L'amico fedele, dietro le quinte con i registi: Naomi Watts, un alano e il cruciverba di Bill Murray

"Una perfetta storia newyorkese, che riflette sul dolore. E sullo spazio emotivo di un cane enorme". L'intervista a Scott McGehee e David Siegel. Con un consiglio: se amate gli animali e temete le loro sorti nei film, andate su doesthedogdie.com!

Scott McGehee e David Siegel, Naomi Watts e lo splendido Alano protagonista al NYFF

Non appena entriamo nella stanza virtuale di Zoom per intervistare Scott McGehee e David Siegel, ammettiamo subito la nostra apprensione quando c'è un cane in un film. Del resto, nel loro L'amico fedele - tratto dal romanzo The Friend di Sigrid Nunez - la protagonista Iris (Naomi Watts) ripete continuamente "cosa succederà al cane?". Già. Quante volte ci mangiamo le unghie, in ansia per le sorti narrative dei cani. "Non vorresti mai sapere nulla di una storia, ma quando c'è un cane le cose cambiano", spiegano i registi nella nostra intervista. "Non lo conoscevamo, ma c'è un sito che si chiama Does the Dog Die: spoilera le sorti degli animali in un film o in una serie".

L Amico Fedele Naomi Watts Bill Murray Scena
Naomi Watts e Bill Murray

Gli confidiamo che il sito di cui parlano è tra i nostri preferiti, consultato regolarmente. E sì, anche durante la visione de L'amico fedele, che racconta del lutto condiviso tra una scrittrice in crisi e un alano lasciato in eredità dall'amico comune, con il volto di Bill Murray. "Cosa succedere al cane... Era un ritornello ricorrente nel libro di Sigrid Nunez. Ci abbiamo giocato anche noi nel film".

L'amico fedele: intervista a Scott McGehee e David Siegel

Ne L'amico fedele il cane protagonista è interpretato da due splendidi alani, Wilder e Bing che, pensate un po', non sono cani attori. "Non è la prima volta che lavoriamo con un cane", spiega Scott McGehee, "In precedenza abbiamo lavorato con Tiger, il cane di David, apparso in due nostri film. Abbiamo imparato, conoscendo Tiger, come lavorare con i cani e cosa chiedere a un cane, e cosa lasciare che faccia da solo. In ogni caso, speriamo che il nostro amore per i quattro zampe traspaia nel film".

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L'amico fedele: Naomi Watts con il gigantesco Apollo

Poi, i registi, spiegano quanto l'atmosfera sul set sia stata fondamentale per creare un profondo rapporto tra l'alano e Naomi Watts. "Naomi, in realtà, è una vera amante dei cani", continuano i registi. "È parte del motivo per cui è stata attratta dal materiale. Ma penso che l'abbia sorpresa la dimensione del cane e quanto allenamento ci sia voluto per lei per capire semplicemente come portarlo a spasso, perché è un cane molto, molto gentile, ma è anche così grande. Quando tira al guinzaglio, i suoi 150 chili, è come portare a spasso un essere umano. Ma lei e il cane si sono legati molto saldamente e molto rapidamente, e hanno avuto un ottimo rapporto".

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Questione di spazi: le dimensioni di un alano

La dimensione di Apollo è fondamentale nel film. Lo spazio scenico, i suoi movimenti lenti e regali, così come lo sguardo, esplicativo e folgorante. "Affrontiamo la sua dimensione e la sua capacità di stare in un piccolo appartamento. Si riflette nella difficoltà di Iris nel cercare di prendersi cura di lui, e arriva a toccare qualcosa di emotivamente rilevante", dicono gli autori.

L Amico Fedele Naomi Watts Bill Murray Sequenzaa
Bill Murray e Naomi Watts in scena

E ancora, "Come registi cinematografici, abbiamo amato l'idea visiva di questo cane gigante e di questa donna piuttosto piccola che vive la sua vita a New York. Ma il cane in qualche modo rappresenta anche il suo dolore e quello che sta attraversando. È una cosa grande che deve gestire, una manifestazione fisica".

Nel cast, come detto, c'è anche Bill Murray che, per Scott McGehee e David Siegel, è "Un grande amante dei cani. Ha avuto cani da ragazzo, e ha avuto cani anche da adulto. Ci ha raccontato una storia pazzesca di quando era bambino, avevano un piccolo cane che è stato preso e portato via da un rapace... Ci ha detto che questo episodio si è impresso nella sua mente in modo permanente".

Un film newyorkese

Lo abbiamo scritto anche nella nella recensione de L'amico fedele: quello di Scott McGehee e David Siegel è un perfetto film newyorkese. Per colori, umori, musica. Basti pensare alla scena, splendida, in cui lo stesso Bill Murray incontra Apollo per la prima volta. Siamo a Dumbo, sullo sfondo l'iconico skyline di Manhattan. "Abbiamo cercato a lungo e duramente la location giusta. Era una cosa importante. Quello era il primo giorno in cui lavoravamo con Bill. Non lo conoscevamo molto bene, prima di girare quella scena. Tutto è stato spontaneo. Eravamo nervosi all'idea di lavorare con lui, ma è stato un partner eccezionale, e ha funzionato bene", confida David Siegel.

L Amico Fedele Naomi Watts
A spasso per New York

Per Scott McGehee invece, "Eravamo molto ansiosi. Bill ha un modo di mettere le persone a proprio agio. Penso che capisca quanto sia una grande personalità e quanto sia una grande celebrità. Pensa, ha portato un cruciverba sul set, coinvolgendo tutta la troupe, comparse comprese. Era un modo per lui di interagire con le persone e coinvolgere tutti. Per il resto, sì, abbiamo cercato di girare un film newyorkese per come la vediamo noi. Abbiamo dedicato molto impegno a pensare a come farlo sembrare nostalgica, ma allo stesso tempo radicata nel presente".