Mr. Robot 4x01, la recensione: la vendetta di Elliot e l’inizio della fine

Mr. Robot 4x01, la recensione dell'episodio Unauthorized, primo dell'ultima stagione della serie con Rami Malek: la morte di un personaggio storico e altri colpi di scena in arrivo.

Quando quella fredda, brutale realtà si abbatterà su di noi, avremo bisogno di un amico... ed è ancora ciò che sei, giusto?

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Mr. Robot: Portia Doubleday nell'episodio 4x01

Ad aver reso Mr. Robot, fin dall'esordio, una delle serie più affascinanti mai realizzate è anche e soprattutto il coraggio di abbandonare la grammatica narrativa tradizionale per esplorare strade inedite e scrivere regole proprie. Nella nostra recensione di Mr. Robot 4x01 partiamo dunque dal primo elemento di dissonanza e di sorpresa: la convenzione del "Previously on Mr. Robot" che, nell'arco dei sei minuti d'apertura, confluisce nell'episodio stesso, dando vita ad una sequenza agghiacciante. Perché il dialogo fra Angela Moss e Phillip Price, con cui si chiudeva la terza stagione, prosegue ora verso un epilogo inaspettato: uno sguardo di Angela fuori campo, la sua malinconica rassegnazione, il silenzioso tormento di Price mentre si allontana dalla figlia.

Il long take del regista Sam Esmail tiene in primo piano il volto dell'uomo, ma nel frattempo nell'inquadratura penetrano due sicari della Dark Army e pochi istanti dopo, sullo sfondo, si consuma l'esecuzione di Angela. È il primo pugno nello stomaco della quarta e conclusiva stagione della serie targata USA Network: l'uccisione di uno dei personaggi storici è relegata in lontananza, fuori fuoco, in un prologo che a malapena ci ha dato il tempo di reimmergerci nel tenebroso universo di Mr. Robot. Ma Esmail, lo sappiamo, non ama le soluzioni prevedibili o rassicuranti; ed è pure in questa mancanza di punti fermi che risiede il senso profondo del suo capolavoro televisivo.

Elliot Alderson contro la Dark Army

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Mr. Robot: Christian Slater e Rami Malek nell'episodio 4x01

Del resto la puntata 4x01, Unauthorized, non è solo una première magnifica, capace di riannodare alla perfezione le fila del discorso e di offrire una panoramica di tutti i comprimari, ma uno dei migliori episodi negli annali della serie. Dai titoli di testa, che scorrono sulle immagini di una New York dai contorni distorti e offuscati e sulle note del classico natalizio Little Drummer Boy, nella versione slowcore dei Low, alla scena rivelatrice che interrompe all'improvviso i titoli di coda, Sam Esmail ci riporta nell'allucinato incubo metropolitano che fa da teatro della vicenda di Elliot Alderson. E per la prima volta - altra rottura delle convenzioni - Elliot si rifiuta di infrangere la quarta parete: noi spettatori, "l'amico" invocato fin dal pilot, siamo sempre lì, ma sarà soltanto il Mr. Robot di Christian Slater a rivolgerci la parola.

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Mr. Robot: Rami Malek nella première della stagione 4

Perché da allora, Elliot è cambiato. Sono passati due mesi dalla morte di Angela, New York è nel pieno dell'atmosfera natalizia ed Elliot, che ha stabilito la propria base operativa negli uffici ormai abbandonati della Allsafe, è totalmente focalizzato sul proprio obiettivo: abbattere la Dark Army e la sua leader, Whiterose, diabolica alter ego al femminile del Ministro cinese Zhi Zhang. La resa dei conti fra i due è una questione di tempo (e dei dodici episodi che ci separano dal gran finale), ma mai come in questo caso la determinazione di Elliot rasenta l'ossessione. E Rami Malek, reduce dal successo planetario e dal premio Oscar per Bohemian Rhapsody, torna ad esprimere tale ossessione attraverso il suo formidabile ritratto del giovane hacker vittima di sdoppiamenti di personalità.

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Fra suspense e paranoia

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Mr. Robot: Rami Malek e Carly Chaikin nell'episodio 4x01

Se Angela Moss è (definitivamente?) uscita di scena in maniera così tragica, gli altri comunque non sono certo alle prese con un'esistenza felice. Darlene Alderson è precipitata nell'abisso della cocaina ed è convinta che Angela sia ancora viva, senza però che il fratello sia disposto a dare ascolto alle sue farneticazioni. Dom DiPierro, in pausa dal lavoro e in preda a un perenne stato di paranoia, è protagonista di una sezione dell'episodio in cui le buffe interazioni con sua madre, che le organizza perfino un goffo "appuntamento combinato", sfoceranno di colpo in un risvolto drammatico: Janice, la tassidermista invitata a cena da loro, non è esattamente chi dice di essere, e la sua serafica minaccia nei confronti di Dom segna uno dei momenti più spiazzanti e angosciosi di Unauthorized.

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Mr. Robot: una scena dell'episodio 4x01

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Mr. Robot: Rami Malek nel ruolo di Elliot Alderson

Ma la paranoia, che nel caso di Dom si dimostra più che fondata, è il leitmotiv dell'intera puntata: una puntata che, nella prima parte, si riaggancia al pilot di Mr. Robot mediante la figura di Freddy Lomax, uno degli avvocati di Whiterose, tenuto sotto scacco da Elliot con le prove dei suoi scambi virtuali con una ragazza preadolescente. La lunga sequenza del ricatto a Lomax, del suo incontro clandestino con Elliot a bordo di un treno e della fuga dagli agenti della Dark Army costituisce un'autentica lezione di suspense, in grado di coniugare la tensione dei grandi thriller americani degli anni Settanta con i consueti stilemi della serie. Ma la suspense, per quanto con un ritmo diverso, contraddistingue anche l'ultima parte dell'episodio: la "trappola per topi" di cui Elliot si renderà conto troppo tardi, sfogliando un libro di Jean-Paul Sartre, in un altro segmento magistrale per costruzione, scrittura e messa in scena.

Conclusioni

Dopo quasi due anni di attesa, con la nostra recensione di Mr. Robot 4x01 torniamo finalmente a occuparci di una serie che non potremmo amare più di così. Perché, come ci dà prova nei sessanta minuti di Unauthorized, Sam Esmail è tuttora uno degli autori – e dei registi – più originali e innovativi del piccolo schermo: un narratore che riesce puntualmente a catturarci nel suo meccanismo ipnotico, condensando l’eccitazione del brivido con il sincero pathos per i suoi personaggi. È l’inizio della fine, ma non potrebbe essere più promettente e non vediamo l'ora di scoprire cos’altro ci riserva la storia di Elliot.

Movieplayer.it
5.0/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • Gli straordinari livelli di tensione di diverse sequenze, a partire dall’incipit e passando per la lunga “caccia all’uomo” alla stazione.
  • Le meravigliose suggestioni evocate da una New York che di rado è apparsa tanto misteriosa e inquietante.
  • La gestione impeccabile dei vari fili narrativi, con il giusto spazio per tutti i personaggi della serie.
  • Un protagonista del calibro di Rami Malek, che sembra nato per interpretare il ruolo di Elliot Alderson.

Cosa non va

  • Davvero poco o nulla da eccepire in un episodio di tale livello, per quanto in molti si interrogheranno sulla ‘veridicità’ della morte di Angela.