Power Rangers: come diventare eroi moderni in 5 mosse

Come trasformare 5 ragazzi vestiti di pigiamini colorati in un film sui supereroi adatto ad un pubblico di teenager? Proviamo ad individuare i cinque cambiamenti più significativi apportati a Power Rangers.

Power Rangers: una foto dei protagonisti del film
Power Rangers: una foto dei protagonisti del film

Il 6 aprile sono finalmente arrivati nei cinema italiani i nuovi e stilosissimi Power Rangers, un gruppo di giovani supereroi pronti a salvare la terra dalla minaccia aliena della perfida Rita Repulsa. Come ben sappiamo il film è ispirato alla serie omonima del 1993 e anche se le citazioni non mancano, ai nostalgici saranno saltate all'occhio un bel po' di differenze che discostano quest'ultimo prodotto cinematografico da tutto ciò che si è visto prima.

Va detto che i presupposti e le caratteristiche della serie anni '90 non erano ormai più fruibili da un pubblico di adolescenti o preadolescenti abituati all'alto livello dei cinecomic che sempre più numerosi riempiono gli schermi dei nostri cinema, i tempi cambiano ed è giunta l'ora di abbandonare le tutine elasticizzate in polyester per far spazio a qualcosa di più contemporaneo e di miglior impatto visivo. Quindi, come si trasforma una serie ormai datata in un superheroes movie con tutti i crismi? Proviamo ad individuare le 5 caratteristiche che hanno maggiormente fatto la differenza.

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Poer Rangers: i protagonisti riuniti nella prima foto ufficiale
Poer Rangers: i protagonisti riuniti nella prima foto ufficiale

1. Stop agli stereotipi

Power Rangers: una foto di Ludi Lin
Power Rangers: una foto di Ludi Lin

Chi non ricorda l'alto tasso di stereotipazione della serie originale, il costume giallo alla ragazza asiatica, il nero al ragazzo di colore che tanto fecero discutere? Beh, ovviamente per avere un film di successo è stato necessario rifulgere da tali errori seguendo la linea del politicaly correct. In Power Rangers i colori sono stati abilmente rimescolati, ma questo da solo non basta affinché la maggior parte dei ragazzini si senta veramente rappresentata dagli eroi su schermo, proprio per questo la produzione e gli sceneggiatori hanno fatto un passo avanti inserendo nell'affiatato gruppo anche tematiche estremamente delicate ma sentite e di grande importanza. Inserire un ranger omosessuale ed un altro con problemi dello spettro autistico è stato un piccolo e furbo atto di coraggio che sicuramente avvicinerà emotivamente molti, facendo capire chiaramente che sono le diversità ad essere il nostro punto di forza più grande.

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2. La forza dell'emotività

Power Rangers: una foto del cast
Power Rangers: una foto del cast

I protagonisti, anche nella serie originale, sono degli adolescenti e come tali viene mostrata la loro vita tra scuola, casa e le problematiche tipiche dell'età, con la sola differenza che nel film si spinge il piede sull'acceleratore emotivo. I ragazzi vengono mostrati alle prese con malesseri reali e profondi (perdita delle persone care, incertezza nel futuro...), nessuno di loro è perfetto ma è proprio dalle loro imperfezioni che nasce l'unione e la forza necessaria a sconfiggere i nemici così come i propri demoni. Non hanno superpoteri personalizzati e a differenziarli sono soltanto le loro particolarità e attitudini che divengono, alla fine, più determinanti della mera forza fisica. Nel mostrare questo c'è il chiaro intento di rivolgersi ad una generazione sempre più sola e carente di spazi e sentimenti condivisi, ma basterà questo a far breccia nel cuore dei nuovi fan? Purtroppo no.

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3. Uno stile accattivante

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I sentimenti sono importanti ma anche l'occhio vuole la sua parte e così per creare dei supereroi di successo i nostri Power Rangers avevano bisogno urgente di un makeover. Niente più tutine aderenti colorate ma vere e proprie armature da combattimento, corazze ipertecnologiche dal design decisamente più accattivante che trasmette solidità e una certa imponenza. Anche gli Zord hanno subito una rimodernata e da pupazzoni di cartapesta, grazie alla CGI, sono divenuti veri robottoni meccanici grandi e minacciosi.

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4. Musica e cultura Pop

Power Rangers: una foto dell'attrice Becky G.
Power Rangers: una foto dell'attrice Becky G.

I richiami costanti alla nostra realtà e cultura popolare, dai riferimenti diretti ad oggetti di uso comune alla colonna sonora, giocano un ruolo importante se non fondamentale nel processo di modernizzazione dei 5 supereroi multicolor. Musiche dal ritmo più incalzante e canzoni pop/rock la fanno da padrone accompagnando tutte le vicende e gli stati d'animo dei protagonisti, creando una compilation che vuole coinvolgere e mai annoiare. Furbo e comune stratagemma per mantenere alta la soglia di attenzione di una generazione sempre più distratta da mille stimoli e che permette, quindi, alla pellicola un maggior inserimento nella cultura pop contemporanea. Dopo il trailer a chi non è rimasta in testa Power di Kanye West?

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5. Grandi nomi

Power Rangers: Elizabeth Banks in una foto del film
Power Rangers: Elizabeth Banks in una foto del film

Ultimo punto, ma non meno importante: la presenza di nomi noti nel cast. Se attori come Elizabeth Banks e Bryan Cranston hanno dimostrato di credere nel progetto accettando di farne parte, di certo ne risulta, oltre che una pubblicità inestimabile, anche un valore aggiunto notevole, che dimostra la qualità del prodotto. La curiosità dello spettatore è salita alle stelle nell'attesa di vedere la bellissima Elizabeth nei panni della perfida strega Rita Repulsa, così come la star di Breaking Bad nei panni del mentore alieno dei cinque Power Ranger, Zordon. Oltre tutte queste riflessioni la miglior cosa da fare è andare al cinema, senza pregiudizi, sentendosi di nuovo un po' ragazzi.

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