Un cult come Piccoli Brividi, tra i libri per ragazzi più venduti al mondo, scritti da R.L. Stine e dall'enorme notorietà negli anni '90, si porta dietro questo successo ancora oggi. La dimostrazione è il successo del nuovo adattamento televisivo targato HULU/Disney+, che due anni fa ha portato al rinnovo per una seconda stagione facendola diventare antologica: dato il corposo materiale cartaceo a disposizione, le ispirazioni sono molte.
Una storyline orizzontale che abbraccia la stagione attualizzando quei racconti dell'orrore, facendo da collante e modificando cast e setting. Ogni annata. Cambia anche la messa in onda: dall'appuntamento settimanale del 2023, al rilascio completo. Dal 10 gennaio infatti tutti gli otto episodi (due in meno del ciclo inaugurale) saranno disponibili su Disney+ per un binge watching a tema. Ne abbiamo visti sei in anteprima: ecco cosa dovete aspettarvi, senza spoiler.
Piccoli Brividi 2: squadra che vince, non si cambia
Dimenticate la bambola maledetta, la seconda stagione della serie Disney+ - col sottotitolo La misteriosa avventura - riprende la struttura e gli stilemi che avevano fatto la fortuna della prima. Al centro della storia, che prende spunto da alcuni dei titoli più popolari della collana come Il mistero dello scienziato pazzo, La macchina stregata, Un barattolo mostruoso, Al mostro! Al mostro!, Il fantasma della porta accanto, Il campeggio degli orrori, troviamo ancora una volta due generazioni a confronto.
Le colpe dei genitori potrebbero ancora una volta ricadere sui figli: doppia è infatti anche la linea temporale della narrazione. Qualcosa accaduto negli anni '90 - di nuovo per omaggiare il periodo d'esordio della saga letteraria - si muove in parallelo a qualcosa che sembra ripresentarsi, o meglio essere stato risvegliato, ai giorni nostri. Anche il cast strizza l'occhio a due vecchi cult di quel tempo come Friends e Ugly Betty e i protagonisti adulti infatti sono David Schwimmer e Ana Ortiz che funzionano a sorpresa insieme ed entrambi i loro personaggi vorrebbero scoprire cosa è accaduto al fratello maggiore di lui ed ex fidanzato di lei durante una classica sfida tra adolescenti.
La detective Jen di Ortiz ricorda un po' la ricerca della verità sotto mentite spoglie di Marisol in Devious Maids, mentre Schwimmer diventa Anthony Brewer, botanico appassionato di misteri che non può non ricordare tra varie strizzate d'occhio il paleontologo Ross Geller, e che accoglie i figli durante l'estate a Gravesend, Brooklyn ora che si è separato dalla moglie.
Horror adolescenziale nella serie Disney+
Al cast dei veterani è affiancato quello giovane più o meno conosciuto ed emergente. Al centro i gemelli - che hanno sempre una marcia in più negli horror per il legame quasi soprannaturale che possiedono tra loro - Cece e Devin, interpretati da Jayden Bartels e Sam McCarthy. Lei è la studentessa perfetta, lui la pecora nera ma presto i ruoli potrebbero scambiarsi. I due ritrovano alcuni amici "d'infanzia" come Frankie (Galilea La Salvia) e ne conoscono di nuovi come Alex (Francesca Noel) e CJ (Elijah M. Cooper). Senza dimenticare l'irascibile e bullo ragazzo di Frankie, Trey (Stony Blyden). Proprio la scomparsa di quest'ultimo riporterà a galla la maxi sparizione di quattro adolescenti trent'anni prima, risvegliando vecchi rancori e drammi irrisolti oltre ad una misteriosa creatura.
Tra paura di crescere e ammettere le proprie debolezze, coming of age e avventura targata horror con un pizzico d'ironia, l'intrattenimento per tutta la famiglia è servito, ripetendo pregi e difetti della prima stagione di questo nuovo Piccoli brividi sviluppato da Nicholas Stoller e Rob Letterman con una regia ed una fotografia che omaggiano ancora una volta i capisaldi del genere (senza brillare) ma rimangono più light e meno maturi nell'approccio e nel tono, oltre che nell'atmosfera.
Conclusioni
Piccoli Brividi 2: La misteriosa avventura replica ciò che aveva funzionato col pubblico nella prima stagione: due storie tra gli anni ’90 e i giorni nostri legate tra loro anche da un filo conduttore inter-generazionale. Funzionano gli old but gold David Schwimmer e Ana Ortiz grazie alla propria riconoscibilità e li affiancano bene i nuovi interpreti più giovani, anche se a volte un po’ troppo acerbi. Ancora una volta, la storia presentata è meno dark e meno macabra di quanto avrebbe potuto essere, rispecchiando le storie che si raccontano al campeggio o ad un pigiama party alla luce di una sola torcia.
Perché ci piace
- David Schwimmer e Ana Ortiz: una coppia che a sorpresa funziona.
- I gemelli (sullo schermo) hanno una marcia in più.
- Regia e fotografia che omaggiano il genere (ma non brillano).
- Le colpe dei padri…
Cosa non va
- …che però percorrono una strada già battuta nella prima stagione.
- I giovani protagonisti: alcuni sono più acerbi.
- Anche questa volta, è tutto molto teen.