Nine Bullets - Fuga per la libertà, la recensione: un thriller sulle orme di Gloria

La recensione di Nine Bullets - Fuga per la libertà, film dove Lena Headey interpreta una spogliarellista in cerca di redenzione che decide di proteggere un bambino in pericolo.

Nine Bullets - Fuga per la libertà, la recensione: un thriller sulle orme di Gloria

Il piccolo Sam è rimasto orfano di genitori, brutalmente uccisi dagli scagnozzi di Jack, un boss della malavita locale. Il gangster è alla ricerca di alcuni preziosi dati bancari ora in possesso del ragazzino, prossima vittima designata. Ma Jack non ha considerato l'entrata in scena di Gipsy, sua ex amante: la donna, ora ballerina di burlesque in locali notturni, è infatti la vicina di casa di Sam e si mette in testa di condurlo in salvo ad ogni costo.

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Nine Bullets - Fuga per la libertà: Lena Headey in una sequenza

Come vi raccontiamo nella recensione di Nine Bullets - Fuga per la libertà, Gipsy è infatti in cerca di redenzione e intraprende un viaggio on the road insieme al bambino con l'obiettivo di condurlo dallo zio, un rabbino ebreo che vive in un altro Stato. Jack e la sua banda però non demordono e si mettono sulle sue tracce, tra antiche passioni che rischiano di rinfocolarsi e una fuga rocambolesca che si tinge di note sempre più dolceamare, durante la quale la protagonista si ritroverà a fare i conti con il proprio passato.

Un esito inglorioso

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Nine Bullets - Fuga per la libertà: Lena Headey in un momento del film

Ci troviamo davanti ad una sorta di versione di serie b di un grande classico quale Gloria (1980), firmato da John Cassavetes e passato alla storia per la straordinaria interpretazione di Gena Rowlands. Un remake diretto era già stato tentato, con mediocri risultati, nel 1999, ma nemmeno la mano in fase di regia di Sidney Lumet e la scelta di Sharon Stone quale eroina erano riusciti a salvare la produzione dall'impietoso confronto con l'originale. Il modello archetipico è ad ogni modo stato sfruttato in più occasioni da produzioni omologhe, con la bad girl/woman di turno pronta a redimersi prendendosi cura di un bambino finito per qualche oscuro motivo nel mirino di brutti ceffi. Nine Bullets - Fuga per la libertà, titolo del 2022 con un cast che vanta Lena Headey e Sam Worthington nei ruoli principali, ne è soltanto l'ultimo esponente, ma non certo uno dei migliori.

Gloria: lo storico Leone d'Oro di John Cassavetes e Gena Rowlands

Tutto troppo semplice

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Nine Bullets - Fuga per la libertà: Lena Headey e Sam Worthington in una scena

Fin dal prologo, dove le sensuali fattezze dell'attrice - volto storico di Cersei Lannister in Game of Thrones - impegnata in un numero di burlesque si intrecciano alle fasi ben più tensive e drammatiche nelle quali la famiglia di Sam viene brutalmente uccisa a sangue freddo, il film non nasconde una certa approssimazione a livello di messa in scena, con un voluto calco degli eccessi che si ripete poi in un'ora e mezzo di visione sempre più convulsa, che cerca di mixare senza troppa fortuna le dinamiche action/thriller con quelle melodrammatiche. Peccato che la sceneggiatura sia infarcita di banalità e forzature, a cominciare dalla gestione del rapporto tra i tre personaggi principali: se il legame in crescendo tra Gipsy e Sam segue le logiche di una stereotipata retorica a tema, quello passionale tra la donna e il villain scade in numerose inverosimiglianze, finendo per far perdere ben presto di credibilità ai relativi antagonisti.

Influenze

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Nine Bullets - Fuga per la libertà: Lena Headey in un'immagine

La regista Gigi Gaston, autrice di straight to video inediti in Italia e anche autrice della sceneggiatura, ha dichiarato di essersi ispirata per la caratterizzazione di Gipsy ad una sua amica, Gypsy Rose Lee, ballerina di burlesque nella vita reale, e di aver voluto offrire una versione inedita, giacché solitamente gli uomini vedono soltanto un corpo e ignorano quanto la persona nasconda effettivamente dietro quei lembi di pelle nuda. Peccato che in fase di sceneggiatura il presunto alito introspettivo ne esca del tutto depotenziato, anche per via di un'interpretazione da parte della Headey sottotono. Lo stesso epilogo più dolce che amaro, con tanto di gelosia femminile a giocare un ruolo apparentemente determinante, risulta l'ennesima soluzione poco azzeccata, atta però a giustificare il titolo originale, con i nove proiettili che assumono un loro scontato significato.

Conclusioni

Una ballerina di burlesque dal passato tormentato ha l'occasione di redimersi quando si trova a dover proteggere un bambino dalle mire di un crudele boss, nonché suo ex amante. Sarà l'inizio di una fuga on the road per gli Stati Uniti, dove tra la donna e il piccolo nascerà un rapporto di reciproca fiducia, nel tentativo di arrivare sani e salvi alla salvifica destinazione. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Nine Bullets - Fuga per la libertà, ci troviamo davanti ad un banale action/thriller on the road, copia a basso budget e zero inventiva di uno dei grandi classici del filone quale Gloria (1980). Lena Headey e Sam Worthington, amanti/avversari, si fronteggiano senza troppa convinzione nel contesto di una sceneggiatura ricca di forzature e inverosimiglianze, fino a un epilogo a grado zero di credibilità.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
4.3/5

Perché ci piace

  • Per quanto non memorabili nei loro personaggi, la presenza di Lena Headey e Sam Worthington può incuriosire i fan dei due attori.

Cosa non va

  • Una sceneggiatura forzata e poco credibile, soprattutto nella gestione dei rapporti tra i protagonisti.
  • Le dinamiche action sono prive di stile e della necessaria tensione a tema.