La sfortuna di Lindsey
Di commedie romantiche dal telefonatissimo lieto fine che servono, sostanzialmente, a consolidare la fama di stelle e stelline del firmamento hollywoodiano non se ne sentiva particolarmente il bisogno, tanto più dell'ultimo lavoro di Donald Petrie che ormai è un habitue del genere, ma che dopo il discreto Mystic Pizza ha scelto di cavalcare l'onda della teen-comedy ultrapatinata. Neanche l'ombra di originalità nella trama scontatissima che vede la bella e fortunata Ashley imbattersi, ad un party, nello sfigatissimo Jake. Scocca la scintilla, i due si baciano appassionatamente e, inspiegabilmente, la buona sorte della ragazza passa tutta al suo cavaliere causando una serie di sconvolgimenti che modificano radicalmente le esistenze dei due. Qualche peripezia che dovrebbe strappare il sorriso precede il lieto fine d'obbligo...e vissero tutti felici e contenti.
Dopo un inizio piuttosto noiosetto che aderisce fedelmente alla regola dell'alternanza per mostrare allo spettatore le vite così diverse dei due protagonisti, il film migliora accelerando un po' il ritmo nella parte centrale, ma senza mai decollare realmente. I dialoghi non si distaccano da una giusta mediocrità e l'introspezione psicologica dei caratteri risulta pressoché pari a quella di simpatiche figurine di cartone. Lindsay Lohan, sovrana del gossip made in USA per motivi prettamente extralavorativi, non ha la dolcezza di Kate Hudson né la simpatica goffaggine di Drew Barrymore (altra reginetta del genere frequentato da Petrie) e alla fine dei conti porta a casa una performance dignitosa, ma nulla di più. Il suo sfortunato principe azzurro interpretato da Chris Pine persevera per tutta la pellicola a mantenere la stessa espressione, sguardo trasognato e occhio ceruleo perso nel vuoto, sia che parli con la sua bella che col datore di lavoro. In tanta prevedibilità l'unico motivo di curiosità della pellicola è rappresentato dalla presenza di una band inglese che sta riscuotendo grande successo tra i giovanissimi, i McFly, qui nei panni di una omonima band in cerca di ingaggio, che con i loro intermezzi rock movimentano un po' l'atmosfera.
Movieplayer.it
2.0/5