C'è un futuro che si specchia nelle cose passate. Nelle ore passate a giocare, a vedere, a leggere, ad imparare, a conoscere. Dentro tutto il tempo passato a fare cose che ci fanno stare bene, a volte meglio, diventando esperti di cose che altri riterranno sempre inutili, accessorie, marginali. E invece no. Non è così. C'è un mucchio di gente per cui Star Wars è una cosa seria, Il Signore degli Anelli una bibbia, i fumetti una religione, i videogiochi uno stile di vita. Persone che non sono fuggite dalla realtà per colpa dell'immaginazione, ma hanno definito le loro vite attraverso l'immaginazione. C'è stato persino chi, come Ernest Cline, ha scritto un bel libro dedicato a loro. E un grande esperto di passioni sincere come Steven Spielberg ha pensato bene di girarci anche uno splendido film. Stiamo ovviamente parlando di Ready Player One, meraviglioso omaggio alla cultura nerd che ci ha catapultato dentro una grandiosa esperienza letteraria e cinematografica.
Un urlo di orgoglio collettivo che ridefinisce il concetto di appassionato di cultura pop, finalmente fuori dalle nicchie in cui molti lo hanno sempre immaginato. Ready Player One è gioie e stupore, un carnevale ludico in cui tutti possono essere chiunque: lettori, videogiocatori, spettatori, cosplayer. Insomma, Ready Player One è un inno di democrazia pop, la risposta conciliante sul dualismo realtà/virtuale, in netta antitesi con le inquietudinidi Matrix. Ready Player One è il mondo bello di chi sogna ancora. E per fortuna torneremo a farlo. Oggi, in occasione dell'arrivo del film sul catalogo di Infinty, scopriamo tutto quello che sappiamo sul sequel già annunciato, Ready Player Two. Noi, da queste parti, siamo già pronti a giocare come si deve.
1. Uscita
Mettiamo subito le cose in chiaro: per adesso Ready Player Two è solo un sequel letterario. Al momento non è stato annunciato alcun film, eppure il cinema ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione del libro. Ernest Cline, infatti, è stato molto incoraggiato dalle attenzioni della Warner e dal fatto che Spielberg avesse messo le mani sul suo romanzo. Solo allora l'autore ha iniziato a scrivere il secondo capitolo, e lo ha fatto durante le riprese del primo film. La produzione della pellicola è servita come incentivo perché Cline ha più volte dichiarato di non voler essere assolutamente influenzato dalla visione del film nella stesura del secondo libro. Per questo il grosso di Ready Player Two è stato scritto durante il 2017, e non ci sorprende che l'uscita del libro sia ormai imminente. Il secondo atto della saga letteraria infatti uscirà il 24 novembre negli Stati Uniti, mentre in Italia dovrebbe arrivare entro il gennaio del 2021.
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2. Un adattamento in vista?
E ora arriva la domanda più importante per noi cinefili: Ready Player Two diventerà anche un film? Per adesso non ci sono notizie ufficiali in merito, ma esistono diversi indizi che ci spingono a pensare che la trasposizione sia più che probabile. Insomma, se Ready Player Two non dovesse arrivare sul grande schermo sarebbe una sorpresa alquanto clamorosa. Questo Perché Warner ha tra le mani una proprietà intellettuale molto amata (ricordiamo che il primo film, senza alcuna star nel cast, ha incassato la bellezza di 582 milioni di dollari) e un autore con una visione a lungo termine. Cline non ha mai nascosto che gli piacerebbe poter realizzare una trilogia (tanto da aver già registrato il dominio Web "Ready Player Three") e sappiamo bene quanto Hollywood ami dare vita a progetti con molto futuro davanti a sé. Senza dimenticare un altro elemento fondamentale per credere in un adattamento: l'attrice Olivia Cooke (interprete di Art3mis) è stata già opzionata per un secondo capitolo.
3. Trama
E adesso veniamo alla trama di Ready Player Two. Sulla storia del sequel è trapelato poco o niente, anche perché Cline è un autore molto schivo e poco avvezzo ad annunci, post e anteprime sui suoi social network sempre poco aggiornati. Però anche qui abbiamo qualche notizia importante da riportare. Cline ha sempre difeso la natura puramente letteraria del sequel, dicendo che il secondo libro sarà legato al finale del primo romanzo e non terrà conto dei cambiamenti apportati dal film. In entrambi i casi, comunque, la storia si chiudeva con un lieto fine, dando a Wade le chiavi di tutta OASIS. Ovviamente la sua gestione dovrà conoscere degli intoppi, forse ci sarà un conflitto con un nuovo antagonista, oppure (e sarebbe molto più interessante) potrebbe essere lo stesso Wade il "cattivo" della storia. Come se lo strapotere di OASIS creasse in lui una vertigine, un delirio di onnipotenza, oppure persino una spaccatura morale. Magari Wade e Parzival potrebbero diventare una specie di Dottor. Jekyll e Mister Hyde 2.0, chissà. Una cosa è certa: Cline approfondirà il rapporto tra Wade e Samantha (magari sviluppare delle dinamiche videoludiche in coop tra i due) e farà tornare in scena il carismatico personaggio di Anorak, la saggia guida che tornerà come spirito-guru anche nel sequel. Cline, inoltre, ci ha tenuto a precisare che: "La cosa divertente del sequel potrebbe essere quella di esplorare le altre sfaccettature della cultura pop che amo, e non utilizzare sempre le stesse cose ancora ed ancora".
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4. E Spielberg?
E infine le domanda più importante, la final quest(ion) definitiva. Steven Spielberg sarà della partita? Se sulla realizzazione del film siamo molto ottimisti, sulla presenza del grande maestro in cabina di regia il nostro istinto è più cauto. Se siamo poco convinti che Ready Player Two sarà gestito dalle sapienti mani di Spielberg è per un motivo ben preciso: girare Ready Player One è stato tremendamente difficile e impegnativo. Per uno stakanovista instancabile come Spielberg questo non dovrebbe essere un problema, ma alcune dichiarazioni di Cline smorzano il nostro entusiasmo: "Non so se Steven tornerà, perché saprebbe in cosa si andrebbe a cacciare. Ha detto che è il terzo film più difficile che ha mai realizzato". Lo stesso Spielberg, infatti, ha detto che dopo Lo Squalo e Salvate il Soldato Ryan, Ready Player One è stata la sua impresa cinematografica più ardua da portare in porto. Noi, da appassionati quali siamo, speriamo che il "master" della seconda partita sia ancora lui. E vi sfidiamo a non incrociare la dita.
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