Basta il Razzie Award appena vinto come peggior regista, affibbiato a un maestro del calibro di Francis Ford Coppola, per capire come il suo Megalopolis sia stato un lavoro controverso, discusso, visionario, spesso deriso ma alcune volte osannato. Il regista in sostanza ha coronato il sogno di una vita, accarezzato da decenni (addirittura dalla lavorazione di Apocalypse Now), tanto che alla fine lo ha scritto, diretto e prodotto con un gigantesco autofinanziamento, dando vita a un'opera che sta tra il fantastico e il distopico, ambientata in una New York che si richiama alla Roma antica.

Con queste ambiziose premesse e una produzione così travagliata, il risultato è stato eccessivo, squilibrato, criptico, sovvrabbondante, ermetico e a tratti perfino kitsch. Ma bisogna riconoscere a Megalopolis anche un indiscutibile fascino visivo, mentre sul piano homevideo l'Italia, grazie all'uscita targata Eagle Pictures, è stata tra i primi nel mondo a beneficiare dell'uscita 4K UHD del film. Un onore ripagato da una gran bella edizione in tutti gli aspetti.
Il video 4K: spettacolo incredibile ma con un rimpianto

Entrando nel dettaglio dell'uscita 4K di Megalopolis, sul fronte video bisogna fare i conti con una mancanza che però è comune a tutte le edizioni in giro per il mondo (comprese quelle streaming) e pare sia il frutto della volontà di Coppola, ovvero l'assenza della modalità HDR. Un'assenza pesante considerata la singolare fotografia del film, una mancanza che toglie intensità, profondità e brillantezza a una resa cromatica che però resta abbagliante e incisiva, e pur facendo leva solo sull'SDR riproduce colori accesi, sfumature molto curate e tonalità perfettamente fedeli e aderenti alle ambientazioni così particolari del film.

Insomma la resa cromatica complessiva è comunque ben superiore al blu-ray, certo resta il rammarico per lo spettacolo incredibile che avrebbe potuto essere con l'HDR. Per il resto il quadro visivo è pazzesco e rende pienamente giustizia alla visionarietà del prodotto, con un dettaglio sempre chirurgico in tutti i suoi aspetti, sia sugli elementi in primo piano che sui fondali. La compattezza delle immagini è cristallina anche nelle circostanze più ostiche, per una visione che resta di altissimo livello.
L'audio e la bella sorpresa del Dolby Atmos italiano

Per quanto riguarda l'audio c'è una bella sorpresa per gli utenti italiani, ovvero la presenza della traccia Dolby Atmos nella nostra lingua, anche se il fatto che l'inglese si debba accontentare di un DTS-HD Master Audio 5.1 lascia una sensazione di incompletezza all'edizione. Ma godiamoci un Atmos italiano che regala una formidabile sensazione di immersione e consente di entrare direttamente nel variegato e visionario mondo di Coppola, che fra il tempo che si ferma e altre numerose trovate sonore, offre sicuramente un notevole coinvolgimento. Il mix tra musica ed effetti sonori è eccellente con una dislocazione chirurgica dei suoni e una direzionalità perfetta. L'asse posteriore appoggia con decisione la scena, ma quando è il momento anche il subwoofer fa sentire una presenza tutt'altro che banale a suon di bassi. Dal canto loro i dialoghi sono sempre chiari, puliti e dotati di un buon timbro.
Buoni gli extra tra commento audio, backstage e approfondimenti

Decisamente buona la sezione dedicata agli extra, forse non troppo numerosi (si tratta però pur sempre di circa trequarti d'ora di contributi) ma comunque molto interessanti, a partire dal prezioso commento audio di Francis Ford Coppola, presente anche sul disco 4K Uhd. Gli altri contributi li troviamo invece solo sul blu-ray. Oltre a una breve introduzione dello stesso regista (1'), troviamo un backstage (5') che in realtà dopo una sequenza veloce di foto che ripercorre i giorni della lavorazione, mostra nel dettaglio la costruzione e la realizzazione di una determinata sequenza.

A seguire L'utopia della conversazione (21'), che invece è un vero e proprio dietro le quinte, con interventi di regista, cast e troupe e momenti della lavorazione e delle riprese sul set. A chiudere, oltre al trailer, Un viaggio lungo 40 anni (16'), che racconta come in realtà il film sia stato nella mente del regista lungo tutta la sua carriera, fin da quando era giovane.