Giovani ma già carichi di responsabilità i protagonisti di Quicksand. Parliamo del peso di guidare la prima serie svedese di Netflix, che va ad aggiungersi alle altre produzioni europee del canale streaming e punta a imporsi presso quel pubblico che ha già reso dei successi altre Netflix Originals come Stranger Things o l'altrettanto europea Dark. In questa intervista a Hanna Ardéhn e Felix Sandman, che interpretano rispettivamente Maja e Sebastian, abbiamo parlato della serie svedese in catalogo su Netflix dal 5 aprile. Se la ragazza è ai suoi primi impegni nel mondo dello spettacolo, Felix è già un navigato professionista, seppur in un campo diverso e parallelo a quello della televisione, la musica.
Prima membro della boyband FO&O, poi dal 2017 come solista, Felix Sandman è infatti una star in patria, ma nel corso del nostro incontro è stato chiaro: non gli dispiacerebbe proseguire anche l'attività appena iniziata come attore, sviluppando in parallelo musica e recitazione, un po' come Justin Timberlake. E un'esperienza come quella che ha appena debuttato in catalogo può essere importante in tal senso (a proposito qui trovate la nostra recensione di Quicksand), perché parliamo di Netflix, di un debutto globale e di una visibilità che la vecchia televisione non avrebbe potuto dare. Ma vediamo cosa ci hanno detto.
Essere Maja e Sebastian, i personaggi di Quicksand
Felix, che si prova a interpretare il cattivo della situazione? Ti somiglia?
Felix Sandman: No, direi di no, non sono cattivo, ma Sebastian lo è di certo! È stato interessante, perché è stato il mio primo ruolo importante e per giunta in una grande produzione. È qualcosa che volevo fare perché faccio musica e sono un artista ma mi piaceva l'idea di sperimentare qualcosa di diverso. E sono contento di aver potuto iniziare con qualcosa del genere, di dar vita a un personaggio negativo e immedesimarmi nel suo modo di essere, piuttosto che essere un musicista in un film, cantare o suonare uno strumento.
Hanna Ardéhn: No, non è cattivo, direi che è una delle persone più genuine e di gran cuore che abbia mai conosciuto.
Ed è stato difficile interpretare qualcuno di così diverso da te?
Felix Sandman: È stato interessante esplorare questo lato oscuro e vedere quanto cupo poter diventare. Non sono io, non vedo me stesso in lui, ma è stato divertente fare questa esperienza. Sebastian ha i suoi conflitti interiori e mi sono chiesto se mi sarei comportato allo stesso modo vivendoli, ma non lo so, probabilmente non sarei arrivato alle stesse cose ma è stato interessante esplorarlo.
Ricordate le prime sensazioni quando avete letto lo script? O forse leggendo il romanzo?
Felix Sandman: Credo sia stato leggendo il libro e il mio primo pensiero è stato "oh mio Dio, devo interpretare questo?!" perché c'erano tante cose che sono distanti da me e che non mi piacciono, cose che come Sebastian avrei dovuto vivere. È stato uno shock ma sapevo che sarebbe stato anche eccitante farne parte.
Hanna Ardéhn: Ricordo di aver letto prima il libro e mi colpì perché ben scritto e carico di aspetti complessi, di rapporti disfunzionali tra amici, tra Sebastian e Maja, tra genitori e ragazzi. Il tutto scritto così bene che mi ha spiazzato ed ero eccitata di poterne far parte.
Il tuo è un ruolo difficile anche perché non si può capire la verità su Maja fino alla fine. Come avete mantenuto il mistero attorno a lei?
Hanna Ardéhn: A differenza del libro, non abbiamo detto tutto. Lì ci sono i suoi pensieri che sono scritti e dicono molto su di lei. Nella serie abbiamo giocato con le espressioni del viso che possono essere interpretate in modo diversi a seconda del tuo punto di vista come spettatore. Penso che sia stata la parte più divertente ed è lì che il mistero è stato costruito.
Ma hai sperimentato strade diverse o era sempre tutto molto chiaro? Come ci avete lavorato?
Hanna Ardéhn: Ci siamo confrontati molto io e il regista. Ne parlavamo prima di una scena, la analizzavamo, mi spiegava in che momento mi trovavo come personaggio e quello che stava accadendo. Mi chiedeva cosa pensassi di quella scena, cosa pensavo che Maja pensasse, io gli davo il mio punto di vista e mi incoraggiava a provarlo. A volte mi diceva di aggiustare un po' il tiro e riprovavamo.
Felix Sandman: Per-Olav è bravissimo nel darci indicazioni, perché è molto interessato allo sviluppo dei personaggi. Li conosceva alla perfezione, sapeva su cosa dovevamo concentrarci, quali i loro pensieri. È un bene avere un regista così, perché si può cooperare.
Le difficoltà sul set di Quicksand
Hai sentito la pressione di essere in ogni scena della serie?
Hanna Ardéhn: Non so, ho pensato fosse meglio concentrarci sulla fantastica esperienza che stavo vivendo.
Felix Sandman: È una professionista, lo gestisce alla perfezione! (ride)
Hanna Ardéhn: Ma no, diciamo che ho cercato di tener fuori dalla mia testa quanto fosse grande il tutto e mi sono concentrata su quello che stavo facendo in quel momento. In questo ha aiutato molto l'atmosfera, il fatto che l'ambiente fosse così piacevole e che fosse come una grande famiglia.
Quindi non era necessario scrollarsi di dosso il personaggio dopo una giornata di lavoro?
Felix Sandman: Ci sono state giornate dure, giorni in cui si piangeva sul set perché lavoravamo a scene molto forti e realistiche ed è stato orribile. Ma alla fine della giornata non è stato difficile scrollarsi tutto di dosso, perché avevamo modo di parlarne molto anche tra noi. Anche tra una ripresa e l'altra avevamo l'un l'altra, ma naturalmente ci sono state giornate al termine delle quali mi sarei solo messo a letto.
Cantavi sul set per scaricare la tensione?
Felix Sandman: No, in realtà non molto.
Hanna Ardéhn: Forse cantavo più io di lui.
Felix Sandman: Sì, lei canta tanto e ha un'ottima voce. È veramente brava e ci intratteneva, ma non cantavo con lei.
Hanna Ardéhn: Lui però è molto bravo a raccontare storie, aneddoti divertenti.
E quali sono state le scene più difficili da girare?
Hanna Ardéhn: Due in particolare. La prima è quella in cui perdo il controllo mentre sono in custodia, durante gli interrogatori. È stata dura per me perché tendo a essere una persona molto controllata, non urlo mai, nemmeno sulle montagne russe, ed ero molto nervosa all'idea di lasciarmi andare in quel modo. E poi ci sono le scene tra Maja e Sebastian verso la fine, quando le cose iniziano ad andare molto male. Sono momenti molto emotivi e sono quelli i giorni in cui abbiamo pianto sul set e ci abbracciavamo tra una ripresa e l'altra.
Felix Sandman: Non era la recitazione in sé a essere difficile, ma il livello di realismo. La difficoltà maggiore per me è stata interpretare i momenti in cui Sebastian è sotto l'effetto di droghe, che poteva essere cocaina o pillole o altra roba, per cercare di non essere troppo sopra le righe. Ma ho avuto un grande aiuto dal regista.
Le droghe sono parte della vita di queste persone, ma com'è nella realtà? È così semplice per un giovane entrare in contatto con quell'ambiente?
Felix Sandman: Conosciamo persone che fanno uso di droghe ed entrambi siamo entrati in contatto con sostanze stupefacenti, per esempio a feste, anche se non del tipo che si vede nella serie. Ma non credo di essere mai stato in un contesto di quel tipo, perché parliamo di una provincia ricca svedese e in quell'ambiente ristretto credo sia comune.
Hanna Ardéhn: In molte feste ci sono droghe e se vuoi puoi facilmente procurartene, ma come dice Felix non sono situazioni estreme come quelle viste in Quicksand. O almeno a me non è mai capitato.
Netflix e il futuro
E tu, Felix, non hai veramente una Porsche?
Felix Sandman: No, ma mi piacerebbe averne una. L'ho guidata molto sul set ed è stato divertente perché mi piacciono le auto.
E invece il messaggio sulla tua maglietta, "Women don't owe you shit", che rappresenta?
Felix Sandman: L'ho presa da questa ditta che mi piace molto [chnge.com], fa abbigliamento con messaggi molto belli e il 50% dei profitti è devoluto in beneficenza. In generale mi piace indossare cose del genere quando incontro persone e questo messaggio in particolare mi piace molto, perché il femminismo e l'uguaglianza sono cose per le quali voglio combattere nella vita. Anche il mio tatuaggio esprime questo stesso concetto.
Ti senti più un cantante o un attore?
Felix Sandman: Voglio essere entrambe le cose. Justin Timberlake, per esempio, ci riesce. La musica è la mia attività principale, ovviamente, ma recitare può essere quella cosa che faccio parallelamente ed è una cosa nuova ed eccitante per me.
Quicksand è una serie Netflix e quindi sarà vista a livello internazionale. Pensi che aiuterà la tua carriera?
Hanna Ardéhn: Cerco di non pensare a quanto grande sia questa cosa, a quanto sia enorme Netflix. Mi sono limitata ad andare sul set e fare la mia parte giorno dopo giorno godendomi il momento. Ovviamente è fantastico che tanta gente potrà vedere la serie, essere coinvolta dalla storia e coglierne il messaggio.
Quindi non pensi a Hollywood?
Felix Sandman: È molto umile, ma andrà a Hollywood!
Hanna Ardéhn: In questo momento sono felice di essere qui e mi basta.
Felix Sandman: Sarà bello avere una persona così umile a Hollywood! (ride)
Ma direste che Netflix è il luogo in cui le star di oggi si formano?
Felix Sandman: Sì, sicuramente! Amo Netflix e penso che sia una grande opportunità per chi lavora in questo ambiente perché vanno alla ricerca di volti nuovi. Hanno creato star come quelle di Stranger Things e di altri grandi show. Siamo fortunati ad avere Netflix.
Hanna Ardéhn: È fantastico che prendano gente da diversi background per dare varietà ai loro contenuti, è incredibile che siano così attenti a rappresentare il mondo così com'è.
Felix Sandman: E come dicevi sarà in contemporanea in tanti paesi. Penso che quando hai una piattaforma così grande a disposizione sia anche una responsabilità usarla per dare un messaggio, parlare di uguaglianza e delle differenze culturali.
Avete una serie Netflix preferita?
Hanna Ardéhn: Adoro The Ted Bundy Tapes! Mi piace la psicologia e mi interesso di questi aspetti. (qui potete leggere la nostra recensione di The Ted Bundy Tapes ndr)
Felix Sandman: Le piace la roba cupa! La mia invece sarà Quicksand, almeno da aprile in poi. Ma mi piacciono molto Narcos e Black Mirror.
Essendo un musicista, hai usato la musica per entrare nel giusto stato d'animo per una scena? Penso a Daniel Day Lewis che ascolta Eminem sul set di Gangs of New York...
Felix Sandman: Sì, perché è anche quello che faccio abitualmente nella mia vita privata. Quando sono triste, ascolto cose molto tristi, mentre quando sono felice ascolto canzoni allegre per esserlo ancora di più. Sì, ascolto musica per assecondare il mio umore. Ma sul set spesso mi limitavo a stare tranquillo, perché Sebastian è così pieno di emozioni e pensieri, perché lui probabilmente non avrebbe ascoltato musica.
Hanna Ardéhn: Io mi sono limitata a parlare con il regista che mi ha aiutato molto prima delle scene e riordinare i pensieri. Ma non volevo restare nel personaggio troppo a lungo, perché portava a sensazioni negative, preferivo correre a scherzare con qualcuno appena finita una scena. Era il mio modo di scaricare la tensione per un ruolo così carico di emozioni cupe.
Cosa vi aspetta ora?
Felix Sandman: La premiere di Quicksand! E poi lo guarderò con tutta la mia famiglia e i miei amici. Sto lavorando a nuove canzoni, ma spero che arrivino anche altre opportunità come attore.
Hanna Ardéhn: Sto ancora studiando quindi penso che finirò quello come prima cosa, prenderò una laurea e spero che arrivi anche qualche nuova opportunità come attrice, perché mi piacerebbe continuare a farlo.