Only You, la recensione: dalla Turchia una storia d'amore tra tragedia e redenzione

Hazal, una donna con problemi alla vista, si innamora di Ali, un ex pugile che nasconde un tragico segreto nel suo passato. Melodramma turco con İbrahim Çelikkol di Terra Amara, su Canale5.

Un'immagine promozionale di Only You

Il film racconta della nascente storia d'amore tra Ali, un ex pugile dal passato tormentato, e Hazal, una donna non vedente dal cuore puro. Lui, uomo solitario segnato da eventi tragici e violenti che vorrebbe dimenticare, è inizialmente scostante e rifiuta le attenzioni crescenti da parte di lei. Il loro rapporto, in un primo tempo quindi segnato dalla reciproca diffidenza, è messo ulteriormente a rischio dal capo della donna, il direttore del call-center dove lavora, che cova un interesse non certo platonico nei suoi confronti.

Una Scena Romantica Di Only You
Sarà amore per Ali e Hazal?

Ma nel frattempo in Only You anche Ali ha dei problemi da risolvere, legati proprio a una situazione drammatica che l'ha visto coinvolto anni prima e che gli è costata diversi anni di prigione. Nonostante le difficoltà, la relazione tra i due evolve nel migliore dei modi, ma un intervento che potrebbe ridare la vista ad Hazel rischia di cambiare tutto...

Only You: sempre e ovunque solamente tu

I Protagonisti Di Only You
I protagonisti di Only You in una scena

Prima di cominciare l'analisi di Only You partiamo dalla premessa di trovarci di fronte ad un remake, con l'originale coreano Always (2011) firmato da di Song Il-gon che risulta, come spesso accade in questi casi, ben superiore al rifacimento. Rifacimento che, arrivato tre anni dopo, sa comunque come rivolgersi al principale target di riferimento, con il calibrato mix tra romanticismo e tragedia che caratterizza spesso i melodrammi di produzione turca, ormai ben consolidati anche sui nostri palinsesti nazionali.

La sceneggiatura si muove quindi lungo binari precostituiti, tra colpi di scena più o meno prevedibili e un epilogo che ricerca la commozione a tutti i costi, pur premunendosi di garantire la corretta catarsi ai personaggi e con essa al pubblico che è stato capace di appassionarsi alle vicende dei due innamorati, ostacolati da un destino crudele.

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Soluzioni già viste e risapute

Only You
Locandina di Only You

Certamente l'affrontare alcune tematiche potenzialmente sensibili, dal senso di colpa alle difficoltà quotidiane affrontate da una persona non vedente, soffre di un approccio parzialmente superficiale, ad uso e consumo di un genere che preferisce una facile immediatezza piuttosto che uno scavo profondo nelle dinamiche e nelle psicologie dei protagonisti , che qui diventano retoriche pedine di una storia d'amore sì sui generis ma poi non così imprevedibile.

Le performance di İbrahim Çelikkol - volto ormai conosciuto anche in Italia grazie alla seguitissima soap Terra Amara - e Belçim Bilgin sono indubbiamente il principale punto di forza del film. Gli attori danno vita a due figure apparentemente agli antipodi, con lo spettro di una cecità permanente e la sottotrama degli incontri clandestini combattuti, seppur per una buona causa, quali insidie tangibili al lieto fine. D'altronde già nei primi secondi di visione, con l'immagine di Ali pestato a sangue, sappiamo che la violenza non mancherà nel tentativo della coppia di trovare equilibrio e felicità, uno a fianco all'altra.

Una messa in scena più cool del previsto

Un Immagine Di Only You
Un amore da conquistare in Only You

Indubbiamente va dato atto a Only You di essere assai meno derivativo rispetto alla maggior parte delle produzioni omologhe e anche dal punto di vista stilistico si difende più che degnamente, con alcuni buoni movimenti di macchina e soggettive che denotano una certa personalità. Il regista allora esordiente Hakan Yonat avrebbe fatto poi meglio col successivo bio-pic Sadik Ahmet (2024), ma già qua aveva palesato una buona personalità.

Se quindi non mancano alcuni spunti positivi, altrove si cede allo schematismo tipico del filone, con canzoni e ballad d'ordinanza ad accompagnare i momenti più struggenti e quella costante tendenza a toni e sviluppi sofferti che esasperano anche oltre misura l'anima emozionale del racconto, forzando la mano sulle ghiandole lacrimali degli spettatori ma perdendo in questo modo in sincerità di intenti e nella verosimiglianza del racconto.

Conclusioni

Lei è cieca ma può vedere le cose meglio di lui, un ex pugile che fatica a cedere all'amore salvo poi instradarsi su un percorso potenzialmente sacrificale che potrebbe cambiare tutto, e non necessariamente in meglio. In questa produzione turca i sentimenti sono ancora una volta schiavi delle logiche melodrammatiche autoctone, anche se la buona alchimia tra i protagonisti e una regia più ispirata del solito permettono di chiudere un occhio sui vizi di una sceneggiatura che l'occhio lo strizza invece fin troppo al principale target di riferimento. E proprio ad esso Only You si rivolge, senza altre pretese se non quelle di intrattenerlo all'insegna di emozioni strappalacrime.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Una messa in scena di buona fattura.
  • Protagonisti una volta tanto credibili...

Cosa non va

  • ...anche se lo stesso non si può dire di una sceneggiatura ricca di forzature.
  • Eccessi melodrammatici evitabili.