La giovane Elif, dai capelli tinti color rosso fuoco, scopre un insieme di lettere scritte dagli studenti del club di letteratura al quale era legata la madre ai tempi del liceo. Ora che la genitrice si trova in coma, la protagonista intende scoprire di più sul suo passato. Nel 2003, Fatma era un'insegnante in una scuola superiore privata e aveva assegnato ai suoi studenti il compito di scrivere dei messaggi rivolti a loro stessi nel futuro, da consegnarsi esattamente vent'anni dopo.

Sarà proprio il contenuto di queste auto-missive a sconvolgere definitivamente la vita di Elif, spingendola in una ricerca personale al fine di comprendere le proprie origini. In Lettere dal passato scopre infatti come la sua vera madre potrebbe essere un'altra persona, e decide di contattare alcuni degli studenti del tempo al fine di capire una volta per tutte la verità.
Lettere dal passato e un presente diverso

Per raccontare questa storia, la sceneggiatura e relativa messa in scena adottano una struttura a doppia linea temporale: da un lato gli studenti del club di letteratura nel passato, dall'altro Elif nel presente che si ritrova a incontrare e interrogare quegli ex compagni di classe, ora uomini e donne adulti le cui vite non corrispondono alle aspettative di gioventù.
Il dispositivo narrativo delle lettere, potenzialmente efficace nella gestione dei colpi di scena, finisce per risultare alla lunga stancante, soprattutto da metà stagione in poi e cioè da quando le rivelazioni finiscono per ribaltare in continuazione quanto appena detto, favorendo facili soluzioni ad effetto ad una verosimiglianza che si assottiglia sempre più col procedere degli episodi. Inoltre il continuo passaggio da un'epoca all'altra risulta mal equilibrato, per via delle sue anime narrative aventi poco in comune.
Un mix calibrato senza equilibrio

L'obiettivo è infatti quello di fondere le moderne soap-opera di produzione turca, che tanto stanno piacendo a un certo pubblico nostrano - come dimostra il successo di serie trasmesse con successo anche in prima serata sui canali televisivi - con un taglio adolescenziale che guarda a soluzioni più tipiche dei teen movie d'Oltreoceano. Ma parlare di bullismo e prime volte necessita una maggior sensibilità, che qui manca nella gestione di personaggi in procinto di divenire, ma a conti fatti praticamente mai compiuti.
Come dimostrato inoltre dall'evoluzione dei suddetti con qualche anno in più sulle spalle: la trasformazione da crisalidi a farfalle non è stata indolore per nessuno di loro, tra segreti che vengono quanto mai inaspettatamente alla luce dopo lungo tempo, bugie sepolte e tragedie che profondamente hanno segnato le loro esistenze attuali.
Un insieme poco memorabile
Quel senso di malinconia sfuggente che, date le premesse, avrebbe dovuto essere approfondita risulta così superficiale e i personaggi perdono di consistenza, mostrandosi come delle figurine insicure, tutti più o meno colpevoli di misfatti di diversa gravità. La figura di Elif, con l'interpretazione della spumeggiante Günes Sensoy a spiccare nel resto dell'anonimo cast, è così uno spartiacque tra questi due mondi, che appaiono fin troppo distanti considerando il fatto che vedono coinvolti, seppur a distanza di anni, i medesimi individui.

Rispetto a molte serie teen contemporanee che mettono il sesso al centro di tutto, di sovente sfoggiandolo in maniera gratuita per un pubblico voyeuristico, Lettere dal passato ha il merito di non infrangere eccessivi tabù e limitare, soprattutto nel piano temporale meno recente, l'anima pruriginosa. Al contempo però non riesce a intercettare con incisività i relativi tormenti emotivi di questi ragazzini, futuri uomini e donne di una società che li ha accolti in un mondo adulto meno foriero di soddisfazioni rispetto a ciò che speravano.
Conclusioni
Un'idea ambiziosa quella di separare l'arco narrativo in due piani temporali, con le versioni giovani e quelle adulte di personaggi in costante divenire, ma la narrazione fatica a tenere insieme le sue due anime. Se da un lato abbiamo un dramma adolescenziale intriso di ingenuità e luoghi comuni, dall’altro il disincanto degli adulti segnati dal tempo è figlio di toni e atmosfere da soap-opera di produzione turca. In Lettere dal passato il racconto si appesantisce con il procedere degli episodi, minando la coerenza e la profondità emotiva del racconto.
Perché ci piace
- La giovane Günes Sensoy è un volto luminoso in un cast altrimenti anonimo.
- La sceneggiatura è ambiziosa...
Cosa non va
- ...ma i due piani temporali non sono gestiti al meglio.
- La fase adulta è figlia di un immaginario da soap-opera.
- Rivelazioni e colpi di scena forzati.