Recensione Tropa de Elite 2 - Il nemico è un altro (2010)

Dopo aver vinto l'Orso d'Oro nel 2008 con Tropa de Elite, Josè Padilha torna a raccontare la storia del capitano Nascimento sullo scenario inquietante di una Rio de Janeiro in cui la corruzione, la violenza e la criminalità regnano sovrane.

La banda dei brasiliani

Dieci anni dopo gli eventi raccontati in Tropa de Elite - Gli squadroni della morte, il capitano Roberto Nascimento torna ad essere voce narrante e protagonista nel sequel del film diretto da José Padilha, che vinse l'Orso d'Oro al Festival di Berlino, nel 2008. Ed è proprio a Berlino, stavolta nella sezione Panorama, che il regista brasiliano ha presentato il suo nuovo film, ancora una volta ambientato a Rio de Janeiro, con un intreccio sordido che coinvolge alcuni esponenti della politica, un manipolo di agenti corrotti e i media.
Dopo un rapido susseguirsi di immagini che rimandano al primo film, si entra immediatamente nel vivo della storia con una rivolta carceraria che si conclude in un bagno di sangue e di conseguenza con una pessima esposizione mediatica per Nascimento e i suoi, che vengono accusati di aver trucidato i detenuti del penitenziario di Bangu 1, in lotta tra loro per questioni di droga. A puntare l'indice sui metodi di Nascimento, interpretato da un convincente Wagner Moura, è Diogo Fraga, attuale compagno della sua ex-moglie, attivista per i diritti umani che in seguito diventerà deputato proprio grazie alla popolarità acquisita in queste circostanze.

Questo episodio rivoluzionerà le vite dei protagonisti e lo scenario politico-militare di Rio de Janeiro, in particolare nelle zone più difficili (efficacemente fotografate da Lula Carvalho) nelle quali la polizia corrotta, dopo aver fatto piazza pulita della criminalità, si sostituirà ad essa nella gestione del territorio, evitando qualsiasi passaggio di mediazione e traendone quindi profitto economico per finanziare i suoi candidati politici.
Non sarà facile venire a capo della questione, e tra inchieste giornalistiche stroncate sul nascere e l'eliminazione di personaggi scomodi, sarà versato molto sangue prima che il film si chiuda con un pubblico j'accuse da parte di Nascimento, ma alla fine il Capitano riuscirà a trovare persino un punto d'accordo con il suo antagonista Fraga, un uomo dai metodi molto differenti dai suoi - e spesso oggetto della sua ironia per il fatto di essere un uomo di sinistra - ma ugualmente motivato a voler ristabilire l'ordine.
Per Tropa de Elite 2 Padilha punta su una regia e un montaggio meno serrati, rispetto al capitolo precedente, e si concentra invece sull'avvincente intreccio che è alla base del film, vero punto di forza della pellicola, che riesce a offrire l'intrattenimento di un film di genere, senza tuttavia rinunciare a raccontare una storia che sicuramente ha conquistato il pubblico brasiliano per il suo realismo.
All'azione e all'intreccio, resi più solidi dai dialoghi scritti in maniera incisiva, si affianca una forte componente emotiva che si deve ad una sottotrama secondaria - ovvero il rapporto conflittuale, eppure intenso che Nascimento ha con suo figlio - ma che alla fine avrà un ruolo determinante nella conclusione della vicenda.

Movieplayer.it

3.0/5