Dopo varie tribolazioni, Supergirl ce l'ha fatta ed è pronta a tornare presto sul piccolo schermo, protagonista della seconda stagione della sua personale serie TV, i cui diritti sono passati in mano al canale americano The CW, dopo una prima stagione andata in onda su CBS. Supergirl entra dunque ufficialmente a far parte dell'Universo Televisivo DC, nato nel 2012 con la prima stagione di Arrow, e arricchitosi negli anni con le serie TV The Flash e DC's Legends of Tomorrow.
Dopo il crossover con The Flash dell'anno scorso, dunque, Supergirl diviene parte integrante di un universo narrativo espanso, che propone le iterazioni televisive di popolari supereroi DC Comics come Freccia Verde, Flash, Firestorm e tanti altri.
Ricordiamo, inoltre, che tale realtà è comunque indipendente da quella cinematografica del DC Extended Universe, del quale fanno parte i personaggi dei film L'uomo d'acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice, in attesa delle tante altre pellicole di prossima uscita.
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Kara 2.0
Tornando a Supergirl, lo show con protagonista la bella Melissa Benoist sta a rappresentare un fenomeno affascinante nell'era dei cinecomics e programmi televisivi di egual natura, poiché è andato a rivitalizzare un personaggio che nella sua versione originale a fumetti non ha mai goduto di particolare successo, specie negli ultimi anni, riuscendo persino a modificarlo a sua immagine e somiglianza. La versione televisiva di Kara Zor-El, nota cugina del celeberrimo Superman, propone infatti un personaggio interessante e moderno, i cui profilo psicologico-attitudinale e design prendono sì ispirazione dall'originale character dei fumetti DC, ma presentano anche tanti altri aspetti ed elementi innovativi.
Origini
Nella serie TV, Kara nasce sul pianeta Krypton anni prima di Kal-El, colui che molti anni dopo sulla Terra sarà conosciuto come Superman. Quando il suo pianeta natale è ormai prossimo alla distruzione, la protagonista ha circa dodici anni e come il suo neonato cugino viene posta in una navicella che la porterà lontana da Krypton, consentendole di sopravvivere e giungere su di un lontano pianeta il cui Sole giallo le conferirà straordinari poteri sovraccaricando di energia le sue cellule. Contrariamente a Kal, però, il suo mezzo di trasporto interstellare naufraga nella Zona Fantasma, dimensione avulsa dal continuum spazio-temporale: chiunque vi finisca, si troverà suo malgrado in uno stato di animazione sospesa, in una realtà nella quale è come se il tempo non trascorresse, tanto che i kryptoniani erano soliti usarla come prigione per i criminali più violenti. Dopo più di un decennio, la navicella di Kara riesce a liberarsi dalla Zona Fantasma, portando la giovane a destinazione.
La protagonista giunge dunque sulla Terra all'età di dodici anni, ma, nel frattempo, su questo pianeta, come in tutto l'universo, il tempo è passato, e suo cugino, che lei ricordava essere un infante, è divenuto non solo un adulto ma anche l'Uomo d'Acciaio, il super guardiano della Terra con i poteri di un dio, che scende tra i comuni mortali e li difende da qualsiasi pericolo. È proprio Kal a scegliere di affidare sua cugina alle cure di una famiglia terrestre, i Danvers, nella quale Kara sarà cresciuta amorevolmente, e avrà persino la compagnia di una sorella adottiva, Alexandra "Alex" Danvers. Tale scelta è molto significativa e funzionale, e garantirà alla giovane di avere un'educazione terrestre simile a quella avuta da Superman da parte di Pa' e Ma' Kent, così che la ragazza possa anche imparare a gestire i suoi enormi poteri.
(Non) voglio una vita spericolata
Sin dalla prima puntata della serie TV, conosciamo Kara in età adulta, alle prese con una vita sostanzialmente normale. Sono passati diversi anni dal suo arrivo sulla Terra, e la protagonista ha scelto di nascondere le sue abilità metaumane, celando la sua parte più aliena agli occhi del mondo. La ragazza vive a National City e lavora come apprendista presso il network CatCo World Wide Media diretto dall'apparentemente perfida Cat Grant. In un giorno che sembra come tanti, ma che invece si rivela essere assai singolare, Kara è costretta a utilizzare i suoi poteri per salvare sua sorella Alex e i tanti altri passeggeri di un aereo prossimo a schiantarsi al suolo: è così che il mondo scopre l'esistenza di Supergirl. Questo evento assume il valore di un'epifania per la protagonista, che comprende a pieno le sue responsabilità nei confronti del pianeta che l'ha accolta, scegliendo di mettere i suoi poteri al servizio dei deboli e degli innocenti e diventando a tutti gli effetti un supereroe come suo cugino. Da questo momento chiave, Kara dovrà imparare a gestire la sua vita normale con quella di quando indossa il mantello, destreggiandosi al meglio delle sue possibilità tra il CatCo World Wide Media e la sua collaborazione con i D.E.O. (Dipartimento di Operazioni Extranormali), agenzia segreta che ha il compito di difendere la Terra da potenziali attacchi alieni e sovrannaturali.
Una normale ragazza super
Cosa rende quindi Supergirl un prodotto di intrattenimento vincente? Ci sono almeno tre importanti aspetti da considerare, al riguardo. Il primo risiede nella potenza comunicativa della protagonista: nella sua iterazione televisiva, Kara Zor-El è un giovane donna alle prese con tutti quei problemi quotidiani che tante altre sue coetanee si trovano ad affrontare, nel mondo reale e senza superpoteri. Dopo un passato turbolento, che l'ha vista dire addio ai suoi genitori e a tutti i suoi cari, oltre che al suo stesso pianeta nativo, e anni di animazione sospesa, la protagonista si è trovata catapultata in una realtà a lei aliena, diventando la classica straniera in terra straniera. Se per Kal-El tale ambientamento è stato più facile, giungendo sulla Terra da neonato e quindi privo di ricordi del suo mondo d'origine, Kara si è svegliata di colpo in una situazione molto scomoda e drammatica: passare dall'essere una normale adolescente che vive la sua vita a divenire un'aliena con superpoteri in un mondo a lei estraneo, con tutti i ricordi del passato e un senso di perdita importante. Non sarebbe stato facile per nessuno. Nonostante ciò, la protagonista è riuscita ad adattarsi bene, grazie alla guida della famiglia Danvers, scegliendo persino di rinunciare a ogni potenziale vantaggio che le sue abilità le avrebbero facilmente fornito (così come tutte le responsabilità inerenti, va detto). Oggi, Kara è quindi una ragazza come tante, alla ricerca del suo posto nel mondo, costretta a fare quella "gavetta" alla quale tanti giovani come lei non possono sottrarsi, facendo un lavoro duro e sottopagato, e subendo anche le potenziali angherie dei propri superiori. E, in tutto questo, dimostrarsi in grado di gestire il proprio ruolo di supereroe in difesa del pianeta Terra. Di certo, Kara ha una vita molto impegnativa, e questo suo essere costantemente "incasinata" ha permetto al personaggio di sincronizzarsi facilmente a livello emotivo con tantissimi telespettatori, forse maggiormente di sesso femminile, in grado di riconoscersi nei tanti momenti che ogni episodio di Supergirl ha loro proposto.
Il casting perfetto
Non si può ignorare, inoltre, quanto il design di questo personaggio sia altamente funzionale e migliore di tanti altri show di questo tipo. La prima scelta azzeccata è stata nel casting della protagonista, interpretata da Melissa Benoist. L'attrice, proveniente da Glee, ha il phisique du role perfetto per incarnare la Supergirl del XXI secolo: lineamenti dolci e arrotondati, sguardo innocente, fisico atletico ma non giunonico, la Kara della serie TV è la classica ragazza "acqua e sapone", intelligente e sensibile, che funge facilmente da modello di riferimento per la sua generazione. In questo senso, appare funzionale anche la scelta di una capigliatura di colore biondo natur ale, e non così "platinato" da risultare finto e potenzialmente volgare.
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Look sobrio
Stesso canone è stato certamente optato per la realizzazione del costume, in un universo narrativo nel quale la vestizione del personaggio ha un'importanza capillare quanto simbolica. In questo senso, si è scelto un look sobrio e coprente: nessuna scollatura, maniche lunghe, gonna vintage, stivali alti e calze lunghe, per lasciare esposta meno pelle possibile. I produttori hanno certamente guardato alla versione classica del personaggio, quella degli anni Sessanta-Settanta dei fumetti DC Comics, scartando aprioristicamente le iterazioni più recenti dello stesso, sempre più atte a trasformare Supergirl in una "bomba sexy", privandola così di quella genuinità che è forse l'aspetto più originale del character. Sul petto, in bella vista, non manca ovviamente il simbolo della Casata di El, quella "S" che non è una "S", ma un simbolo che nell'alfabeto krytoniano significa "speranza".
Made in DC Comics
La protagonista è stata inoltre calata in un universo narrativo completo e coerente con la fonte originale, popolato da personaggi già noti ai fan, specie ai lettori di fumetti DC. Da Jimmy Olsen, a Cat Grant, sino a Hank Henshaw che si è rivelato essere il marziano J'onn J'onzz, Supergirl è connotata da una grande mitologia che ha molti anni di Storia e storie alle spalle. Allo stesso tempo, lo show ha dato vita a tanti personaggi originali, che hanno fatto il loro esordio assoluto sul piccolo schermo. Tenendo in considerazione la prossima apparizione di Superman, interpretato da Tyler Hoechlin, e le sempre maggiori connessioni con le altre serie TV DC (prossimamente andrà in onda un grande crossover tra Supergirl, Arrow, The Flash e DC's Legends of Tomorrow), ci sono tanti elementi grazie ai quali i fan possano appagare i loro desideri più nerd.
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Dal fumetto alla TV, andata e ritorno
Il buon successo di Supergirl, inoltre, è stato in grado di "resuscitare" il personaggio anche nella sua versione originale a fumetti. Da diverso tempo prima dello show, infatti, DC Comics aveva accantonato Kara Zor-El, chiudendo la sua più recente serie personale a causa di vendite vertiginosamente basse. L'iterazione televisiva della stessa, ha però fatto ricredere i vertici della casa editrice americana, i quali, ispirandosi alla serie TV, hanno cambiato alcuni parametri del personaggio, sia nel look che nella sua stessa ontologia. Oggi, dopo una serie a fumetti "digital-first" (pubblicata cioè dapprima in formato digitale, e poi cartaceo), nell'ambito del rilancio DC Comics denominato Rebirth, anche la Supergirl a fumetti sta vivendo una vera e propria rinascita in una sua nuova serie personale, la cui protagonista è stata riplasmata sul modello della Kara interpretata dalla Benoist: costume più classico e meno sfacciatamente sexy, nuova "sede operativa" a National City, e un cast di personaggi di supporto speculare a quello della serie TV. Se è vero che negli ultimi anni il fumetto supereroico americano ha fornito tante idee al cinema e alla televisione, è altrettanto vero che grazie a questo fenomeno la stessa industria dei comics ne ha beneficiato, sia in termini meramente economici che di ammodernamento del proprio palinsesto: in questo senso, Supergirl è solo l'ultimo esempio vincente.
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