Cominciamo la recensione de La fantastica signora Maisel 4 con una constatazione che è anche un evento scongiurato: dopo due anni di attesa, ritroviamo Midge dalle stelle alle stalle. Ma per fortuna è soltanto una situazione legata alla trama, non alla qualità delle serie creata da Amy Sherman-Palladino. Composta da otto episodi, su Prime Video del 18 febbraio 2022, la quarta stagione di The Marvelous Mrs. Maisel parte scoppiettante come non mai.
Qui siamo fan della primissima ora di Miriam "Midge" Maisel: sempre più brava, sempre più brillante) e non possiamo non gioire di come la sua scrittura con gli anni sia sempre migliorata. Con il suo mix esplosivo di eleganza e parole taglienti, Midge ci ha conquistato fin dal primo monologo: casalinga ebrea di New York alla fine degli anni '50, si reinventa quando il marito, che aspira a diventare uno stand-up comedian, la tradisce.
Il vero genio delle parole è lei e grazie al suo senso dell'umorismo riesce ad abbandonare il bancone dei profumi dietro cui si sentiva in ordine sì, ma poco valorizzata, e a diventare un vero e proprio animale da palcoscenico. L'incontro con Lenny Bruce (comico realmente esistito, qui interpretato da Luke Kirby) le cambia la vita, rendendola ancora più consapevole. Nonostante l'incontro con quello che sembra l'uomo perfetto, almeno per gli standard dell'epoca, il Dr. Benjamin Ettenberg (Zachary Levi), in queste tre stagioni Miriam ha capito che il suo unico grande amore è il palco. È per questo che ha deciso di partire con Shy Baldwin (Leroy McClain), cantante di cui apre i concerti in giro per l'America. Alla fine della terza stagione però, il dramma: le parole sono importanti, direbbe Nanni Moretti, e Midge se ne è fatta sfuggire qualcuna di troppo. Licenziata dal cantante, le cui confidenze sono state tradite, la donna si ritrova senza lavoro e piena di debiti.
The Marvelous Mrs. Maisel 4: fortissimamente Midge
È così che ritroviamo Miriam Maisel all'inizio della quarta stagione di The Marvelous Mrs. Maisel: letteralmente in mutande. Senza tour, senza soldi e già piena di debiti (ha comprato la sua vecchia casa), deve letteralmente ricostruire se stessa. Mentre Joel (Michael Zegen) sta avendo successo con il suo club clandestino gestito da cinesi, i suoi genitori sono tornati insieme e Abe (Tony Shalhoub) ha cominciato la sua carriera da critico teatrale. Tutti si sono rimessi in piedi. Ora tocca a lei.
E sembra farlo anche la serie di Amy Sherman che segue fedelissima la sua protagonista: la lascia sfogare nel primo episodio, per poi farle riprendere il microfono in mano proprio come quando l'abbiamo conosciuta la prima volta, metabolizzando i suoi insuccessi e dolori sul palco. E cavolo, quando ci era mancata! Con due anni di pausa forzata era lecito temere un calo di qualità, invece ogni cosa che rende preziosa la serie è ancora al suo posto. La scrittura, i costumi, la bravura degli attori: c'è tutto.
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Aspettando l'arrivo di Milo Ventimiglia e Kelly Bishop
Quello che non c'è sono le due grandi new entry che ci sono state promesse da tempo: due facce che chi conosce il lavoro di Amy Sherman-Palladino conosce bene. Ci riferiamo a Milo Ventimiglia e Kelly Bishop, interpreti rispettivamente di Jess ed Emily Gilmore nella serie Una mamma per amica. Nei primi episodi di loro non c'è ancora traccia. Ma siamo sicuri che avranno un ruolo fondamentale anche perché, proprio il giorno prima dell'arrivo della quarta stagione, Prime Video ha confermato l'arrivo di una quinta e ultima, le cui riprese sono appena cominciate.
Per ora il ruolo di Ventimiglia è avvolto dal mistero: il personaggio è infatti indicato come "Handsome Man" (uomo bellissimo). Bishop invece dovrebbe chiamarsi Benedetta. In ogni caso per questa quarta stagione di The Marvelous Mrs. Maisel Prime Video ha deciso di cambiare strategia di rilancio: non più tutta insieme, ma due episodi a settimana. Niente più binge watching quindi, ma un centellinare obbligato, proprio come "ai vecchi tempi".
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The Marvelous Mrs. Maisel: non solo Midge
In una serie che si chiama "La favolosa signora Maisel" è ovvio che la signora Maisel sia al centro dell'attenzione. Ma la forza della scrittura di Amy Sherman-Palladino sta proprio nel non aver concentrato tutti i suoi sforzi su di lei, circondandola di una schiera di personaggi comprimari e secondari dotati tutti di altrettanto fascino. Sarebbe stato facile relegare Joel al ruolo di marito fedifrago imperdonabile e squallido: invece, stagione dopo stagione, anche lui ha avuto una crescita, diventando sempre più interessante. La sua gestione del locare con la famiglia cinese vale da sola la visione della serie. Per non parlare dei genitori di Midge, semplicemente favolosi: nevrotici e snob, con una sola scena (quella in cui cambiano la data di compleanno del nipote per poterlo incastrare con i loro impegni) ci ricordiamo immediatamente perché la signora Maisel è diventata com'è.
Sempre più importante anche Susie (Alex Borstein), manager di Miriam e compagna di mille disavventure fuori dal palco. In questi primi due episodi della quarta stagione la ritroviamo a cercare disperatamente di recuperare i soldi della protagonista, che ha sperperato con investimenti e scelte sbagliate. Il suo colloquio con l'ispettore dell'assicurazione è meraviglioso: dalla commedia si passa quasi a una scena thriller. Insomma, l'attesa è stata lunga, ma questi primi due episodi ci hanno tranquillizzato, lasciandoci con sempre più fame di The Marvelous Mrs. Maisel. Siamo pronti. Tette in su!
Conclusioni
Come scritto nella recensione di The Marvelous Mrs. Maisel 4, i primi due episodi ci rassicurano: Midge è sempre Midge. E la scrittura di Amy Sherman-Palladino non si è affievolita nonostante i due anni di attesa. Rachel Brosnahan è sempre più brillante e, in queste prime puntate, furiosa: caduta dalle stelle alle stalle, la signora Maisel deve ricostruirsi da zero. Non vediamo l'ora di capire come.
Perché ci piace
- La scrittura di Amy Sherman-Palladino è sempre brillante.
- La recitazione di Rachel Brosnahan anche.
- Tutti i personaggi comprimari e secondari sono tratteggiati con cura.
- Costumi, scenografie e ambientazioni sono come sempre impeccabili.
Cosa non va
- L’unica nota “negativa" che riusciamo a trovare è il cambiamento di rilascio degli episodi: chi era abituato a vederli tutti di fila potrebbe rimanere spiazzato.