Mercoledì 2, recensione della Parte 2: tra Frankenstein e Lady Gaga

Le avventure di questa Mercoledì Addams versione detective si fanno sempre più affollate: tra nuovi personaggi e ritorni, Lady Gaga brilla. Su Netflix dal 3 settembre.

Jenna Ortega è Mercoledì Addams nella seconda stagione di Mercoledì

"Là dove regnano morte e confusione troverai sempre un Addams". A parlare così è Ritchie Santiago, sceriffo di Jericho interpretata da Luyanda Unati Lewis-Nyawo. Se leggendo il suo nome vi siete chiesti chi sia il problema non è vostro: la seconda stagione di Mercoledì si è fatta particolarmente affollata. La Parte 2, su Netflix dal 3 settembre, ancora di più. In questi tre nuovi episodi ritroviamo infatti, ovviamente, la protagonista interpretata da Jenna Ortega, circondata da sempre più personaggi. E non soltanto nuovi. C'è anche chi torna dal passato, come la preside Larissa Weems di Gwendoline Christie, che, grazie a uno stratagemma narrativo, ha l'occasione di diventare una specie di coscienza per Mercoledì.

Mercoledi 2 Prima Immagine Jenna Ortega
Jenna Ortega è Mercoledì

Il rapporto con il passato è proprio il tema conduttore di Mercoledì 2 Parte 2: la famiglia Addams sembra non potergli sfuggire. Cosa che conferma la giustezza dell'affermazione dello sceriffo Santiago. Come abbiamo visto infatti nella Parte 1, non è soltanto Mercoledì a nascondere dei segreti: mentre lei è ossessionata dall'idea di salvare Enid (Emma Myers), di cui ha avuto una visione della morte, anche sua madre, Morticia, ha una vecchia amica la cui sorte continua a pesarle sulla coscienza.

Allo stesso modo anche Gomez e Pugsley devono affrontare vecchi mostri che tornano a far loro visita. Ecco, i mostri: non stupisce che una serie ispirata alle avventure degli Addams sia piena di creature particolari. Ma ormai è chiaro: per gli autori Alfred Gough e Miles Millar il richiamo dei mostri classici è irresistibile. Se infatti l'Uomo Invisibile ha caratterizzato la Parte 1, qui viene scomodato Victor Frankenstein, che trova una nuova reinterpretazione, dimostrando di essere attuale più che mai, vista l'imminente uscita del Frankeinstein di Guillermo Del Toro e The Bride! di Maggie Gyllenhaal, nuovo film dedicato alla sposa di Frankenstein.

Mercoledì è come un puzzle

Affrontare i propri demoni, far emergere il mostro interiore per esorcizzarlo: la seconda stagione di Mercoledì usa il gotico e il terrificante come metafora dell'adolescenza, periodo in cui ogni cambiamento sembra davvero frutto della fantasia di uno scienziato pazzo. E nel suo essere più dark e meno interessata alle relazioni romantiche ci aveva convinto con la Parte 1.

La Parte 2 purtroppo però torna a mostrare in modo più evidente i difetti che, da sempre, caratterizzano la serie. Se Mercoledì in versione detective continua a essere un'idea vincente, anche grazie alla bravura di Ortega, vederla risolvere casi richiede un nuovo cattivo, o una nuova uccisione, a ogni episodio, rendendo la struttura del racconto più verticale che orizzontale, con ogni nuova puntata a fare quasi da storia a sé. La continua introduzione e recupero di nuovi e vecchi personaggi è quindi un'arma a doppio taglio: da un lato garantisce sempre materiale per complotti e relazioni, dall'altro non può che frammentare tutte le linee narrative. In questo modo quasi nessun personaggio viene approfondito davvero, dando l'idea di una serie che vive di scene e momenti, perfetti per essere poi commentati e ripostati sui social (un esempio: la versione a colori di Mercoledì scatenerà sicuramente la fantasia dei fan).

E poi c'è Lady Gaga e la sua The Dead Dance

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Il ballo di Mercoledì

A dimostrazione che la trama orizzontale sia stata sacrificata per amore del colpo di scena dall'impatto più immediato arriva anche il personaggio affidato a Lady Gaga, Rosaline Rotwood. Chiaramente un nome scelto per richiamare l'attenzione del pubblico, a maggior ragione dopo il grande successo del balletto fatto da Jenna Ortega sulle note della sua Bloody Mary nella prima stagione, la pop star e attrice ha un ruolo puramente ornamentale. Va a impreziosire sicuramente l'immaginario estetico della serie, più che quello narrativo. E, soprattutto, è proprio con l'episodio 7, che offre al mondo la sua nuova canzone, The Dead Dance, al centro di una scena che cerca di richiamare quella diventata, ormai iconica, del ballo della scuola.

Mercoledi 2 Ritratto Famiglia
I protagonisti di Mercoledì

Insomma, Mercoledì si conferma un prodotto leggero, fatto principalmente per intrattenere, molto meno oscuro e intimista di quanto i fan del cinema di Tim Burton potessero sperare e pensato principalmente per un pubblico giovane. Dell'autore di culto rimane l'estetica, fortissima, richiamata e omaggiata in ogni costume e nuova creatura, ma della sua anima c'è molto poco. E forse va bene così: magari in questo modo i ragazzi più giovani si avvicineranno il suo cinema. Per tutto il resto ci sono i video di TikTok, da cui questa serie sembra uscita.

Conclusioni

La Parte 2 della seconda stagione di Mercoledì è meno convincente della Parte 1, rivelando definitivamente la natura episodica e frammentata del racconto, che vive più di scene a sé e colpi di scena estemporanei, che non di una struttura orizzontale ben articolata. Jenna Ortega si conferma la forza trainante, anche se deve dividere il suo spazio con personaggi sempre più numerosi e non tutti interessanti. Chi cerca la disperata mostruosità dei protagonisti di Tim Burton non può che arrendersi di fronte alla natura colorata e leggera di questi personaggi ispirati alla sua estetica. Non si vive di sola eccellenza però: Mercoledì resta comunque una serie divertente e una grande fonte di ispirazione per tutto ciò che è moda.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • La protagonista Jenna Ortega, colonna portante della serie.
  • Costumi e scenografie, uno dei maggiori punti di forza.
  • Il cameo di Lady Gaga (fisico e musicale).

Cosa non va

  • Il racconto è sempre più frammentato e concepito come una serie di scene a effetto.
  • I personaggi sono tanti, forse troppi, e poco approfonditi.