Sono passati quasi venticinque anni dalla prima messa in onda di Mighty Morphin Power Rangers, la serie con cui venne esportato in Occidente il prototipo giapponese Super Sentai (tutte le scene d'azione e gli antagonisti erano spezzoni tratti direttamente dalla fonte nipponica). Da lì è nato un franchise non sempre di alta qualità (il primo adattamento cinematografico, uscito nelle sale nel 1995, fu definito dal critico Roger Ebert "ciò che più si avvicina al nulla assoluto ma è comunque proiettabile su uno schermo"), ma abbastanza popolare da continuare a generare incarnazioni televisive e giustificare, almeno sulla carta, un ritorno al cinema. Un ritorno avvenuto in Power Rangers di Dean Israelite, un reboot riconoscibilmente contemporaneo che mette alla berlina il proprio essere tecnicamente un film di supereroi, ma anche un prodotto concepito in parte per i fan storici del franchise. Questo è evidente già nella scelta di Bryan Cranston, ai tempi la voce americana di alcuni degli avversari dei Rangers, nei panni di Zordon, ma ci sono anche altri rimandi più sottili. Ecco quelli più significativi. N.B. L'articolo contiene spoiler.
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1. Maschio o femmina?
Alla fine del film, quando l'esistenza dei Power Rangers è nota agli abitanti di Angel Grove, i fratelli di Trini Kwan decidono di ispirarsi a loro per giochi futuri in casa e menzionano il Ranger giallo tra i papabili da emulare, dando per scontato che sia un uomo. A questo punto Trini fa giustamente notare che potrebbe trattarsi di una donna, ma l'errore dei fratelli allude a un dettaglio veramente curioso legato alla produzione della prima serie dei Power Rangers: nell'originale giapponese Super Sentai il Ranger giallo è maschio, ma divenne femmina nell'adattamento in lingua inglese. Per verificarlo basta dare un'occhiata ai costumi: a differenza del Ranger rosa, che è una donna anche nel prototipo, il giallo non ha la gonna.
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2. L'importanza dei colori
Quando i cinque protagonisti ottengono inizialmente i loro poteri, l'afroamericano Billy si offende leggermente quando il medaglione nero viene assegnato a Zack, di origine asiatica e fin troppo entusiasta all'idea di "essere nero". Questo è un rimando a una piccola controversia nata durante la messa in onda della serie originale, poiché i produttori si resero conto troppo tardi del razzismo implicito nell'assegnare i colori nero e giallo rispettivamente ad un attore di colore e un'attrice di origine vietnamita. L'altro rimando cromatico interessante è invece legato proprio a Billy, che nel film si descrive come affetto da una forma di autismo, condizione il cui colore ufficiale per iniziative benefiche è il blu, come l'uniforme del personaggio.
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3. Sequel tendente al verde?
Nella scena mid-credits viene fatto il nome di Tommy Oliver, anch'egli in punizione come gli altri protagonisti ma assente durante l'appello: l'unico indizio circa la sua presenza nell'edificio scolastico è una giacca verde. Ciò suggerisce la direzione in cui dovrebbe andare un eventuale sequel, poiché Tommy è destinato a diventare il Ranger verde. La scena contiene inoltre un doppio omaggio a John Hughes, una delle fonti d'ispirazione per il tono del film: come all'inizio del film, far incontrare in questo modo i personaggi fa pensare ovviamente a Breakfast Club, mentre il responsabile che ripete il nome di Tommy inutilmente rimanda a Una pazza giornata di vacanza e al tormentone "Bueller? Bueller? Bueller?".
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4. A volte ritornano
Durante lo scontro finale fra i Rangers e il temibile Goldar, vari cittadini di Angel Grove assistono allo scontro. Tra questi ci sono due camei filologici che faranno la gioia dei fan: Jason David Frank ed Amy Jo Johnson, gli interpreti del già menzionato Tommy Oliver e di Kimberly Hart nella serie originale. Sono riconoscibili se si fa attenzione ai loro indumenti, che rimandano ai colori delle loro uniformi sul piccolo schermo (verde per lui, rosa per lei), ed essere riusciti a farli apparire insieme è abbastanza significativo, poiché nella serie classica c'è del tenero tra i due. Non è detto che i produttori della nuova versione cinematografica vogliano andare nella medesima direzione, a giudicare dal feeling che c'è in questo film tra Kimberly e Tommy, ma è anche vero che un bacio tra i due, visibile in uno dei trailer, è stato tagliato dal film, a quanto pare in seguito a reazioni avverse del pubblico durante una proiezione preliminare. Saranno stati tutti fan di Tommy?
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5. Antagonista multiforme
Pur rispettandone le caratteristiche essenziali nella serie TV, il film aggiorna leggermente la figura di Rita per renderla più tridimensionale per il pubblico di oggi: prima di cedere al fascino del male anche lei faceva parte dei Power Rangers, come si può vedere nel prologo del film. Altamente significativo il fatto che la sua uniforme fosse di colore verde, poiché nella prima stagione del serial del 1993 Tommy Oliver - il primo Ranger verde - fu reclutato da Rita per distruggere la squadra, salvo poi ricredersi quando il lavaggio del cervello effettuato dalla strega smise di fare effetto. E anche nel caso di Rita vengono sottilmente poste le basi per dove potremmo ritrovarla in un secondo capitolo: al termine della battaglia finale viene scaraventata in direzione della Luna, ubicazione della sua base operativa nella serie originale.