C'è una spy story che si è subito distinta tra tutte, non appena arrivata in streaming. Stiamo parlando di Prime Target la nuova serie da tenere d'occhio su Apple TV+. Protagonisti sono i giovani Leo Woodall e Quintessa Swindell nei panni di Edward Brooks, un laureando in matematica fin troppo brillante che potrebbe aver scoperto uno schema nei numeri primi; e di Taylah Sanders, un'agente dell'NSA incaricata di osservare e riferire sul comportamento di alcuni matematici.
Tra questi Ed e il suo professore, che poco dopo viene trovato morto suicida. Da lì inizia una serie di inquietanti coincidenze che porterà i due ad incontrarsi per provare a venire a capo della pericolosa cospirazione in cui lo studente si è trovato al centro. Un crescendo di tensione, episodio dopo episodio (a cadenza settmianale), confermando come si tratti di un titolo differente all'interno del genere di cui fa parte. Ne abbiamo parlato con i due interpreti su Zoom.
Prime Target, intervista a Leo Woodall e Quintessa Swindell
Per rompere il ghiaccio abbiamo chiesto ai due protagonisti il loro rapporto con la matematica, visto il tema della serie.
Per Leo Woodall: "Mi piaceva abbastanza quando andavo a scuola. In realtà era una delle poche materie che seguivo con interesse e soddisfazione. Ma per quanto riguarda il dopo, oggi probabilmente non voglio più vedere numeri per un bel po' (ride)". Scherza anche Quintessa sul proprio rapporto inesistente coi calcoli.
Una (non) coppia diversa dalle altre
Un aspetto che colpisce a proposito di Edward è la sua sessualità fluida. Un buon modo per presentare quell'aspetto della vita del protagonista maschile di un thriller. Concorda Woodall: Mi piace come non sia l'aspetto principale del racconto ma è bello che venga normalizzato. Credo che lui stesso non ci pensi troppo. Per Ed si tratta semplicemente di chi è l'altra persona. È un tipo abbastanza chiuso e così concentrato sul proprio lavoro, e quindi tende ad allontanare gli altri. Ci vuole molto tempo per riuscire ad oltrepassare quel muro".
Una caratteristica che sembra avvicinarlo a Taylah, ma non in senso romantico. Un'altra importante differenza di Prime Targetdalle altre serie spionistiche in giro. In un certo senso è come se non sapessero come connettersi con gli altri. Interviene Swindell, contenta dell'osservazione: "Questo ci rende un duo unico. Penso sia questo che mi ha attratto del progetto, cioè il fatto che inizialmente pensavo che ad un certo punto sarebbero finiti a letto insieme o avrebbero iniziato una relazione".
Continua poi: "Ma ero comunque pronta ad accettare la parte perché le scene d'azione erano troppo belle per non farlo. Eppure con mia sorpresa questo non è mai accaduto. Anche il modo in cui il personaggio di Leo si approccia alla sessualità era interessante e diverso. Ho pensato che in un thriller cospirativo come genere è un bene che non ci siamo concentrati soprattutto sui gusti di Ed ma piuttosto le normalizziamo. Per quanto riguarda Taylah, penso che abbia un passato così intenso che connettere con chiunque può significare perderli. Quindi tiene tutti a distanza. 'Non voglio avvicinarmi a te, non voglio sapere chi sei, perché non voglio affezionarmi e che qualcuno un giorno ti porti via da me'. Quindi tiene tutti lontano. Finché non arriva Edward. A lui tiene davvero molto".
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Una cospirazione come si deve
Oggi il pubblico sembra adorare le tracce di una buona cospirazione narrativa. Forse perché sappiamo di essere costantemente monitorati attraverso i social e la tecnologia. Uno dei temi della serie tv. Dice Woodall: "La peculiarità di una cospirazione è che accade dietro porte chiuse. C'è molto mistero dietro di esse. Quindi istintivamente, quando c'è mancanza di conoscenza su qualcosa ma sai che qualcosa sta succedendo vuoi venirne a capo. Questo genera intrattenimento".
Aggiunge Swindell: "Specialmente nella società di oggi più che in altre epoche storiche, le persone sono alla costante ricerca di una spiegazione per ciò che sembra inspiegabile. Una cospirazione in generale si basa sul non riuscire a spiegare com'è successo un determinato evento. Cerchiamo di venirne a capo A volte le risposte si rivelano vere. Altre volte risultano davvero inverosimili. Ma almeno c'è un tentativo di elaborare un pensiero che venga fuori ed esca allo scoperto per intrattenere le persone. Penso che al giorno d'oggi sicuramente tutti vogliamo sapere che caspita sta succedendo!" (ride)