Piacere di conoscerti, il film su e con Laura Pausini, è dal 7 aprile su Prime Video. Diretto da Ivan Cotroneo, nasce dal desiderio della piattaforma di streaming di realizzare un documentario sulla cantante. È stata però proprio Laura Pausini a ribaltare la prospettiva: invece di un documentario classico, ha voluto immaginare una sorta di "sliding doors", grazie a cui mettere in scena la vita che avrebbe avuto se non avesse mai vinto Sanremo a 18 anni con la canzone La solitudine.
Prima di diventare famosa, Laura Pausini cantava nei piano bar con il padre, che le ha trasmesso l'amore per la musica. In Piacere di conoscerti si è quindi immaginata impegnata in concerti notturni nei locali romagnoli, madre single con un figlio di nome Marcello (il nome che i genitori le avrebbero dato se fosse stata un maschio) e con un secondo lavoro da ceramista, altra sua grande passione.
Parallelamente a questa Laura Pausini che non è mai esistita, vediamo i filmati della cantante nota in tutto il mondo: dalla vittoria a Sanremo fino alla cerimonia degli Oscar 2021, dove era candidata al premio per la miglior canzone con il brano Io sì (Seen), colonna sonora del film con Sophia Loren La vita davanti a sé. Abbiamo incontrato la cantante a Roma, dove ha presentato il film.
Piacere di conoscerti: intervista a Laura Pausini
Laura Pausini - Piacere di conoscerti, la recensione: Le Sliding Doors di Laura
Piacere di conoscerti: la Laura Pausini che non c'è
Quanta verità c'è in Piacere di conoscerti?
Tutto è verità: dalla prima scena all'ultima. Anche quando ci sono degli attori che interpretano delle parti della mia infanzia o adolescenza: indossano i vestiti che avevo io e che ho conservato. Usano gli oggetti di scuola e dicono le cose che dicevo io. Siamo stati molto attenti insieme a Ivan Cotroneo e Monica Rametta a far sì che ogni dettaglio fosse molto curato. Volevo che anche attraverso questo si capisse la verità.
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Il piano bar era davvero il suo sogno?
Il piano bar era quello che volevo fare: quando ho vinto Sanremo mi sono dimenticata del mio vero sogno. Ho avuto il grande privilegio di fare questo film: credo che nella vita a un certo punto tutti ci siamo chiesti cosa sarebbe successo se non avessimo scelto quel lavoro, o se non avessimo seguito una determinata strada. Che cosa sarebbe successo alla nostra vita? Anche io ogni tanto me lo chiedo. Quando ero piccola sognavo di fare piano bar o di essere un architetto, o una ceramista. Non avevo idea di quello che il destino aveva scritto per me. Ogni giorno, da quando ho vinto Sanremo, cerco di lavorare tanto. Tantissimo. Mia mamma dice troppo! Perché quando vivi una vita come la mia, che non ti aspettavi, ti senti tutte le mattine che devi ringraziare tutti. Non ti sembra mai di aver fatto abbastanza, perché è troppo grande.