Monarch: Legacy of Monsters è la serie AppleTV+, creata da Chris Black e sviluppata da Black e Matt Fraction, che ci porta nel cuore dell'organizzazione Monarch, l'organizzazione che, da anni, studia i "Titani", ovvero Godzilla e gli altri mostri del MonsterVerse. In streaming dal 17 novembre, nei dieci episodi di Monarch: Legacy of Monsters a fare la star è sicuramente Godzilla, ma accanto a lui ci sono anche tanti umani fondamentali per la storia.
Due di loro sono Kurt e Wyatt Russell: padre e figlio si dividono lo stesso personaggio, ovvero Lee Shaw, ufficiale dell'esercito che conosce diversi segreti dell'organizzazione. La trama di Monarch: Legacy of Monsters fa quindi continui salti temporali: seguiamo Shaw neglo anni '50 e poi 50 anni dopo.
Gli altri attori di Monarch: Legacy of Monsters sono: Anna Sawai, che ha il ruolo di Cate Randa, ex insegnante di San Francisco sopravvissuta al G-Day, che da allora convive con il disturbo da stress post-traumatico; Ren Watabe, che interpreta Kentaro Randa, fratellastro di Cate; Kiersey Clemons, ovvero May Olowe-Hewitt, informatica americana trasferitasi in Giappone; Anders Holm, che interpreta il giovane Bill Randa (da vecchio è invece John Goodman), ricercatore della Monarch; Mari Yamamoto, nel ruolo di Keiko Miura, scienziata che lavora con Randa; Joe Tippett, alias Tim, impiegato d'ufficio della Monarch che deve recuperare dei documenti; infine Elisa Lasowski, il cui personaggio è Duvall, sorella della defunta Sandra Brody (Juliette Binoche), che aiuta Tim nelle sue ricerche sul campo. Nella nostra intervista ci hanno detto com'è recitare accanto a una co-star ingombrante come Godzilla.
Monarch: Legacy of Monsters: imparare dai mostri
Diciamoci la verità: nei film con i mostri grossi nessuno vuole vedere altro se non i mostri grossi. Quindi è difficile interpretare uno degli esseri umani che stanno accanto a Godzilla. Per Mari Yamomoto: "Una delle miei migliori amiche è professoressa di letteratura gotica: mi sono confrontata con lei sui mostri. Mi ha detto che in letteratura i mostri rappresentano la paura degli esseri umani. Qualcosa che creiamo con le nostre mani e che non possiamo controllare. I mostri tornano sempre. Quindi penso che non si possa sconfiggere un mostro: devi semplicemente rispettarlo e provare a conviverci. Se ci riesci".
Monarch: Legacy of Monsters, Godzilla sbarca su Apple TV+: la nuova scommessa del MonsterVerse
Anders Holm riflette sulla difficoltà di rendere interessante un umano che deve confrontarsi con i Titani: "La passione è il motore del mio personaggio: questa sua spinta può essere coinvolgente, di ispirazione. Succede anche a me nella vita reale: quando vedo qualcuno che è pieno di entusiasmo per ciò che fa, mi piace immediatamente di più. Mi fa venire voglia di averlo anche io. Quindi è ciò che ho cercato di dare al mio giovane Bill Randa".
Godzilla non è un villain
Il suo aspetto minaccioso (e i raggi radioattivi) potrebbero far pensare a Godzilla come al villain, ma l'attore Joe Tippett non è d'accordo: "Godzilla in realtà ci protegge. A volte ciò che ti fa paura in realtà può aiutarti. Anche se può essere pericoloso. Arriva comunque un momento in cui devi affrontarlo: non si può sempre scappare".
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D'accordo Elisa Lasowski: "I mostri come Godzilla sono una metafora di tutte le nostre paure. Godzilla negli anni è stato il simbolo di diverse cose: è una metafora politica, sociale, ambientale. Da lui possiamo imparare che tutti questi problemi, questi temi enormi, vanno affrontati guardandoli in faccia".
Kiersey Clemons si spinge oltre: "Penso che Godzilla sia incompreso: le persone non capiscono le sue intenzioni". D'accordo Anna Sawai: "È così. E purtroppo quando non capiamo qualcosa pensiamo che sia cattiva. La evitiamo, cerchiamo di eliminarla. I nostri personaggi non capiscono cosa sia Godzilla. I mostri possono essere una metafora potente: a seconda di chi li guarda possono riflettere i nostri problemi personali. Godzilla può essere qualsiasi cosa!"