Màkari 3: Ester Pantano, Antonella Attili e una location che fa la differenza

"La terza stagione di Màkari? Anche l'ottimo si può migliorare!". La nostra intervista a Ester Pantano e Antonella Attili, tornate nella terza stagione della serie Rai.

Màkari 3: Ester Pantano, Antonella Attili e una location che fa la differenza

Se Claudio Gioè e Domenico Centamore ci hanno anticipato che l'amore è al centro di Màkari 3 (qui la nostra video intervista), Ester Pantano e Antonella Attili spiegano invece quanto la terza stagione mantenga nello spirito sia la traccia comica che quella legata al giallo. Abbiamo incontrato le due attrici tra i corridoi della sede Rai di viale Mazzini, in occasione della presentazione alla stampa della nuova stagione. Sì perché le nuove puntate, tornate su Rai 1, hanno subito sbaragliato la concorrenza, vincendo la gara degli ascolti nella fascia del prime-time (ovviamente, la più ambita) con 3.997.000 telespettatori e il 22,7% di share.

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Màkari 3: Claudio Gioè ed Ester Pantano nella terza stagione

Un mix di umorismo, passione, leggerezza e mistero, coadiuvato da un cast e da un gruppo di personaggi particolarmente amati. Alla regia troviamo Monica Vullo e Riccardo Mosca, con il soggetto firmato da Leonardo Marini e tratto dalle opere di Gaetano Savatteri. Quattro serate (le puntate sono poi disponibili su RaiPlay) e una trama che gira attorno alle indagini del mitico scrittore Saverio Lamanna. Come sapete, Ester Pantano e Antonella Attili sono le protagoniste femminili, e interpretano rispettivamente le amate Suleima Lynch, l'amore di Salvatore, e Marilù, che gestisce l'albergo-ristorante della cittadina.

Màkari 3: la video intervista ad Ester Pantano e Antonella Attili

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Màkari 3: Antonella Attili nella serie

Ma com'è ritrovare il calore della Sicilia, per Ester Pantano e Antonella Attili? E come ci si approccia ad una terza stagione, mantenendo coese le aspettative degli spettatori? "La prima serie è stata una scoperta. È stato eccitante ed emozionante. Andando però avanti nel tempo, abbiamo avuto la possibilità di perfezionare ciò che era stato fatto di buono. Nella terza stagione abbiamo avuto la possibilità di lavorare ancora più felicemente. Anche l'ottimo si migliora" spiega l'Attili.

Per Ester Pantano, che è di Catania, invece è la location a fare la differenza: "Ci sono varie fasi, come in una storia d'amore. All'inizio si va alla cieca, poi ci si conosce meglio. Màkari 3 è una relazione, anche con la città. Io sono ormai di Trapani! Per quattro mesi vivi un luogo, dalla gente ai piatti tipici o gli scorci meravigliosi. Ci sono dei riti, come il bagno al mare all'Isola Bianca. Abitudini in un luogo non abitudinario. Lì, c'è una seconda vita, vera e propria. Credo sia la ricchezza di una serie così. Sono di Catania, ma sono anche di Trapani, ecco".

Màkari 3: le novità della terza stagione raccontate da Claudio Gioè

Il giallo come genere più amato

Abbiamo parlato di umorismo, abbiamo parlato del lato romantico di Màkari 3, ma nella terza stagione è mantenuta ovviamente la traccia legata ai gialli. Allora, chiediamo ad Ester Pantano e Antonella Attili perché questo genere è così centrale, e perché riesce a far presa sul pubblico. "È un anomalia, Màkari. Qui c'è il giallo, ma anche la commedia", prosegue Antonella Attili. "Il protagonista nuota nelle trame diverse, seguendo il filo dei casi da risolvere, nonostante i personaggi fissi, che siamo noi, sempre gli stessi. Il giallo ci piace, perché la vita è inaspettata. Ci piace pensare che qualcuno possa risolvere i misteri. C'è questo conforto, pensare che qualcuno possa fare giustizia. La suspance tira, ci appartiene. Ci piacciono i picchi, non la monotonia".

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Màkari 3: Ester Pantano nella serie Rai

"Ciò che vediamo in tv, è sempre un giallo. La tv è lo specchio di ciò che ci piace", secondo Ester Pantano. "Il giallo appassiona perché riesci a staccare, concentrandoti su di una cosa, ragionando su una situazione. Allora ci si confronta, perché devi percepire ogni dettaglio per arrivare alla conclusione. Si crea una connessione di persone che ragionano insieme, come se fossero tanti Saverio Lamanna!".