Mixed by Erry, il film di Sydney Sybylia, al cinema dal 2 marzo, dedicato al primo, grande pirata discografico della storia italiana, si apre con un bambino incantato di fronte ad una radio, mentre scorrono le note di I Want You Back dei Jackson Five, cantata da un giovanissimo Michael Jackson. È un'immagine bellissima, l'inizio di un romanzo di formazione new romantic. Sì, new romantic come il genere musicale in voga negli anni Ottanta che è al centro di una delle gag che diventa uno dei fili conduttori del film. Ma anche perché, in fondo, Erry è una sorta di eroe romantico, uno dei tanti pirati sognatori e non allineati del cinema di Sydney Sibilia.
Mixed by Erry, un film perfetto sotto ogni aspetto, deve la sua riuscita anche alla strepitosa colonna sonora. Allo score originale, ancora una volta impeccabile, di Michele Braga, si aggiungono una serie di canzoni che colgono nel segno. Le canzoni si inseriscono nel film in modo incisivo e funzionano in vari sensi. Ci portano nel tempo in cui si svolge la storia. In certi casi fungono da "coro", da commento a quello che sta accadendo sullo schermo. E in altri casi certe canzoni new wave, elettroniche, con la loro musica estatica e superba, fungono da simbolo dell'edonismo degli anni Ottanta. E con le loro batterie elettroniche sembrano spingere ulteriormente Erry e la sua ciurma verso un'ascesa impetuosa.
1. I Want You Back (Jackson Five)
I Want You Back dei Jackson Five è la prima canzone che ascoltiamo nel film, quella che introduce i titoli di testa. Abbiamo visto Enrico, ancora bambino e non ancora Erry, ascoltare quella canzone da una radio nel negozio di elettrodomestici e dischi dove va sempre, proprio ad ascoltare la musica. Enrico conosce ogni canzone che passa alla radio, e quando ascolta la musica, i suoi occhi si fanno ispirati e sognanti. È da qui che inizia la sua storia. I Want You Back è uno dei più grandi successi dei Jackson Five, il primo gruppo di Michael Jackson, il primo singolo lanciato con la gloriosa Motown Records, uno dei più grandi successi che aprì la strada ad altri, come ABC e I'll Be There. Si nota la matrice soul del pezzo e l'inconfondibile voce di un giovanissimo Michael Jackson.
Mixed by Erry, la recensione: copiala ancora, dj Erry
2. Relax (Frankie Goes To Hollywood)
Relax dei Frankie Goes To Hollywood è la canzone che serve ad evocare un mondo all'istante. Basta sentirne l'attacco e veniamo catapultati dentro il mondo delle discoteche anni Ottanta. Nella scena in questione ci troviamo, insieme a Enrico, in una sorta di audizione per scegliere i deejay che suoneranno nelle serate successive. Il padrone della discoteca è interpretato da un divertito Raiz, ex cantante degli Almamegretta che abbiamo visto anche nella serie La vita bugiarda degli adulti. È piuttosto scettico nei confronti del ragazzo. Gli dice che Frattasio non è un nome da deejay, e non è convinto nemmeno dal nome, improvvisato lì per lì, di Deejay Enrico. "Il mestiere del deejay ha bisogno di bella presenza, di appeal internazionale". Relax, del 1983, è il primo singolo dei Frankie Goes To Hollywood, prodotto dalla ZTT di Trevor Horn, storico produttore degli anni Ottanta. Che, per lanciare la canzone, puntò forte sull'impatto dell'aperta omosessualità del cantante Holly Johnson e del cantante ballerino Paul Rutherford. Horn creò una versione molto più elettronica e potente di quello che era il brano originale, lavorando con i J. J. Jeczalik degli Art of Noise. La BBC, a un certo punto, si rifiutò di trasmettere il brano, perché troppo esplicito. E così fece per il video, seguita anche da MTV.
3. E mò e mò (Peppino Di Capri)
Erry diventa una sorta di moderno Cyrano de Bergerac. Dove il personaggio letterario creava poesie per commissione, per far innamorare le persone, così Enrico crea cassette ad arte che servono come dichiarazioni d'amore. E così, quando il fratello gli chiede una cassetta per dichiararsi alla propria ragazza, gli chiede che ci sia Peppino Di Capri. Poi, con un'ellissi narrativa e una scelta creativa notevole, E mò e mò diventa anche il sottofondo di un pestaggio, e in questo senso viene usata a contrasto. E mò e mò fu presentata da Peppino Di Capri al Festival di Sanremo del 1985. Era stata scritta e musicata da Franco Fasano, che aveva inviato a Peppino Di Capri il provino in cui imitava la sua voce. La canzone è una melodia tradizionale ma ha un arrangiamento elettronico tipicamente anni Ottanta.
Sydney Sibilia, regista di "Smetto quando voglio 2": "Mi piacerebbe fare un film di fantascienza"
4. It's Tricky (Run DMC)
It's Tricky dei Run DMC è la canzone dell'esplosione. Appena avvenuta un'esplosione, nel vero senso della parola (è quella del covo della mafia marocchina, diventata una pericolosa rivale), ne arriva un'altra. È l'esplosione degli affari che, superato anche quell'ostacolo, cominciano ad andare a gonfie vele. Il ritmo sincopato dell'hip-hop è trascinante, ed è perfetto per corredare questa cavalcata verso il successo. It's Tricky, del 1987, è il quarto singolo tratto dal terzo album dei Run DMC, Raising Hell. Prodotta da Rick Rubin, che spinse i Run DMC a unire rock e hip-hop, contiene un campionamento di_ My Sharona_ degli Knack.
5. Kids In America (Kim Wilde)
Mixed by Erry è diventato molto di più di un nome d'arte, è una casa discografica, un'azienda. Allora quel termine non si usava. Ma oggi si direbbe che è stato un brand. E allora quel ragazzo che voleva solo fare il deejay, in discoteca a mettere i dischi ci va davvero, e come ospite d'onore, acclamato. Proprio mentre suona Kids In America di Kim Wilde incontra quella bellissima ragazza dagli occhi blu, che gli aveva chiesto quella cassetta con musica new romantic. Kids In America è il primo singolo e il primo successo della popstar inglese Kim Wilde, e ha un suono vicino al synth-pop degli OMD e di Gary Numan. In qualche modo siamo vicini a quel suono new romantic di cui Erry parla alla sua amata.
6. Quello che le donne non dicono (Fiorella Mannoia)
E così a quella ragazza Erry non fa ancora la cassetta new romantic, ma la porta nel suo "laboratorio", dove con centinaia di registratori duplica le cassette. E le fa ascoltare una canzone, che è appena andata in onda a Sanremo, ma non è ancora uscita su disco. Mixed by Erry ce l'ha già, dieci giorni prima che esca la compilation ufficiale. È Quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia. Erry mette le cuffie sulle orecchie della ragazza... come ne Il tempo delle mele, ma invece che a un walkman sono collegate a uno stereo che sta duplicando le cassette. Enrico Ruggeri scrisse con Luigi Schiavone Quello che le donne non dicono per Fiorella Mannoia per il Festival di Sanremo del 1987 (ma avrebbero potuto cantarla Lena Biolcati o Fiordaliso) dove vinse il premio della critica.
7. Sweet Dreams (Are Made Of This) (Eurythmics)
Segna l'ingresso nell'appartamento di lusso del giovane boss della Camorra che, visto il successo di Mixed by Erry, invita lui e i suoi fratelli a una festa, desideroso di mettersi in società con loro. C'è anche un fotografo che scatta delle Polaroid, che avranno un seguito nella storia. Come sta accadendo ad Erry, Sweet Dreams (Are Made Of This) rappresenta per gli Eurythmics proprio l'esplosione definitiva: nel 1983 fu il quarto singolo tratto dall'album omonimo in Inghilterra (arrivò al numero 2) e il primo della band di Dave Stewart e Annie Lennox negli Stati Uniti (dove arrivò al numero 1). Canzone simbolo degli Eurythmics e della new wave, fece un grande successo grazie al video e al look androgino di Annie Lennox, che appariva con i capelli corti e colorati d'arancione e un abito da uomo. Classico esempio di synth-pop, la canzone, che parla della fine della precedente band, The Tourists, è nata mentre Lennox e Stewart stavano suonando due differenti sintetizzatori. Quello che venne fuori fu un duello tra due synth.
8. Fade To Grey (Visage)
È la sequenza dell'arrivo di Mixed By Erry, di Enrico e i suoi fratelli a Milano, invitati dal grande manager Arturo Maria Barambani (interpretato da un Fabrizio Gifuni da manuale), che propone loro un accordo per la vendita in esclusiva di cassette vergini. La musica dei Visage racconta l'ingresso nel mondo del lusso, in un ristorante di pesce di Milano, tra crudi e vini pregiati. Fade To Grey, del 1980, è stato il secondo estratto del primo album dei Visage, è un altro esempio fulgido di new wave, new romantic e synth-pop, che sono un filo conduttore del film. Il testo fu scritto da Midge Ure ma fu Steve Strange, il leader dei Visage, ad avere l'idea quando, a Berlino Ovest, guardò attraverso il "Muro" Berlino Est e tutto gli sembrò grigio. Vide anche un vecchio passare e così Fade To Grey, "dissolvere verso il grigio", diventò un racconto della vecchiaia.
9. Cosa resterà degli anni Ottanta (Raf)
La canzone di Raf è interpretata da una cover band, da un'orchestra che sta suonando al battesimo del bambino di Erry. Lo si capisce subito, che non è la versione originale, e quando la scena si allarga, mostrandoci che la musica è diegetica, capiamo perché. Ma la canzone sembra essere una sorta di "coro" alle vicende di Erry, farci capire che siamo arrivati ad un punto in cui, tra poco, Enrico dovrà fare un bilancio e capire cosa resterà di questa esperienza. Raf scrisse Cosa resterà degli anni Ottanta con Giancarlo Bigazzi e Giuseppe Dati, e la presentò al Festival di Sanremo del 1989: arrivò quindicesima, ma poi raggiunse il sesto posto in classifica. La canzone è proprio un bilancio degli anni Ottanta. "Anni come giorni son volati via": certi momenti, vissuti intensamente, hanno fatto passare il tempo senza che ci si accorgesse dell'importanza di quello che è accaduto. Tra il personale e il politico (Ronald Reagan e Michail Gorbačëv) è un inno intimista e generazionale.