La casa dei fantasmi, il regista Justin Simien: "Ho fatto l'attrazione centinaia di volte!"

Intervista a Justin Simien, regista di La casa dei fantasmi: tra musica jazz, effetti speciali pratici e parchi divertimento. In sala dal 23 agosto.

La casa dei fantasmi, il regista Justin Simien: 'Ho fatto l'attrazione centinaia di volte!'

La casa dei fantasmi arriva nelle sale italiane dal 23 agosto: dopo l'anteprima al Giffoni Film Festival 2023, il film di Justin Simien è pronto a riunire le famiglie in sala con un racconti ispirato all'omonima attrazione del parco divertimento Disneyland: la Haunted Mansion, appunto. A Parigi, a Disneyland Paris, c'è il Phantom Manor, una versione rivisitata dell'originale americana.

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La casa dei fantasmi: Rosario Dawson in una scena del film

Il regista Justin Simien, che ha lavorato a Disneyland, ci conferma che è sempre stata la sua attrazione preferita: "Una volta che ho ottenuto il film, l'ho fatta forse 3/4 volte. Ma è tutta la vita che la faccio. Ho lavorato a Disneyland: credo di averla fatta centinaia di volte! È la mia attrazione preferita. E parte del motivo per cui lo è sta nel fatto che è molto cinematografica. Quando ero alla scuola di cinema e facevo film come studente, senza budget, sicuramente non come quello di questo, sognavo di realizzare qualcosa con una produzione così piena di dettagli e cura degli effetti speciali. È un vero sogno aver fatto questo film".

La trama di La casa dei fantasmi rielabora quanto presente nell'attrazione: al centro di tutto, quasi a farci da guida, c'è Ben Matthias (Lakeith Stanfield), scienziato che ha creato una lente potentissima ma che, in seguito a un trauma, lavora come guida turistica a New Orleans. Il suo tour è specializzato in case stregate. E alla fine una di queste si rivela davvero infestata dai fantasmi: Ben viene ingaggiato per fotografare gli spettri da un prete, padre Kent (Owen Wilson), per aiutare la nuova proprietaria della dimora, Gabbie (Rosario Dawson). Nel mentre i protagonisti faranno conoscenza con tanti personaggi che si possono vedere nella Hounted Mansion, interpretati da un parterre di star importante. Il cast di La casa dei fantasmi comprende infatti anche i premi Oscar Jamie Lee Curtis e Jared Leto. Ci sono anche Tiffany Haddish, Danny DeVito e Winona Ryder.

La casa dei fantasmi: intervista a Justin Simien

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La casa dei fantasmi: la colonna sonora

Ambientato a New Orleans, la colonna sonora di La casa dei fantasmi rispecchia lo spirito della città. Ed è uno dei punti di forza del film.

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La casa dei fantasmi: un'immagine del film

Justin Simien è partito proprio dalla musica per lavorare al progetto: "Parto sempre dalla musica: faccio sempre una playlist, per sapere che sound avrà il film. Prima ancora di girarlo e scriverlo. Sono stato così fortunato da trovare, quando ho lavorato in tv, quello che considero il mio collaboratore a vita per quanto riguarda la musica: Kris Bowers. Parliamo presto di musica quando ci avviciniamo a un progetto perché è fondamentale per il mio processo di associazione delle immagini. La cosa bellissima di New Orleans è che è il luogo dove è nato il jazz. Il jazz ha una storia meravigliosa nell'unire un elemento inquietante e senso dell'umorismo. È nelle sue radici. È fondamentale per capire la città e quindi il tono dell'attrazione e del film. Kris Bowers ha composto una colonna sonora di cui abbiamo parlato moltissimo: abbiamo ascoltato tante colonne sonore di Quincy Jones. Lui unisce jazz e musica classica. E anche altri compositori, ma lui è stato il nostro punto di riferimento".

La casa dei fantasmi: gli effetti speciali

Gli effetti speciali di La casa dei fantasmi ricordano quelli di film anni '90. Il regista in effetti si è ispirato proprio a pellicole di fine anni '80 inizio '90.

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La casa dei fantasmi: una sequenza del film

Il mantra è stato cercare di fare qualcosa che sembrasse tangibile: "Il mood si rifà a fine anni '80, inizio '90: prima dell'arrivo della CGI. Volevamo dare un tono da horror per famiglie: penso a film come Signori, il delitto è servito, Ghostbusters, Sospesi nel tempo. Film che si basano su effetti speciali pratici. Usano anche la tecnologia, ma sanno che bisogna utilizzare la maggior parte degli effetti mentre si gira. Oggi possiamo allargare i confini di ciò che si può far vedere al pubblico, ma è difficile battere quei film: perché hanno una qualità tattile. Reale. Anche quando si usa la stop-motion o la claymation, magari oggi sembrano azzardate, ma ci credi. Non sono solo pixel che fluttuano sullo schermo. Per noi è stato un punto di riferimento. Ho fatto vedere un sacco di film di quel periodo al mio team!"