Federico Fellini amava disegnare: lo dimostra il magnifico volume Il libro dei sogni, in cui sono raccolti molti dei suo schizzi. Tra i tanti disegni che ha fatto nella sua vita c'è anche quello di una bambina dai capelli rossi: si tratta della nipote Francesca. Quel ritratto è stato fatto dopo una passeggiata in spiaggia, a Rimini, e oggi è lo spunto per un corto, La Fellinette, diretto proprio da Francesca Fabbri Fellini e presentato in anteprima alla 15esima Festa del Cinema di Roma.
Il corto, realizzato con il sostegno dell'Emilia Romagna Film Commission e animato da Studio Ibrido, omaggia Federico Fellini a cento anni dalla sua nascita e racconta la magia del cinema del regista. Ne abbiamo parlato proprio con Francesca Fabbri Fellini a Roma: "Lo zio Federico ha cominciato a disegnare grazie alla nonna, che lo faceva benissimo e gli ha regalato dei pastelli. Ho voluto rendergli omaggio partendo proprio da questo disegno che lui mi ha fatto quando ero piccolina: mi sembrava magico poterlo mettere in animazione. La Fellinette sono io e questo è un omaggio al mondo del circo, dove zio Federico mi ha portato la prima volta, quando ero molto piccola, per presentarmi i clown: è stata quasi un'iniziazione. Lui diceva: ricordati sempre che i clown sono gli ambasciatori della mia immaginazione."
In La Fellinette il rosso è il colore predominante, un omaggio all'iconica sciarpa del regista, ma anche un inno alla vita: "Il rosso porta la gioia, la vita, la forza. Poi io sono una rossa: come diceva lo zio Federico sono arrugginita, diceva che sono nata con la ruggine. Il rosso è il colore della passione: sono una romagnola, sono piena di passione e spero che questo rosso mi porti fortuna."
La video intervista a Francesca Fellini
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Il genio immortale di Federico Fellini
Ancora oggi Federico Fellini è fonte di ispirazione per registi di tutto il mondo: nel trailer del nuovo film di Gabriele Mainetti, Freaks Out, c'è un circo e personaggi che ricordano l'universo felliniano. La grande bellezza di Paolo Sorrentino deve molto a Fellini. Anche in Tim Burton c'è quel cinema. Come ha fatto a diventare così universale? Francesca Fabbri Fellini non ha dubbi: "Perché era un genio. Come ha detto anche il maestro Martin Scorsese, quando in un'intervista gli hanno chiesto se potesse definire Federico Fellini. Federico era immenso: è difficile riuscire a chiuderlo dentro poche parole. È il genio creativo che ha trasformato per sempre la settima arte. L'uomo dai cinque Oscar, che ha fatto la differenza nella storia del cinema. Come dico sempre io: la storia del cinema ha un primo tempo che è Charlie Chaplin e un secondo tempo che è Federico Fellini."
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In La Fellinette compaiono anche diversi attori, come Milena Vukotic e Ivano Marescotti. L'unica figura che non appartiene all'immaginazione di Fellini presente nel corto è un cagnolino: "È Alfie, il mio barboncino: ho voluto regalargli l'immortalità. È stato mio compagno non all'epoca ma adesso, che ho qualche primavera in più. Mi sembrava che chiuderlo dentro a una favola con me potesse farlo volare per sempre. Di sicuro sarebbe piaciuto anche allo zio Federico conoscere Alfie."