Knuckles, la recensione: la buddy series con il guerriero Echidna, aspettando Sonic 3

La recensione di Knuckles: la serie mette al centro le due spalle dei film live action dedicati a Sonic, ovvero l'Echidna e il vice sceriffo Wade Wipple. In streaming su Paramount+.

Knuckles, la recensione: la buddy series con il guerriero Echidna, aspettando Sonic 3

Paramount+, un passo alla volta, sta provando a rimpolpare il proprio catalogo con titoli interessanti non solo a livello storico e autoriale ma anche popolare, per raggiungere lo spettatore che conosce ancora troppo poco l'ultima piattaforma streaming arrivata in Italia. Sicuramente un prodotto che potrebbe fare al caso del grande pubblico è Knuckles, serie spin-off dell'universo cinematografico dedicato a Sonic, il Riccio protagonista dell'omonima saga videoludica, di cui si attende per la fine del 2024 il terzo capitolo sul grande schermo. Per ingannare l'attesa, quale miglior modo se non esplorare la storia di una delle spalle (inizialmente villain) della saga, ovvero il guerriero Echidna? Come spiegheremo nella nostra recensione di Knuckles, si è scelto di farlo replicando la formula dei film ed espandendola in sei episodi, disponibili dal 27 aprile sul servizio streaming.

Una trama da buddy movie

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Knuckles: la serie Paramount+ fa da ponte tra il secondo e il terzo film di Sonic

La trama di Knuckles vede protagonisti Knuckles, già conosciuto nel secondo film al cinema, e Wade Wipple - il vice-sceriffo che ha fatto da contorno al personaggio di James Marsden, lo sceriffo di Green Hills nel Montana, in entrambe le pellicole, e che qui diventa co-protagonista. Ambientato proprio tra il secondo e il terzo lungometraggio in arrivo, il serial vede il guerriero Echidna cercare uno scopo nel suo essere rimasto sulla Terra dopo aver salvato il mondo. Un'antica guida spirituale del suo popolo, di cui è l'ultimo esemplare rimasto, gli consiglia di istruire ed allenare un eroe che possa prendere la sua eredità e quella degli Echidna.

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Knuckles: Adam Pally riprende il ruolo di Wade Wipple nella miniserie

Incredibilmente la scelta ricade proprio su Wade Wipple, di cui scopriamo la storia familiare travagliata, decisamente bisognoso di una ricarica di morale e di autostima. Nasce così l'improbabile coppia di "eroi" che dovrà salvare il mondo ancora una volta mentre prova a trovare la propria identità adulta. Adam Pally (che potreste aver già apprezzato in tv in Happy Endings e The Mindy Project) interpreta ancora una volta il vice-sceriffo apparentemente inutile e sovrappeso e riesce ad approfondire il personaggio e dargli nuove sfumature, parodiando gli eroi duri e puri dei film action anni '80 e '90, mentre l'Echidna ancora una volta con la voce originale di Idris Elba strizza l'occhio ai vari Game of Thrones e Thor per il modo di esprimersi regale ed antiquato: se Sonic era un alieno adolescente, Knuckles è un giovane adulto scontroso.

Sonic: dai videogiochi al cinema... e ritorno!

Romanzo di formazione adulto

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Knuckles: una sequenza d'azione della serie

Complice la location principale in cui si svolgono gli eventi della serie Paramount+, ovvero la pista da bowling di un torneo che dal Montana arriva a Reno ("La Las Vegas dei perdenti"), sembra di trovarsi in un videogioco proprio come quello originario. Lo sport-passatempo che univa Wade e il padre quand'era piccolo, prima che abbandonasse lui, la moglie (Stockard Channing) e l'altra figlia (Edi Patterson), da sempre in competizione con il povero Wade, si rivela metafora del racconto. La miniserie è un vero e proprio romanzo di formazione adulto per entrambi i protagonisti e riprende la struttura narrativa del film: un alieno conosce un umano rappresentante della legge e si affeziona a quel posto trovando una possibile famiglia e un nuovo luogo da chiamare "casa". Una serie che, pur nella sua semplicità, parla di senso di appartenenza, di legami familiari e di perdenti alla riscossa, perché tutto nella storia della piccola cittadina di provincia urla a gran voce rivincita e riscatto. Il coming of age non è in questo caso solamente emotivo ma anche fisico, dato che Wade attraversa un addestramento che fa il verso ai film di Karate Kid e simili, in cui il mentore istruisce l'allievo, solo che questa volta tutto sarà più onirico e... a tempo di musica!

Cosa sappiamo su Sonic 3 - Il film

Action videoludico

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Knuckles: i cattivi della serie Paramount+

Knuckles è creata da John Whittington (che aveva scritto Sonic 2) e Toby Ascher, mentre il regista e produttore esecutivo Jeff Fowler ha diretto l'episodio pilota, rimanendo come supervisore ed è chiaro fin dai primi minuti come il team produttivo sia lo stesso della saga cinematografica e non una squadra parallela. La resa dell'animazione cinematografica mista al live action è infatti riuscita, così come la CGI e le scene action, rocambolesche e coreografate a meraviglia tra i due medium. Il numero e la durata ridotti degli episodi hanno permesso di utilizzare al meglio il budget e il ritmo narrativo non ne risente, grazie al tono ironico costante e un po' farsesco che abbraccia tutti i personaggi, cattivi compresi. Forse proprio questi ultimi sono quelli che ne escono peggio insieme alla sorella di Wade - un tipo di comicità esagerata e a tratti insopportabile. Il caratteristico stile di animazione cinematografica dei due film è quindi mantenuto, rendendo lo show la perfetta parentesi in attesa del prossimo appuntamento. Di nuovo sul grande schermo.

Conclusioni

Concludiamo la recensione di Knuckles ribadendo come si tratti di una serie di semplice intrattenimento per tutta la famiglia che però grazie alla presenza di Adam Pally e al ritorno dei vari personaggi dei due film di Sonic è il perfetto antipasto tra le portate aspettando il terzo film al cinema. Ottima la parte tecnica e buona la parodia dei film action di formazione.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • Adam Pally e Knuckles come James Marsden e Sonic.
  • Il team produttivo che è anche quello dietro i film.
  • L’ottima CGI mescolata al live action.

Cosa non va

  • Funzionano meno bene i cattivi e la famiglia di Wade, un po’ troppo sopra le righe.
  • Il tono parodistico costante potrebbe stancare.