Dietro il cappello nessuno sguardo guardingo, nessuna espressione di sfida. Dietro il cappello solo uno sguardo fiero, di una donna che non ha paura di tagliare i ponti con quel gender gap che separa, instilla pregiudizi e stereotipi nella società, enfatizzando le convenzioni che vogliono le pallottole, le pistole, e le battaglie solo come "roba da uomini", mentre i balli e i vestiti sgargianti, come "roba da donne".
Come sottolineeremo in questa recensione di Nell - Rinnegata, il vero coraggio si trova al di sotto della superficie; dietro strati di fango che sporcano visi e abiti, e alla polvere da sparo che riveste spazi già macchiati di ambizione e simulazioni. È un continuo, sottile, ribaltamento dei generi e delle convinzioni la serie creata da Sally Wainwright e disponibile su Disney+. L'eroe si fa eroina, i travestimenti coinvolgono uomini e donne che si scambiano di abiti, in un continuo gioco di performance dove per sopravvivere sei costretto a indossare una maschera.
Tutto il mondo è un teatro (o campo di battaglia)
"Tutto il mondo è teatro", affermava William Shakespeare, e quello di Nell - Rinnegata è un palcoscenico in costante mutamento, con fondali pronti a cambiare, mentre gli spari attraversano lo spazio, e i poteri della sua protagonista vanno al di là della sospensione della realtà vestendosi di credibilità. Nell - Rinnegata è un'avventura trainata da forze femminili dove la controparte maschile si limita al ruolo di spirito guida, consigliere, aiutante e maestro, senza per questo intralciare il cammino di donne che ai corsetti o alle parrucche hanno preferito l'adrenalina di uno scontro a fuoco, o dell'arte occulta. Un ribaltamento dei generi mai forzato, ma entro il quale lo spettatore si ritrova coinvolto sin dal primo istante, trascinato sia da musiche trionfanti, memori di quelle di Xena- Principessa guerriera, e Pirati dei Caraibi, che da una giostra interpretativa di assoluto talento, dove non c'è spazio per distrarsi, ma solo osservare, applaudire, sorprendersi.
La battaglia di essere se stessi
Ribelli e banditi, sovrani e pubblicisti, manipolatori delle menti, e giocolieri della magia oscura. Quelli che compongono Nell - Rinnegata sono tanti tasselli di un racconto di avventura al cui centro, per una questione puramente culturale e stereotipica, ci aspetteremmo uomini, o giovani impavidi. Nellie è la protagonista e al suo fianco non più sorelle in difficoltà, ma complici coraggiose, dotate di un'irresistibile ironia. I maestri della carta stampata si tramutano in una donna - interpretata da una perfetta Joely Richardson - che dietro a parrucche pompose e abiti sfarzosi, nasconde un'arguzia alacre e un'intelligenza sopraffina. Perfetto risultato di un processo atto a dimostrare che non vi sono più storie per/e con uomini, o storie per/e con donne, Nell - Rinnegata è puro intrattenimento, abbigliato di avventura e magia. Eppure, sotto lo strato superficiale del divertimento, si nasconde un sottotesto molto più profondo, che rasenta il monito sociale: la difficoltà di essere se stessi, e per questo il doversi rintanare in identità fittizie, e in recite costanti per sopravvivere, unitamente al potere della stampa (e dei media) di modellare il nostro pensiero, controllare le nostre menti. Gli otto episodi si fanno così saggi socio-antropologici mai urlati, ma lasciati scorrere silenti nello spazio naturale di un'Inghilterra del 1700 non così lontano da quella mondiale del 2024.
La fantasia credibile
Vedova pronta a far ritorno da una famiglia che la credeva morta, figlia decisa a vendicare il proprio padre e dargli così finalmente giustizia. E poi un nemico oltre le aspettative, le sorelle coraggiose, villain fattisi complici e aiutanti, folletti e incantesimi. A sostenere un tale impianto, tra fantasia e azione, c'è l'adrenalina gli effetti visivi, complessivamente ben riusciti, ma soprattutto una struttura coesa, capace di divertire il proprio pubblico senza risultare pesante, pressante, o noiosa. Ciò che ne consegue è una macchina ben oliata, trainata da forze motrici lasciate correre nello spazio di coinvolgenti scene di lotta, sostenute dalla regia di Ben Taylor (già regista di Sex Education). La presenza di Nick Mohammed (Ted Lasso) nei panni del folletto Billy Blind (capace di entrare nel corpo di Nell e donarle poteri soprannaturali), se da un punto di vista razionale, può risultare fanciullesco e inverosimile, nel contesto di un'opera come quella di Nell - Rinnegata si traveste di benzina che alimenta una macchina portentosa, colorata e allo stesso tempo sporca, attraversata da ombre improvvise e da ambienti pronti a scurirsi all'avvento del pericolo.
La magia che traballa
Eppure, è proprio quell'elemento magico che tanto conquista nello spazio di lotte così coreografate, che va a intaccare la bellezza della serie nel momento in cui si erge a fattore catalizzatore delle figure dei villain. Chiamati dalla sublime attrazione per il lato oscuro, i fratelli Sofia Wilmot e Thomas Blancheford si elevano a portavoce delle arti nere, tra incantesimi e magie che nello spazio di certi frangenti narrativi, rischiano di frenare il coinvolgimento spettatoriale, trascinando l'opera verso un'irrealtà difficile da credere.
Giocato su un montaggio alternato, e quindi destinato a lasciare incrociare i suoi due livelli di racconto, Nell - Rinnegata risulta pertanto più funzionale quando al centro dello schermo compare la sua protagonista, i suoi combattimenti, i suoi travestimenti e l'incontro con personaggio idiosincratici e carichi di umorismo come Charles Devereux (Frank Dillane). Una volta che l'obiettivo della cinepresa di distacca dal suo asse portante per volgersi alla controparte antagonista, tutto si indebolisce, non perché mal recitato, o visivamente meno d'impatto, quanto perché incapace di tenere testa e risultare qualitativamente paragonabile all'altro livello di racconto.
Rapiti da uno sguardo (e un cappello)
Tra carrozze fermate alla soglia di una pistola puntata, rapine poco riuscite, corpi esanimi e altri che scappano dalla prigione di Londra, nell'arco di otto episodi Nell - Rinnegata si dimostra un ottovolante irresistibile e da cui è difficile scendere. Non solo la durata accessibile degli episodi (in media 40 minuti) ma anche e soprattutto una galleria attoriale di puro talento, capace di rendere credibile l'incredibile e di donare una caratura psicologia e caratteriale a ogni singolo personaggio in scena, Nell - Rinnegata è un lavoro intelligente di avventura e ironia, scrittura sopraffina e traduzione visiva coinvolgente e mai banale, dove a essere rapiti sono soprattuto lo sguardo e la mente dello spettatore. Perché sì, al di là delle sfide e degli incantesimi, c'è un universo al di sotto della superficie visiva, un sottosopra ricolmo di significati e dialoghi che parlano direttamente a noi, cittadini del Duemila, ora prigionieri di Renegade Nell.
Conclusioni
Concludiamo questa recensione di Nell - Rinnegata sottolineando come la serie-tv in otto episodi disponibile su Disney+ riesca a costruire una struttura narrativa capace di coinvolgere, immergere e divertire il proprio spettatore, affiancando a lotte, magie e (tanta) avventura, un sostrato più profondo di natura socio-culturale. Ribaltando le aspettative e le convinzioni di genere, la serie creata da Sally Wainwright colora un mondo solitamente dominato da uomini impavidi ed eroi coraggiosi, senza per questo forzare un racconto che scorre con facilità e irresistibile umorismo.
Perché ci piace
- La performance di Louisa Harland.
- La regia di Ben Taylor, capace di trasformare le scene di azioni in balli e coreografie.
- La chimica vantata da Joely Richardson e Frank Dillane nel loro irresistibile sub-plot.
- Il coraggio di ribaltare le convenzioni di genere, costruendo un sottotesto pieno di caratura sociale.
- La durata degli episodi.
Cosa non va
- Il racconto destinato agli antagonisti, dove la magia depotenzia la sua portata di minaccioso intrattenimento.
- Il poco spazio destinato a Joely Richardson nei panni di Lady Eularia.