La Marvel riparte e Kevin Feige riorganizza gli studios: ecco i cambiamenti in arrivo

Dopo un anno di flop, di critiche negative, di abbandoni e di fallimenti commerciali, Kevin Feige riorganizza gli studios e fa ripartire il Marvel Cinematic Universe. A cominciare da Deadpool & Wolverine...

La Marvel riparte e Kevin Feige riorganizza gli studios: ecco i cambiamenti in arrivo

The Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo approfondimento che getta luce sulla situazione attuale dietro le quinte dei Marvel Studios, dal modo in cui si stanno riprendendo dagli ultimi flop fino ai piani per il futuro. Infatti, poco più di un anno fa, Ant-Man and The Wasp: Quantumania era destinato a portare i Marvel Studios al livello successivo: avrebbe introdotto un nuovo cattivo, ponendo le basi per diversi anni di narrazione, e il film stesso segnava un grosso cambiamento per un franchise in precedenza di dimensioni modeste; invece, il fallimento del film diretto da Peyton Reed ha preannunciato un anno di passi falsi, errori al botteghino e errori in fatto di pubbliche relazioni. Un territorio del tutto inesplorato per la compagnia, che ha costantemente generato oro al botteghino negli ultimi quindici anni.

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania, una scena

Al momento, lo studio è nel bel mezzo di un periodo comunque buono, nonostante la sfiducia generale che circonda i film di supereroi negli ultimi tempi. Il trailer di Deadpool & Wolverine è diventato il più visto di tutti i tempi con ben 365 milioni di visualizzazioni in 24 ore. Sì, i calcoli della Disney includono anche i 123 milioni di persone che si sono sintonizzate per la partita del Super Bowl, che includeva solo 30 secondi del trailer, ma in ogni caso la portata del clip è stata un numero incoraggiante per uno studio il cui ultimo film, The Marvels, è diventato il film con gli incassi più bassi tra i 33 film dell'MCU, raggiungendo appena 206 milioni di dollari a livello globale.

Da Deadpool a I Fantastici 4

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Deadpool & Wolverine: una scena tratta dal trailer

Dopo Deadpool, è arrivata la presentazione, il giorno di San Valentino, del cast di The Fantastic Four: Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Ebon Moss-Bachrach e Joseph Quinn, ritratti in un'illustrazione retrò che anticipa l'ambientazione del film negli anni '60. I Fantastici Quattro sono una pietra miliare del mito Marvel, poiché il primo numero a fumetti - pubblicato nel 1961 e realizzato da Stan Lee e Jack Kirby - ha dato inizio all'Universo Marvel. Il lancio simbolico della nuova squadra porta con sé un gran peso per la divisione cinematografica; questa sarà la terza incarnazione dei personaggi ad arrivare sul grande schermo (senza contare la famigerata versione di Roger Corman degli anni '90, mai uscita al cinema).

Il giorno dopo è stato pubblicato il trailer di X-Men '97, revival della serie animata degli anni '90 che debutterà a marzo. Il trailer ha stabilito un record interno per il più grande lancio di una serie animata su Disney+, superando altre serie animate Marvel come What If...? e qualsiasi serie animata di Star Wars. Queste mosse rivolte al pubblico arrivano mentre il capo dello studio, Kevin Feige, ricalibra la direzione creativa dietro le quinte. All'inizio di febbraio la compagnia ha completato i reshoot di Agatha: Darkhold Diaries, lo spin-off di WandaVision con protagonista Kathryn Hahn, che uscirà su Disney+ questo autunno. La produzione di solito prevede cinque giorni di reshoot nel budget, ma lo studio ha completato il lavoro in un solo giorno e ciò ha dato uno sprint di energia ai produttori, secondo una fonte interna.

The Fantastic Four, dagli anni '60 con amore: un casting stratosferico per un cinecomic pronto a sorprenderci

Marvel, i cambiamenti

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WandaVision: Kathryn Hahn nel sesto episodio

Tra l'altro, la Marvel ha ingaggiato Eric Pearson per rifinire la sceneggiatura di The Fantastic Four, che sarà girato quest'estate a Londra. Pearson ha lavorato su Thor: Ragnarok e su Black Widow, e ha la reputazione di portare velocemente i progetti oltre il traguardo. La posta in gioco per quel film è alta, poiché lo studio è ancora alla ricerca di personaggi e attori che possano portare avanti il suo universo dopo l'uscita di scena di Robert Downey Jr. e di Chris Evans. Poi, gli studios hanno anche assunto Joanna Calo (la showrunner dell'acclamata serie FX The Bear) per lavorare sulla sceneggiatura di Thunderbolts, le cui riprese inizieranno a marzo ad Atlanta. La sua assunzione aggiunge un tocco di prestigio al progetto, che ha come protagonista Florence Pugh e - secondo una fonte che ha letto le precedenti bozze della sceneggiatura - è incentrato su cattivi e antieroi che intraprendono una missione che avrebbe dovuto concludersi con la loro morte.

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Thunderbolts: un'immagine

In più, i Marvel Studios stanno anche ripulendo il caos lasciato da Jonathan Majors: il processo all'attore, la cui carriera era una volta in ascesa e che era stato scelto per interpretare il ruolo del villain principale nei prossimi film degli Avengers, si è concluso con un verdetto di colpevolezza e due capi d'accusa riconosciuti. Lo studio ha deciso di licenziare Jonathan Majors poche ore dopo la condanna e sta riscrivendo i film, che ora minimizzeranno il personaggio o lo elimineranno completamente. Il primo dei nuovi film dei Vendicatori, in uscita nel 2026, era inizialmente intitolato Avengers: The Kang Dynasty ma ora avrà un nuovo titolo per rimuovere il nome del personaggio, anche se fonti dicono che già prima della condanna di Majors la compagnia si stava muovendo per minimizzare il personaggio dopo che Ant-Man and The Wasp: Quantumania ha deluso le aspettative incassando solo 476 milioni di dollari.

La Marvel in tv

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania, un'immagine tratta dal trailer

Sul fronte televisivo, la Marvel ha riorganizzato le sue operazioni per consentire un maggiore controllo da parte degli showrunner; una mossa fatta dopo il fallimento della costosissima serie di spionaggio con Samuel L. Jackson, Secret Invasion, che ha messo da parte il capo sceneggiatore Kyle Bradstreet dopo un anno di lavoro e ha visto la nascita di fazioni in lotta per il controllo creativo della serie. Lo show ha avuto circa 2.5 miliardi di minuti di visualizzazione nelle sue sei settimane di pubblicazione, secondo Nielsen, una delle serie live-action Marvel meno viste su Disney+ finora.

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Avengers: Endgame, un fotogramma dello spot del Super Bowl

"Quest'anno l'attenzione è interna", afferma un insider riguardo a tutti i ritocchi che si svolgono dietro le quinte. I dirigenti non lo chiamano un reboot, nemmeno soft, ma più una "riorganizzazione creativa". Non è un segreto che, dopo l'uscita di Avengers: Endgame, alla società è stato chiesto di espandersi in un modo senza precedenti per alimentare il suo nascente servizio di streaming, Disney+, allora una priorità assoluta per The Walt Disney Company, che era nel bel mezzo della guerra dello streaming. Prima sotto la direzione del CEO Bob Iger e, più tardi, del suo successore di breve durata, Bob Chapek, la Marvel si è espansa nelle serie televisive e nell'animazione, con l'obiettivo che l'MCU diventasse una processione apparentemente infinita di uscite durante tutto l'anno. Era una richiesta che si è rivelata essere troppo ingombrante da sostenere.

La Marvel post sciopero

"Alcuni dei nostri studi hanno perso un po' la concentrazione. Quindi il primo passo che abbiamo fatto è stato ridurre il numero di prodotti", ha detto Iger durante una riunione con gli investitori. "Abbiamo ridotto la produzione, in particolare alla Marvel", per garantire che "i film che stiamo realizzando possano essere ancora migliori". Quando gli scioperi di Hollywood sono finiti, a novembre, lo studio ha annunciato il rinvio di Captain America: New World Order di ben sette mesi per dargli il tempo di sottoporsi alle nuove riprese. Iger ha menzionato il quarto film di Captain America come una delle uscite del 2025 per cui era più entusiasta ma ha omesso Blade dal discorso, il che porta ad ipotizzare che il film con Mahershala Ali verrà spostato dalla data di novembre 2025; è improbabile che la Marvel rilasci quattro film all'anno, dato il mandato di Iger di ridurre il volume di uscite.

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Blade 2024

Ironicamente, nonostante abbia messo in ginocchio Hollywood per cinque mesi, il doppio sciopero degli sceneggiatori e degli attori ha dato respiro al Marvel Cinematic Universe. La compagnia è stata infatti in grado di riprogrammare i suoi film in modo che uscisse solo Deadpool & Wolverine nel 2024, e solo due serie (Echo, uscita a gennaio, e Agatha: Darkhold Diaries). Altri film rimangono in fase di sceneggiatura, mentre altre serie già girate (come Ironheart) o in fase di riprese (come Daredevil: Born Again) non hanno ancora una data di uscita. È tutto progettato per dare ai creativi un po' di respiro e dare al pubblico la possibilità di sentire la mancanza dell'MCU. "Non si arrenderanno", dice una fonte che ha lavorato con la Marvel nell'ultimo anno. "Vogliono fare qualcosa di eccezionale."