Mixed by Erry di Sydney Sibilia è un meraviglioso corto circuito, sia antropologico che cinematografico. Poco a poco, in balìa di una storia incredibile - chi la conosce potrebbe essere addirittura svantaggiato in ottica di "effetto sorpresa" -, sale forte un'assurda sensazione. Avete presente lo streaming, l'algoritmo, le playlist costruite da un AI in base ai propri gusti musicali? Naturalmente. Ecco. La grande novità che ha riscritto l'industria dell'intrattenimento mondiale, forse, è stata casualmente inventata negli Anni Ottanta, a Napoli. Anzi, a Forcella. Il cuore pulsante della città, tra via Duomo, Spaccanapoli, corso Umberto I. Oggi, tra il rumore senza tempo di Napoli, e lo sguardo all'insù del San Gennaro di Jorit Agoch, è ancora vivo il retaggio libero e liberale di uno sprovveduto DJ, Enrico Frattasio, che a metà degli 80s incideva musicassette con delle compilation ad effetto, copiando i vinili del negozio di elettronica in cui lavorava (come vi abbiamo raccontato qui nella nostra recensione).
Cassette che facevano il giro del quartiere, scambiate come merce d'amore per gli innamorati che si baciavano sulle note di Peppino Di Capri. Da lì, un business più esteso, radicato ed espanso, che si inseriva in un contesto che superava sensibilmente il limite della legalità. Il punto del nostro approfondimento, infatti, nato nel bel mezzo della visione, si vorrebbe concentrare sul fattore differenziale ed esplosivo che contraddistingue l'intuizione di Enrico Frattasio, interpretato nel film dalla rivelazione Luigi D'Oriano. Del resto, come spiegato da Sydney Sibilia, regista, sceneggiatore nonché produttore insieme a Matteo Rovere, l'epopea di DJ Erry è "un racconto che si inserisce in un tessuto narrativo identitario. In breve, credo sia un romanzo americano ambientato a Napoli. Tutta verità o c'è anche finzione? Ho riassunto dieci anni in due ore, ho sbobinato la vita dei fratelli Frattasio".
Tra Maradona e San Gennaro
La sua vicenda, pur geograficamente distinguibile e popolare, è il paradigma della genialità inconsapevole: i cornflakes Kellogs inventati per errore, la Coca-Cola come medicina, Mark Zuckerberg che costruisce Facebook per ritrovare l'ex ragazza e il garage di Steve Jobs dove è nata la Apple. Rivoluzioni casuali, il futuro anticipato di trenta o quarant'anni. Allora, se la storia vera di Enrico e dei suoi fratelli, Peppe e Angelo, con il volto di Giuseppe Arena e Emanuele Palumbo, diventa un grande falso cinematografico (in verità i fratelli sono quattro, ma ogni licenza poetica è permessa), il suggerimento che estrapoliamo ricade sull'idea libera di Erry, che a Napoli divideva la santità al fianco di Maradona e San Gennaro. Quei pirati, che cercavano null'altro che un posto nel mondo, seguendo il sogno utopico della musica e della condivisione, erano delle vere e proprie spugne, registrando i gusti e i bisogni dei migliaia di clienti divenuti fan dell'etichetta fuorilegge, la Mixed by Erry. Sì, Sanremo andava in onda e la mattina dopo era già pronta la compilation. E sì, la qualità era perfetta, a prova di audiofili.
Mixed By Erry: il poster ufficiale del film di Sydney Sibilia, al cinema dal 2 marzo (FOTO)
"Facciamo conoscere ancora più musica e facciamo ancora più soldi!"
Ma la grande intuizione era soddisfare il pubblico con compilation via via sempre più coerenti e personali: se ti piace la new romantic dei Duran Duran, molto probabilmente ti piaceranno anche i Tears for Fears. Non li conosci? Nessun problema: perché sprecare il nastro, lasciando vuoti gli ultimi dieci minuti delle audiocassette da sessanta minuti, invece che riempirli con brani che potrebbero piacerti? Il marketing che si regola sui battiti del cuore e non sulle leggi di mercato, una sottospecie di algoritmo artigianale, non dissimile dalle proposte suggerite dai portali streaming.
Un brand, progettato e sviluppato nei suoi minimi dettagli: produzione capillare e distribuzione allargata. Il "potrebbe piacerti anche..." in formato partenopeo, quando internet non esisteva e per chiamare a casa si scendeva giù al bar. "Facciamo conoscere ancora più musica e facciamo ancora più soldi!", dice Erry nel film di Sydney Sibilia, autore eccezionale che, dopo L'incredibile storia dell'Isola delle Rose, restituisce un affresco pop e verace di un'italianità stupefacente e teneramente anarchica, che nel suo meccanismo ad orologeria confida in modo oggettivo la verità lampante e inaspettata delle cose: Spotify è nato a Forcella. Non ci credete? Beh, dopo Mixed by Erry cambierete idea.