Una notte, una caccia, una preda. Sono questi i presupposti narrativi di Licantropus, prima titolo distribuito sotto l'etichetta Marvel Special Presentation e centro qualitativo quasi perfetto. Tanto concettualmente quanto poi nella forma e nel contenuto, lo speciale Disney+ diretto e musicato da Michael Giacchino rappresenta al momento un unicum nel suo genere: né film né serie tv, non un corto e nemmeno un mediometraggio. Ma allora, esattamente, cos'è Licantropus? E perché queste nuove produzioni sono partite proprio da lui? Per rispondere a queste e ad altre curiosità, abbiamo avuto l'occasione di scambiare quattro chiacchere con Brian Gay, co-produttore esecutivo dell'opera, che in merito ci ha svelato più di un dettaglio relativo allo sviluppo e ai perché celati dietro a determinate scelte.
In Giacchino We trust
Curioso, innanzitutto, vedere un compositore blasonato e così attivo nel panorama mainstream hollywoodiano vestire di colpo i panni da regista. Insolito ma non impossibile, soprattutto se come Michael Giacchino il filmmaking nella sua generalità è sempre stata una vostra passione: "E con lui di regia abbiamo sempre parlato" - ci rivela Brian Gay - "tanto dentro quanto fuori dallo studio. È tra i più attivi collaboratori del MCU, per cui ha composto diversi score, ed era solo questione di tempo. Un giorno poi gli abbiamo chiesto 'Michael, c'è qualcosa che ti piacerebbe dirigere?', e lui ha risposto sì, tirando subito in ballo Licantropus". Stando al co-executive, sarebbe stato proprio Giacchino a proporre l'idea di trasporre questo personaggio più outsider e secondario in qualcosa di diverso: "Ci ha subito parlato subito della sua idea di trasporlo come un omaggio ai monster movie anni '30 e '40, in bianco e nero e con uno stile più sporco e diverso. Quando poi ha cominciato a parlarci delle musiche e delle sue fantasie in merito, è stato davvero facilissimo dirgli di sì. Ha un ottimo gusto creativo, come penso poi si evinca dal prodotto confezionato, e si vede e si sente questo gusto per il terrore misto a divertimento. È stato davvero fantastico lavorare con lui".
Licantropus, la recensione: lo speciale Marvel è un ululato di creatività
Nonostante la durata di 52 minuti, lo sviluppo di Licantropus è durato comunque due anni: "Sapete, le solite fasi: script, casting, location, shooting, post-produzione. Di mezzo anche una pandemia. Le riprese sono durate un paio di settimane tra Atlanta e altri set, ma in post-produzione il lavoro più impressionante è stato sicuramente sulle musiche. Abbiamo assecondato e rispettato ogni aggiunta o modifica desiderata da Michael e il risultato spero piaccia tanto quanto è piaciuto a noi".
I nuovi appetizer Marvel Studios
Come spiegavamo anche nella recensione di Licantropus, queste Special Presentation appaiono come una sorta d'evoluzione fisiologica dei vecchi One-Shot, ma stando alle parole di Gay c'è di più: "L'idea di questo nuovo brand ci è venuta pensando ai vecchi speciali televisivi" - rivela il co-produttore - "cose come Rudolph la Renna dal naso rosso o qualcosa riguardante Charlie Brown. Qualcosa di legato a una particolare stagione o a una festività, soprattutto". Ecco il perché dell'uscita di Licantropus a ottobre, a poche settimane da Halloween, e anche perché proprio The Guardians of the Galaxy Holiday Special del prossimo Natale sarà il secondo progetto sotto la nuova etichetta. "Consideriamo questi prodotti come appetizer" - continua Gay - "piccoli assaggi con nuovi personaggi in attesa di vederli altrove, capire dove appariranno di nuovo. Sono diversi dai grandi eventi stagionali cinematografici o televisivi. Sono sempre eventi ma di calibro differente".
Il riconosciuto legame con festività o stagione ci fa pensare che in futuro potrebbero arrivare titoli nel periodo di San Valentino, o durante la Pasqua, o nello Spring Break o in tantissime altre possibilità legate a tradizioni, usi e costumi delle molte etnie e religioni differenti che popolano il globo: "Non chiedetemi cosa arriverà in futuro né dove, sé o quando questi personaggi torneranno" - specifica Gay - "non so se sono autorizzato a dirlo e la verità è che non lo so davvero. Ma posso dirvi questo, nessuno va mai via veramente". Soprattutto i mostri, aggiungiamo noi.