Per La donna di nessuno un regista esordiente e un cast di valore

Col regista Vincenzo Marano e con le due affascinanti interpreti femminili, Anna Galiena e Candice Hugo, si è parlato delle possibilità del film in Italia ed in Francia.

Durante l'incontro con regista ed interpreti, molto si è parlato dell'accoglienza riservata in Francia da un film, La donna di nessuno, che traendo ispirazione dal vivace racconto di Clara Dupont-Monod si propone di rivitalizzare quel genere, di matrice poliziesca, che nel paese transalpino ha sempre beneficiato di notevoli attenzioni. Collocato a ridosso di una tradizione fiorente come quella del 'polar', La donna di nessuno ha offerto un valido pretesto al regista, l'esordiente Vincenzo Marano, per parlare della sua attività e del precario rapporto esistente in Francia tra chi fa cinema e chi si occupa di televisione.
Al di là delle differenti impressioni destate dalla pellicola (per noi non così convincente) nella stampa di casa nostra, possiamo senz'altro aggiungere che il dialogo tra giornalisti e autore ha coinvolto anche una spigliata Anna Galiena e con lei l'attraente Candice Hugo, attrice francese che qui si è occupata anche della sceneggiatura. Tracciamo pure una sintesi di quanto è emerso nel corso di questo vivace confronto.

Come e da chi è nata l'idea del film?

Vincenzo Marano: Il film si è sviluppato da un'intuizione della qui presente Candice Hugo, che aveva letto "Histoire d'une prostitute" rimanendone profondamente colpita. Nel libro si narrano le esperienze di una prostituta dell'est che arriva in Francia e vi resta circa un anno, ma noi per realizzare il film siamo intervenuti affiancando alla traccia principale molteplici altre storie. Ne è uscita fuori una pellicola che si rapporta a tematiche di un certo rilievo, come l'arroganza del potere, o come il perdere di vista l'amore per il semplice fatto di non stare sufficientemente attenti agli altri.
Poi è stato fondamentale l'incontro con Anna...

Anna Galiena: Ed è una sensazione reciproca, per me lui è fantastico!

Vincenzo Marano: Come dicevo prima, un grande incentivo mi è arrivato dall'adesione di Anna Galiena e da quella di alcuni bravissimi attori francesi, che ho incontrato lavorando in televisione, soprattutto in qualità di direttore della fotografia.

Anna Galiena: Da parte mia conoscevo Vincenzo anche come regista di fortunate serie televisive, in più ho letto il copione e così mi sono innamorata del personaggio. Mi è molto piaciuto, quando sono iniziate le riprese, che lui sapesse prendere decisioni apparentemente folli rendendo elettrica l'atmosfera sul set!

A Candice Hugo vorremmo invece chiedere se dopo la lettura del libro avesse già pensato per sé al ruolo della "donna di nessuno", la prostituta al centro della vicenda.

Candice Hugo: Sì, ho avuto un autentico colpo di fulmine per questo personaggio imprigionato in un gioco così crudele, tant'è che ho pure deciso di co-sceneggiare il film insieme all'autrice del libro.

Cosa può dire il regista delle "intemperanze" di cui lo abbiamo visto addirittura scusarsi nei titoli di coda?

Anna Galiena: Posso rispondere io per lui? Di sicuro quello di Vincenzo è un temperamento poco francese, tendenzialmente più fumantino. Ma viste le pressioni da lui esercitate sul set gli stessi attori erano più concentrati, quindi contenti, perché anche loro sanno essere esigenti. Per cui mi sento di dire che lui abbia aggiunto quella frase per una questione di sensibilità personale.

Vincenzo Marano: Sicuramente il lato italiano del mio carattere poteva essere percepito da alcuni in modo strano. Ad ogni modo la resa degli attori è stata fantastica, il film del resto non si costruisce da solo, richiede il contributo di tutti.
Il momento più difficile è arrivato comunque verso la fine, per via di una scena in cui non era così agevole calarsi dentro.

Candice Hugo: Verissimo, non era una scena facile. Riguardo al regista e ad Anna aggiungo volentieri che anche ai miei occhi sono apparsi molto generosi, come persone e come artisti.

Parigi compare in modo forse un po' limitato nel film?

Vincenzo Marano: Intanto la Parigi che ho ripreso non è una Parigi da cartolina, ma quella che si vive quando ci si abita. Comunque il senso non era quello di fare un film parigino, ma di raccontare una storia che potrebbe capitare ovunque.

La donna di nessuno è già uscito in Francia? Se è così, come è stato accolto dal pubblico?

Vincenzo Marano: Il film in Francia è stato regolarmente distribuito, uscendo purtroppo in una settimana difficile, anche per la spietata concorrenza di alcune commedie francesi di successo. Ma alla fine il film, pur non diventando il successo dell'anno, sta riportando buoni risultati, sia che si tratti delle vendite all'estero sia che si pensi all'uscita in dvd.