Blackhat: un blu-ray per riscoprire il magnifico 'flop' di Michael Mann

Il cyber-thriller del grande regista è andato male sul piano commerciale, ma è un'opera ricca di fascino con scene memorabili e uno stile inconfondibile. Buon video in HD, con audio spettacolare ed extra discreti.

Sembra strano che un film di Michael Mann passi praticamente inosservato. Eppure Blackhat è stato un vero e proprio flop commerciale, nonostante la mano d'autore del regista sia evidente, non solo nelle spettacolari scene d'azione, ma anche per quello stile che inevitabilmente porta il film a essere molto di più di un prodotto di genere. Motivo in più per riscoprire adesso questo cyber-thriller in homevideo, grazie all'uscita targata Universal.

Blackhat: Chris Hemsworth in una scena d'azione del film
Blackhat: Chris Hemsworth in una scena d'azione del film

Blackhat è ambientato nel mondo del cybercrimine globale e vede protagonista Chris Hemsworth nei panni di Nicholas Hathaway, un abile hacker detenuto per vari reati che però viene rilasciato in libertà vigilata per cercare, insieme a un team composto da americani e cinesi, di sventare una minacciosa e violenta rete di criminalità informatica di alto livello che opera in tutto il mondo, da Los Angeles a Chicago, passando per Hong Kong e Giacarta, e i cui scopi sono ancora misteriosi. Forse l'intreccio talvolta si inceppa, ma la tecnica è sopraffina e alcune sequenze decisamente memorabili. Nel cast anche Wei Tang e Viola Davis.

Video ostico, ma fedele allo stile febbrile di Mann

Blackhat: Chris Hemsworth in una scena del film
Blackhat: Chris Hemsworth in una scena del film

Come si diceva, Blackhat è ora approdato in homevideo, anche in alta definizione, con un blu-ray targato Universal. Il reparto video ha il suo bel lavoro da fare, considerato lo stile poetico e abbacinante di Mann, le panoramiche folgoranti e le frenetiche scene di azione. Ebbene il reparto se la cava egregiamente anche se non raggiunge le vette di altri prodotti, probabilmente proprio per queste difficoltà intrinseche nel look. Sta di fatto che il dettaglio è buono, anche se non particolarmente incisivo, perchè il quadro resta sempre un po' piatto e a tratti pastoso, soprattutto nelle scene particolarmente ostiche e più buie. Da apprezzare i primi piani degli incarnati porosi e ben definiti, come anche la tenuta e la solidità delle scene più movimentate. Ma ripetiamo che le eventuali sbavature sono per lo più dovute a uno stile febbrile, e il video sotto questo aspetto è fedele nel mantenere una sua linea grintosa e nella costante variazione della palette cromatica a seconda degli ambienti dove si svolge la vicenda. Insomma, ai puristi dell'alta definizione questo video non dirà molto, ma come fedeltà al girato la qualità è di buonissimo livello.

Audio suggestivo e di grande fascino

Blackhat: Ritchie Coster in una scena del film
Blackhat: Ritchie Coster in una scena del film

Anche dal punto di vista sonoro, i film di Michael Mann non sono mai banali. Qui tra le sparatorie mozzafiato in vari ambientazioni, le esplosioni, gli elicotteri e i vorticosi giri attorno alle varie località toccate, il reparto può spesso sfoderare i muscoli. Bene ricordare subito che il dolby digital 5.1 italiano non può competere con il DTS HD inglese, decisamente superiore per dinamica, microdettaglio e impatto complessivo. Comunque anche la traccia nella nostra lingua è coinvolgente e permette di gustarsi tutte le vicende del film. Oltre agli effetti ben dislocati lungo i diffusori, un asse posteriore particolarmente frizzante e incisivo, e un sub che fa sentire la sua presenza senza essere comunque mai invadente, un discorso a parte lo merita anche la colonna sonora, che ha suscitato fra l'altro diverse polemiche per il notevole lavoro di editing e remix dello stesso Mann sull'originale di qualche compositore, in particolare Harry Gregson-Williams. In ogni caso, il risultato è suggestivo e di grande fascino, e uno dei punti forti dell'audio è proprio la capacità di riprodurre questa suggestione con calore e corposità. Anche se, meglio ribadirlo, il lossless inglese permette un altro livello di coinvolgimento.

Extra: tre approfondimenti per 40 minuti di materiale

Ed eccoci al reparto degli extra, discreto ma non corposissimo, con tre featurette e circa 40 minuti complessivi di materiale. Il primo contributo è denominato La Cyber-minaccia e dura 13 minuti, nei quali cast, troupe ed esperti del settore discutono il mondo reale dell'hacking e la minaccia di cyber terrorismo, confrontandoli con la rappresentazione che ne dà il film. La seconda featurette si chiama Ricreando la realtà, una discussione su come i realizzatori del film abbiano creato personaggi forti e credibili per rendere il film più avvincente e realistico (17 minuti). A chiudere ecco Le location in giro per il mondo, ovvero un tour sui luoghi dei set con una panoramica sui posti dove sono state effettuate le riprese (10').