Recensione Monster House (2006)

'Monster House' è un buon film per ragazzi, frutto dell'ottima miscela di ingredienti amalgamata da Gil Kenan ed adatto a tutta la famiglia nonostante qualche sequenza un po' più cupa.

La casa animata

DJ ha dodici anni e vive nella tipica strada di periferia americana, il cui aspetto immacolato è deturpato da un'unica casa cadente, abitata dal vecchio, scheletrico e sdentato Nebbercracker, l'incubo del quartiere, che impedisce ai ragazzi del quartiere di avvicinarsi al prato della sua abitazione.
DJ lo osserva dalla sua finestra mentre spaventa una bambina e le distrugge il triciclo ed è allora che decide di sfidarlo, accompagnato dall'amico Chowder. Nello scontro, Nebbercracker viene colto da un attacco di cuore e viene portato via in ambulanza, dando il via alla serie di eventi che porta diversi personaggi a cadere vittima della voracità della casa abitata dal vecchio.

Per tutta la prima parte, Monster House sarebbe potuto tranquillamente essere un film dal vivo, considerando il ritmo lento e l'attenzione soprattutto sui tre ragazzi protagonisti (due ragazzi ed una ragazza, secondo lo schema efficace di Harry Potter) e la vivacità e realismo dei loro dialoghi e delle loro situazioni.
E' solo nella seconda parte, quando la casa prende vita e si trasforma nel mostro del titolo, che la tecnica scelta per il film viene totalmente giustificata, anche grazie alla sicura ed efficace regia di Gil Kenan, vero punto di forza nel film.
L'esordiente Kenan ben bilancia gli ingredienti in suo possesso e sa gestire il ritmo della storia, sia nell'evocare l'atmosfera della parte introduttiva che nel sviluppare il look onirico e folle della sequenza all'interno della casa, ma anche nelle vertiginose sequenze finali, che sfruttano appieno le potenzialità della grafica 3D.
Dopo 42 giorni di riprese agli attori, il film è stato infatti successivamente realizzato in computer graphic usando le espressioni degli attori come guida per ottenere un maggior realismo e coinvolgimento. A dispetto di un livello tecnico mediamente inferiore per alcuni aspetti ad altre produzioni concorrenti, l'operazione è sicuramente riuscita, considerando che è proprio l'efficacia dei protagonisti a dare una marcia in più alla storia e quella partecipazione emotiva tipica di molti film per ragazzi, come ad esempio I Goonies, che non mancherà di coinvolgere il pubblico più giovane.

Ma il film è anche ricco di citazioni, dalla foglia iniziale che ricorda la piuma di Forrest Gump al look alla Tim Burton di molte scelte (riecheggiato dal suono alla Danny Elfman di alcuni passaggi delle musiche di Douglas Pipes), e per tante, piccole chicche ed inquadrature che contribuiscono a rendere interessante il film anche per un pubblico più smaliziato.
E come è ormai un'abitudine, anche questa produzione di Steven Spielberg e Robert Zemeckis ha un cast di doppiatori eccellenti per i personaggi del film, almeno in origianle, tra cui, tanto per citarne alcuni, Steve Buscemi, Maggie Gyllenhaal e Jason Lee.

Monster House è in definitiva un buon film per ragazzi, frutto dell'ottima miscela di ingredienti amalgamata da Gil Kenan ed adatto a tutta la famiglia nonostante qualche sequenza un po' più cupa.

Movieplayer.it

4.0/5