C'è una figura costante e sempre presente in Maradona: Sogno benedetto, al pari del suo protagonista, perché al suo fianco per quasi tutta la sua vita e quindi sin dai primi episodi. Si tratta di Claudia Villafane, fidanzata prima e moglie poi del campione argentino. Ne abbiamo parlato con Julieta Cardinali che le dà il volto nella serie Amazon, per capire il suo punto di vista su una produzione così ambiziosa, girata in diversi paesi tra cui l'Italia, del lavoro col regista italiano Edoardo De Angelis, ma soprattutto quanto sia stato difficile entrare in sintonia con il personaggio e capirne le scelte, pur in una relazione complessa come quella che la donna ha avuto con Diego Armando Maradona per quasi tutta la sua vita.
Il significato di Maradona per l'Argentina
Tu sei argentina, cosa ha significato per te Maradona?
Maradona è un'icona nel nostro paese, nel bene e nel male, con tutte le sue virtù e i suoi difetti. Non sono la persona migliore per giudicare qualcuno per le sue scelte personali, ma ha rappresentato un personaggio importantissimo nel mondo del calcio argentino. È strano venire a Napoli dopo tanti anni da quando c'è stato Diego ed essere riconosciuti in quanto argentini attraverso di lui. Questo è un aspetto molto positivo, oltre al riconoscere che è stato il miglior calciatore di tutti i tempi, anche se i brasiliani direbbero che non è vero.
Molti argentini sembrano perdonare molto a Maradona. Dipende solo dall'abilità da calciatore o ci sono altri aspetti del personaggio che colpiscono le persone?
È vero e non saprei dire quale sia il motivo. Gli è perdonato quasi tutto, anche cose per le quali altri sarebbero stati giudicati, ma avendo scelto di lavorare a questa serie ho deciso di non esprimere giudizi a mia volta. Se avessi iniziato a farlo, non sarei stata capace di interpretare Claudia.
Interpretare la moglie di Maradona ha cambiato quello che pensavi di lui?
Interpretando questa donna ho percepito l'amore che c'era tra loro. Forse giudicavo di più prima di questo lavoro, ora riesco a capire più sfumature di quella che è stata la loro storia.
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Capire Claudia Villafane
Non vuoi giudicare Maradona, ma la sua vita privata è stata molto complessa. Il tuo personaggio è una donna che ha sofferto o una donna forte?
Tutte e due le cose. È una donna che ha sofferto, ma anche una donna forte.
È stato difficile capire i sentimenti di Claudia per Maradona? La sua scelta di restargli accanto nonostante i tanti problemi che ci sono stati?
Credo che quella tra Claudia e Maradona sia stata una storia d'amore, tra le altre cose. Oggi risulta difficile capire come una donna possa accettare di restare accanto a un uomo nonostante i tradimenti, ma credo che Claudia non sapesse tutto o che preferisse guardare dall'altra parte, perché era innamorata, perché Diego era il padre delle loro due figlie.
Come ti sei preparata per il ruolo?
Abbiamo avuto delle lunghe conversazioni con i registi. Abbiamo indagato e provato per mesi per approfondire il personaggio.
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Il progetto della serie Amazon
A Claudia non piaceva l'idea che si facesse questa serie. Questo ha influito sul tuo lavoro?
Abbiamo raccontato la storia di Diego Armando Maradona e tutti quelli che lo hanno circondando. Alcuni possono essere più felici, altri meno, ma tutti noi che vi abbiamo preso parte abbiamo trattato il racconto con molto rispetto.
Cosa ti ha convinta a far parte di questo progetto?
Perché è un progetto molto ambizioso e per la storia di questa donna e delle sue vicissitudini, del suo amore e della mancanza di amore, ma anche nell'affrontare i problemi di salute di Maradona, il come si sia presa cura di lui e delle loro figlie. Mettere in scena una donna del genere è stata un'esperienza che mi ha arricchita come attrice.
Come è stato lavorare a Napoli con Edoardo De Angelis?
Questo progetto ha diversi registi, in Argentina, in Spagna e in Italia, con uno showrunner che segue tutta la serie e rappresenta il capitano della nave. E può essere un'esperienza che arricchisce molto per un'attrice. Edoardo è un regista che sa quello che vuole e chiede, ed è un'esperienza importante il poter interpretare lo stesso personaggio con registi diversi. Napoli è una città molto affascinante e mi identifico molto con gli italiani e la vita italiana, c'è molto in comune con l'Argentina.