la chimica incredibile che sono riusciti a creare. Per Carla ed Ezequiel abbiamo fatto altrettanti provini: volevamo trovare qualcuno che fosse affascinante con una bella voce ma che fosse anche qualcuno con cui potersi immedesimare e di cui poter comprendere il dolore e l'odio che covava dentro, Nacho Fresneda è stato perfetto. Celia Freijeiro invece è riuscita ad impersonare proprio il personaggio che dimorava sulle pagine, una bella ragazza ricca, ma che prova una profonda sofferenza, incanalandola dentro di sé".
Per l'occasione Juan Gómez-Jurado ci regala un aneddoto inedito che riguarda da vicino noi italiani: "Era l'8 dicembre 2021 ed ero in un bar vicino Piazza Navona e all'improvviso arriva una chiamata zoom da Vicky Luengo. Non era ancora salita a bordo del progetto e aveva parecchi dubbi. Ero con mia moglie in quel bar in vacanza - la nostra prima dall'inizio della pandemia, e faceva dannatamente freddo. La chiamata è durata un'ora e mezza in cui le ho dovuto spiegare come sarebbe stata protetta come attrice e quanto il ruolo di Antonia Scott avrebbe fatto bene alla sua carriera. Io mi sono preso un raffreddore mentre mia moglie si gustava il suo Aperol Spritz e la sua pizza, ma ne è valsa la pena, siamo anche diventati amici: ecco come è avvenuto davvero il casting della Regina Rossa, tutto merito di Roma!" (ride)
Carla e Ezequiel, vittima e carnefice
Accanto ai protagonisti vi sono figure altrettanto fondamentali per la trama della serie Prime Video, come dicevamo. Questi sono Celia Freijeiro che è Carla Ortiz, una delle vittime rapita dalla propria famiglia benestante spagnola, e Nacho Fresneda alias Ezequiel, colui che scopriamo presto essere il colpevole di quanto sta accadendo, prima di comprendere le sue motivazioni. Non è facile approcciarsi al tipo di rapporto tra preda e predatore come hanno fatto i due interpreti e loro ce lo confermano: "Ci siamo preparati con un grande lavoro sui libri prima di girare. Ma anche la sceneggiatura era davvero ottima e si vede subito in questi casi. Avevamo Kondo (il regista) sul pezzo per aiutarci. Ci hanno lasciato guardare avanti, giocare coi nostri personaggi, e questo è stato molto interessante. L'obiettivo era non aver paura di sbagliare e il punto di partenza era 'Vediamo che materiale abbiamo e in cosa può trasformarsi'. Essere circondati da una crew così esperta, dagli aiuto registi fino ai tecnici delle luci, ci ha reso il lavoro decisamente più facile. Dovevo solo non fare casino (ride), il trucco era lasciarsi andare".
Gli fa eco Celia Freijeiro, parlando della determinazione del suo personaggio, che da subito non viene presentata come una mera damigella in difficoltà, scalcia e urla prima di venire rapita: "C'è un viaggio molto interessante per Carla. Avrei potuto interpretare la classica ereditiera vittima della situazione, che soffre e si strugge, ma fin dalla sceneggiatura abbiamo costruito qualcosa di più, qualcosa di diverso, non ci siamo fermati a quello strato lì. Abbiamo umanizzato tanto tutti i personaggi. Carla ha tutto nella vita, eppure allo stesso tempo non è completamente presente, non si sente abbastanza né verso il padre né verso il figlio, non ha un matrimonio felice e fortunato. Paradossalmente è proprio quando viene rapita e si ritrova da sola in quella stanza che trova gli strumenti che non aveva prima, si scopre più forte e tenace di quanto pensava di essere, vuole vivere a tutti i costi e spinge in quella direzione, un istinto di sopravvivenza quasi estremo che non pensava di avere".
C'è molta paura nell'interpretare personaggi complessi e delicati. E poi c'è quella che provano Carla ed Ezequiel stessi. Per Freijeiro "Carla ha paura di morire e di non farcela, ovviamente. La sua forza è quella di voler sopravvivere, il desiderio che ha dentro". Per Fresneda invece "Ezequiel non ha paure. Ciò che è oggi deriva da un grande dolore, da una ferita che non riesce a rimarginarsi dentro di lui, e ad un certo punto si può intravedere un briciolo di forza su cui non mi addentro perché potrebbe essere spoiler, ma che sarà determinante e che potrebbe salvarlo in un certo senso".
Regina Rossa e anche Unica
Creare una serie tv crime oggi è tanto semplice quanto difficile per la peculiarità che richiede nell'essere trasposta per il pubblico. Cosa rende Regina Rossa unica nell'affollato panorama streaming? Lo abbiamo chiesto agli interpreti: per Fresneda è semplicemente "alta qualità di intrattenimento" mentre per Freijeiro "ha grande personalità e una propria umanità. Non mostra solo un aspetto della vita, un ritratto unico ma sfaccettato, che può essere meravigliosa e selvaggia, divertente e pericolosa. Ti fa empatizzare coi personaggi e tifare per loro. Piangi con loro, ti diverti con loro, vuoi passare del tempo con loro".