Miss Marx, Susanna Nicchiarelli: “Definire il mio film femminista è riduttivo.”

La conferenza di Miss Marx, il film di Susanna Nicchiarelli presentato a Venezia 2020 che racconta la vita della figlia minore di Karl Marx.

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Miss Marx: una sequenza del film

Miss Marx è la storia di una donna colta, libera, che lotta per i diretti delle classi più deboli. Ma è anche il racconto di un amore difficile, disfunzionale, di una passione che può rovinare l'esistenza di chi la vive. Il film di Susanna Nicchiarelli, presentato in Concorso a Venezia 77, racconta gli ultimi quindici anni di vita di Eleanor Marx, la figlia più giovane del famoso filosofo: una figura estremamente moderna e umana che, pur essendo vissuta nella seconda metà dell'Ottocento, è estremamente facile sentire vicina.

Durante la conferenza stampa di presentazione del film alla Mostra del Cinema di Venezia, cast tecnico ed artistico di Miss Marx ci hanno raccontato il processo creativo dietro la lavorazione della pellicola: "Questo è un personaggio che non è mai stato raccontato prima al cinema, quasi un personaggio sconosciuto. Ma il corpus di materiale a disposizione sulla sua vita è enorme" ci spiega la regista Sausanna Nicchiarelli, "ho avuto accesso a tutte le sue lettere, ai suoi quaderni, ai suoi diari. Ho potuto leggere le lettere di Marx alle figlie, delle figlie tra di loro, è stato incredibile poter entrare così in profondità nella quotidianità di questa famiglia. Quello che vedete nel film è tutto vero: la maggior parte dei dialoghi sono tratti dalle sue lettere." La regista si concentra poi su una scena in particolare, quella del gioco tra i membri della famiglia Marx quando la protagonista era bambina: "È un gioco vero che ho trovato nelle carte, si chiamava 'Confessione', i partecipanti si passavano questo foglio e rispondevano a delle domande, per la mia scena ho preso le risposte che mi parevano più significative. Sono usciti dei personaggi estremamente umani, ma con dei lati oscuri."

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Miss Marx: una foto del film

Una relazione difficile

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Miss Marx: un'immagine del film

Romola Garai, che interpreta magistralmente la protagonista, ci spiega che il cuore del film è la relazione amorosa che lega Eleanor a Edward Aveling, interpretato da Patrick Kennedy, con cui la donna conviverà per moltissimi anni al di fuori del matrimonio, istituzione che entrambi ritenevano obsoleta (pur essendo lui già sposato): "Abbiamo provato a raccontare la loro storia come se fosse un viaggio, inizialmente non avevano tanti problemi, erano due rivoluzionari, dei ribelli. La loro relazione però si evolve nel tempo, e i due si allontanano, lui frequenta altre donne. Pur non essendo sposati si ritrovano quindi bloccati insieme." "Lui era molto attratto dall'anticonformismo della famiglia Marx, con il tempo la relazione con Eleanor cambia, lui si rende conto di essere messo in ombra da lei e dal suo lavoro" ha spiegato Patrick Kennedy.

Miss Marx, la recensione: rivoluzione e sentimento

La regista si dichiara estremamente soddisfatta di come i due protagonisti, ma anche tutti gli altri membri del cast, abbiano interpretato il loro personaggi: "Tutti hanno studiato moltissimo i loro ruoli, sono arrivati sul set ad inizio riprese che sapevano qualsiasi cosa sui di loro, anche più di me. I miei attori mi hanno aiutato moltissimo a realizzare questo film." Alla domanda sul fatto che Eleanor Marx possa considerarsi una figura femminista Susanna Nicchiarelli risponde che la sua protagonista non è solo questo: "Eleanor è importante nella Storia anche per il suo femminismo, lei usa il pensiero del padre per articolare il suo discorso femminista, e ne parla in termini economici e sociali. Sicuramente è un'innovatrice, ma non c'è soltanto questo, lottava per i diritti dei più deboli, per tutti gli sfruttati, per l'abolizione del lavoro minorile. Nel mio film non c'è quindi solo l'aspetto femminista."

La particolare scelta musicale

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Miss Marx: una scena del film

Per raccontare la modernità di questo incredibile personaggio Susanna Nicchiarelli fa uso di un repertorio musicale interessante ed inaspettato: "Come sempre ho scritto il film scegliendo prima di tutto le musiche. I Downtown Boys li ho scoperti grazie al consiglio di un amico, è un gruppo contemporaneo e per me questo era molto importante, sono dei ragazzi americani che fanno una musica molto trasgressiva. Abbiamo anche ascoltato la musica sul set durante le riprese per rendere più facile agli attori entrare nei loro personaggi." Spiega la regista, che conclude sottolineando che il suo "obiettivo era fare un film sull'oggi, non un film nostalgico, con la musica volevo ricordare che il mio è un film ambientato nel passato ma trasportato ad oggi."

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