Pulp Fiction è uno di quei film che ha letteralmente cambiato per sempre la storia del cinema: la pellicola del 1994, probabilmente il capolavoro per eccellenza del leggendario regista Quentin Tarantino, è piena zeppa di citazioni iconiche, personaggi memorabili e alcune delle immagini più pittoresche della storia della settima arte. Tuttavia, uno degli elementi più discussi del film vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura è indubbiamente la misteriosa valigetta e il suo contenuto, che, fino ad oggi, rimane sconosciuto. Si tratta di un classico McGuffin, per usare un tecnicismo, ed è sicuramente uno dei più riusciti della storia del cinema.
La valigetta che Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) sono incaricati di recuperare e consegnare al loro capo, Marcellus Wallace (Ving Rhames), gioca un ruolo chiave in due scene della pellicola in cui, una volta aperta, la si vede emettere un accattivante bagliore dorato. Nel corso degli anni Tarantino ha spiegato perchè non ha mai voluto rivelare quale fosse il contenuto della valigetta e questo ha spinto migliaia di fan a formulare svariate ipotesi nel tentativo disperato di scoprire che cosa si celasse dietro al bagliore dorato di Pulp Fiction.
Con la valigetta Tarantino permette al pubblico di "realizzare il proprio film"
Spesso gli elementi più intriganti di un film non sono le cose che ci vengono raccontate, ma ciò che rimane un segreto fino alla fine, e Tarantino è indubbiamente uno dei più grandi fautori di questa teoria. Il mistero è un elemento molto comune nei suoi film: dall'invisibile e sfortunata rapina in banca nel suo debutto cinematografico nel 1992, Le iene, al fatto che nessuno scoprirà mai se in C'era una volta a... Hollywood il personaggio interpretato da Brad Pitt abbia ucciso o meno sua moglie. Da questo punto di vista, la valigetta di Pulp Fiction è probabilmente l'esempio più leggendario della sua filmografia per quanto concerne i segreti mai svelati.
Nel 2009, durante il tour promozionale di Bastardi senza gloria, il cineasta ha discusso di questo particolare dettaglio di Pulp Fiction con Charlie Rose: "Mi piace l'idea che nel film viene aperta la valigetta ma che non rivelo che cosa c'è dentro e che alla fine sta a te fare ipotesi su cosa si nasconde al suo interno. Da quel momento questo diventa il tuo film e, durante la visione, arrivi al punto in cui tu stesso devi prendere quella decisione e stabilire che cosa si cela dentro alla valigetta".
"D'altro canto se io adesso, proprio in questo momento, seduti a questo tavolo, ti dicessi che cosa c'è dentro, allora tu getteresti via la tua versione del film e io non voglio che tu lo faccia. Questo è il tuo film", ha spiegato Quentin. Dopotutto, è piuttosto piacevole scoprire che un talento assolutamente geniale e prolifico come Tarantino abbia deciso di scrivere uno dei suoi migliori film tentando di offrire ai fan l'opportunità di prendere le redini della pellicola, consentendo loro di aggiungere il proprio contributo all'universo da lui creato. Tuttavia, come ha scoperto con il passare degli anni, il risultato finale non è stato quello che si auspicava.
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I fan hanno apprezzato le nobili intenzioni di Tarantino?
Come abbiamo appena stabilito, il mistero del contenuto della valigetta di Pulp Fiction è destinato a essere risolto dallo spettatore ed è letteralmente impossibile inventarsi una risposta sbagliata. Tuttavia, secondo lo stesso regista, questo è un concetto che sembra essere sfuggito a molti dei suoi fan; durante un'intervista del 2019 con BBC Radio 1, quando gli è stato chiesto di parlare delle più strane teorie sulla valigetta che ha sentito nel corso degli anni, Tarantino ha affermato: "Beh, non ho una buona risposta per questa domanda perché, sfortunatamente, io avevo deciso di non dire alla gente che cosa c'era nella valigetta affinché gli spettatori si potessero interrogare sul suo contenuto, inventandolo secondo la loro immaginazione."
"Ma nessuno vuole farlo. Vogliono solo sapere che cosa ne penso io, cosa penso che ci sia... ma a me non frega niente di quello che penso io. Voglio sapere cosa ne pensano gli altri. Un milione di persone mi hanno chiesto cosa c'è nella valigetta, ma credo che neanche cinque persone mi abbiano dato una loro ipotesi", ha concluso Quentin. Secondo quanto emerso da questa intervista, è più che comprensibile affermare che è meglio non fare domande a Tarantino su questo argomento nel caso qualcuno avesse l'onore di incontrarlo in futuro.
Le innumerevoli teorie dei fan sulla valigetta di Pulp Fiction
Ci sono tuttavia molte persone che hanno deciso di accettare la sfida del regista, cercando di risolvere l'enigma: esiste, ad esempio, un intero thread su Reddit nel quale gli utenti sono invitati a condividere le proprie opinioni su quale possa essere il contenuto della valigetta di Pulp Fiction. Sebbene molte teorie siano sconcertanti e/o bizzarre, altre sembrano piuttosto plausibili e sicuramente tutte meritano di essere prese in considerazione.
Ad esempio, un utente sostiene che al suo interno ci sia il bottino della tragica rapina alla gioielleria de Le iene, il che avrebbe molto senso, considerando che, come confermato dallo stesso Tarantino, il personaggio interpretato da Michael Madsen, Mr. Blonde, è il fratello di Vincent Vega. Un altro fan invece crede che all'interno della valigetta ci sia l'anima dannata di Marcellus Wallace, il che spiegherebbe perché la combinazione è "666". A sostegno di questa tesi, secondo l'utente, ci sarebbe il fatto che Wallace ha un cerotto dietro il collo in una scena della pellicola: sarebbe proprio quello il punto da cui la sua anima è stata prelevata. Una cosa è certa, la foto che potete vedere sotto mostra qual era il vero contenuto della valigetta durante le riprese di uno dei film più amati di tutti i tempi: