Il 6 aprile da noi (il 26 marzo è arrivato negli USA) uscirà Power Rangers, quindi, parliamoci chiaro, se siete di quelli che nel 1994 erano dei bambini nel pieno dell'età più bella e spensierata sappiate che in un modo o nell'altro non riuscirete a resistere dal recarvi in sala; perché un'attrice del calibro di Elizabeth Banks fa la caricaturale Rita Repulsa? Perché ci accompagnerete vostro figlio, figlia o nipote? No, molti di voi (e di noi) ci andranno mossi solo e unicamente dalla nostalgia, quel sentimento che spesso ci spinge a ricercare, con rinnovata ostinazione, ciò che rallegrava la nostra infanzia e che monopolizzava i pomeriggi dopo la scuola, insomma quelli de "i compiti li faccio dopo tanto sono pochi" e via così fino alla fine dei programmi.
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Ricordate la trama? Una entità extraterrestre (Zordon, nelle prime sei stagioni) ritiene che per salvare la terra dalla minaccia della cattivissima Rita Repulsa, una strega liberatasi dopo anni dalla sua prigione lunare, sia una buona idea reclutare cinque adolescenti emotivi e probabilmente in crisi ormonale da impiegare come Power Rangers: guerrieri dotati di super poteri in grado di richiamare gli Zord, enormi macchine biomeccaniche che, come nella migliore tradizione, possono assemblarsi e formare il Megazord, definito dalla sigla italiana un "invincibile robot", capace puntualmente di suonarle di brutto ai mostri dei cattivoni di turno. Il film, probabilmente, attingerà molto dalla prima serie e già dai trailer è impossibile non notare quanto il design di personaggi e costumi sia cambiato divenendo più accattivante pur strizzando un occhio alle origini. Per apprezzare il futuro bisogna, però, tenere uno sguardo sul passato, quindi eccovi 10 curiosità che, speriamo, vi strapperanno un sorriso divertito e malinconico.
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1. Le origini
Precisiamo fin da subito che il format che conosciamo non è un'idea originale. Il Sol Levante in queste cose è sempre un passo avanti e la serie trae ispirazione dalla nipponica Super Sentai, nata nel lontano 1975 e composta da ben 30 stagioni, tra le quali quella del 1992 Kyoryu Sentai Juranger (Juranger, la squadra dei dinosauri) porterà alla creazione del famoso format dei ranger colorati della Saban prima e della Disney poi. La serie madre, però, non si è fermata e in patria continua ad essere ancora prolifica fonte di guadagni tanto che nel 2017 uscirà Uchuu Sentai Kyuranger (Squadra spaziale Kyuranger) ultimogenita della lunghissima saga.
2. Struttura delle puntate
Nonostante l'enorme numero di serie a marchio Power Rangers la struttura delle puntate è sempre la stessa da ben 24 anni: l'episodio inizia con i giovani protagonisti mostrati nella loro quotidianità alle prese con scuola, attività sportive e gli impegni di tutti i giorni, fino a che i Rangers non vengono attaccati da soldati di basso livello, prodotti in serie grazie ad un forno che inevitabilmente fa pensare alla fabbrica dei mostri (ricordate?) e che vengono sconfitti piuttosto velocemente dai ragazzi che, nel frattempo, hanno calzato le loro tutine per riempire di mazzate gli sprovveduti soldatini appena sfornati e fragranti. A questo punto il capo dei malvagi invia sulla terra un mostro dalle enormi dimensioni che rende necessario l'intervento degli Zord e la loro fusione in Megazord. Al termine del combattimento i nostri eroi torneranno alle loro vite quotidiane, avendo però appreso un importante lezione che gli tornerà utile per affrontare i loro problemi di adolescenti.
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3. La squadra e i costumi
I Power Rangers sono un gruppo di supereroi che si muove in branco e, come ogni supereroe che si rispetti, ognuno di loro ha il proprio costume di un colore diverso. Proviamo a ricordare di nuovo la sigla: "Rosso, giallo, e bl..." ehm no "PIÙ, rosa nero e blu, i colori Power Ranger!". Eh si, i giovani protagonisti indossavano le loro aderenti e, ammettiamolo, un po' imbarazzanti tutine, ciascuna di un colore diverso ma con l'immancabile motivo a rombi bianchi, correlate da un casco rigido che serviva a celare le loro identità proteggendoli anche dagli attacchi dei nemici. Ad indurre la trasformazione una discretissima e per nulla appariscente cinta donatagli da Zordon in persona, o meglio in ologramma, grazie alla quale urlando "trasformazione!" il teenager poteva magicamente far apparire indosso l'uniforme in puro polyester, senza dover faticare come noi comuni mortali che, indossando pantaloni attillati su una gamba sola, tentiamo di impedire al calzino di arrotolarsi. Facile la vita del supereroe! Nel corso della prima serie si aggiunse alla squadra un sesto membro, il ranger verde, il cui attore ancora oggi gira le varie fiere del fumetto di tutto il mondo per incontrare i fan e firmare gli autografi.
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4. Dinosauri alla riscossa!
Ogni ranger può richiamare il proprio Zord, una gigantesca macchina da combattimento che rievoca il potere degli estinti dinosauri e animali preistorici. Il ranger rosso richiama il T-rex, il ranger nero il Mammut, il giallo lo smilodonte, il rosa lo pterodattilo ed infine il ranger blu il triceratopo.
Tutti gli Zord in una scena piena di fumo e lampi di luce si univano dando vita al Megazord: un robottone antropomorfo con il quale i Power Rangers le davano di santa ragione ai nemici mandati dalla perfida Rita Repulsa.
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5. Non è come sembra
Se durante le scene d'azione vi siete accorti di qualcosa di strano: movenze bizzarre ed esagitate, personaggi che non sembravano proprio nei loro panni, o nel caso specifico del ranger giallo cambi rapidi di sesso che nemmeno le Sailor Starlights, tranquilli, i Power Rangers non soffrivano di personalità multiple o di cambi magici di identità sessuale, ma semplicemente... non erano loro. Come già accennato, la serie nasce grazie ad uno show giapponese che ha dato origine alla produzione che tutti noi conosciamo, nella quale venivano aggiunte alle scene con attori statunitensi quelle con attori giapponesi (di solito nei combattimenti dove i Rangers indossavano i loro costumi). Anche le trame ricalcavano quelle della serie madre venendo, però, adattate ad un pubblico occidentale che preferiva narrazioni più edulcorate, private delle sequenze con la presenza di eroi sanguinanti o morenti per effetto di tragici eventi.
6. Stereotipi
Gli episodi della prima stagione sono contaminati dal marchio della stereotipazione. Ok, siamo negli anni '90 e, forse, ancora non ci si faceva troppo caso, ma non vi risulta strano che il costume giallo appartenesse alla ragazza asiatica, quello nero al ragazzo di colore, il rosso, simbolo della leadership, al ragazzo bello e palestrato e così via? Beh gli autori ci misero un po'a realizzare (più o meno 10 puntate) la situazione che comunque fu prontamente corretta nelle stagioni successive.
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7. Breaking Rangers
Credevate che solo la star Elizabeth Banks avesse accettato un ruolo nel film? E invece no, Bryan Cranston avrà il ruolo di Zordon mentore dei cinque ragazzi. Se pensate che sarà strano vedere la faccia di Eisenberg in un tubo trasparente sotto forma di ologramma, forse non sapete che l'attore non è nuovo alla serie e nel lontano 1993 diede la sua voce ai cattivi per ben due puntate della prima stagione. Inoltre, il blue rangers deve il suo cognome, William "Billy" Cranston, proprio a colui che sarebbe diventato il protagonista della tanto amata serie Breaking Bad.
8. Crossover bizzarri
Vista l'inevitabile ripetitività della struttura degli episodi serie, dopo serie, dopo serie, nel 1998 agli sceneggiatori di Power Rangers in Space venne la brillante idea di uno dei crossover più bizzarri e divertenti della storia: quello con le Tartarughe Ninja. Le famose testuggini mutanti mangiatrici di pizza vengono richiamate dalla cattivissima Astronema nel mondo dei Power Ranger e, dopo avergli fatto il lavaggio del cervello, le usa per tendere una trappola ai 5 ragazzi. Il piano ovviamente non riesce e le tartarughe, riacquistando per un caso fortuito la ragione, aiuteranno i ranger a sconfiggere i malvagi nemici.
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9. Paese che vai pubblico che trovi
La nuova Zelanda, grazie ad una politica che permette di contenere i costi e di incentivare il turismo cinematografico, è divenuta una dei paesi al mondo dove vengono girati più film e serie. Dal 2003 anche le serie dei Power Rangers vedono lì la luce, solo che i bambini del luogo non hanno potuto conoscere i 5 paladini fino al 2011 poiché la serie veniva ritenuta troppo violenta e diseducativa per un pubblico giovane ed impressionabile. Che si siano confusi con i Teletubbies?
10. Il futuro della saga
Adi Shankar, showrunner della prossima serie animata targata Netflix Castelvania, ha rivelato in un intervista a Polygon che è in realizzazione una serie animata sui Power Rangers che, udite udite, sarà vietata ai minori e rileggerà le serie andate in onda dal 1993 al 1999. Ecco la sua dichiarazione: "Sarà una rilettura completa delle prime tre stagioni. E sarà davvero dark. Più dark di ogni altra serie sui Power Rangers." Pur non avendo ancora venduto il progetto a nessun network Shankar è fiducioso ed ha intenzione di lanciare la serie entro i prossimi 18 mesi. Noi gli crediamo, attendiamo con impazienza e intanto cerchiamo la sala migliore dove goderci il film.