È il film sulla bocca di tutti, che sta divorando ogni record di incassi in USA e nel mondo, riuscendo persino nella proibitiva impresa di portare in sala, a metà giugno, un milione e quattrocentomila Italiani. Parliamo ovviamente di Jurassic World, quarto film della saga di Jurassic Park, suo discendente diretto con la sua natura ambigua ma riuscita di sequel e remake e punto di partenza per riportare in vita il franchise a 22 anni dal suo debutto, così come ha fatto la In-Gen con i dinosauri del film.
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Con la sua natura di blockbuster perfetto, il film di Colin Trevorrow è un fenomeno che va al di là della pura e semplice visione in sala, con meme, tormentoni, discussioni e teorie che imperversano sul web, come quella che vorrebbe il personaggio di Chris Pratt essere la versione adulta del bambino terrorizzato da Alan Grant all'inizio del primo film, quello al quale il paleontologo avrebbe instillato quel sentimento di rispetto alla base del rapporto tra Grady e i raptor del quarto film.
Ma noi vogliamo andare oltre le semplici teorie, noi parliamo di fatti concreti e materiali, fornendovi una scusa per tornare in sala e guardare nuovamente il film per cogliere una serie di dettagli più o meno nascosti, easter eggs che vanno dalle citazioni dirette e non del Jurassic Park di Spielberg (d'altra parte, dal logo alla data d'uscita così simile, da 11 a 12 giugno, i collegamenti non sono pochi) a camei e semplici curiosità.
Partiamo ovviamente dall'unico posto possibile: l'ingresso.
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1. Il cancello del parco
Così come il logo e il nome, il cancello di ingresso è il suo segno distintivo e quello del Jurassic World è ricalcato in modo volontario ed esplicito su quello del parco originale, mai aperto al pubblico, che abbiamo conosciuto 22 anni fa, così come spiega la stessa guida al primo arrivo dei due giovani protagonisti ad Isla Nublar, nella bellissima sequenza che ci porta a conoscere la complessa struttura che fa da sfondo alle vicende del film.
2. Arrivo ad Isla Nublar
Un altro riferimento diretto al primo film, questa volta fin nell'inquadratura, lo cogliamo arrivando sull'isola in elicottero. In Jurassic Park si trattava del viaggio di Hammond e dei suoi ospiti, nel sequel è un momento successivo della storia ed il velivolo porta i soldati della In-Gen che accorrono per risolvere una situazione già delicata. Se l'inquadratura è molto simile, per non dire uguale, lo è anche la parte di isola verso la quale sono diretti.
3. Winston's Steakhouse
Il Jurassic World è un parco in perfetto stile contemporaneo, con le sue attrazioni, la sua via principale (si chiamerà main street anche lì?), i suoi negozi di gadget e souvenir, i suoi ristoranti e bar, da Starbucks a Margaritaville fino ad una suggestiva Winston's Steakhouse che non può non richiamare uno dei creatori degli effetti speciali del primo film, il compianto Stan Winston. Lo vediamo sin dalla testata della sezione dedicata alla ristorazione del sito ufficiale, dove è possibile consultare anche il menù del locale: a noi è venuto appetito solo a leggerne le specialità!
4. Margaritaville
Al punto precedente abbiamo accennato ai ristoranti del parco, citando anche il Margaritaville, riferimento alla canzone datata 1977 del cantautore americano Jimmy Buffet. E proprio Jimmy Buffett lo scorso aprile condivideva su Twitter una sua foto al Margaritaville di Isla Nublar.
Having some fun (and LandSharks) at Margaritaville, Isla Nublar in the upcoming Jurassic World. #NationalBeerDay pic.twitter.com/bMslEyrlku
— Jimmy Buffett (@jimmybuffett) 7 Aprile 2015
5. La statua (e lo spirito) di John Hammond
Lo abbiamo detto poco più su: il film di Trevorrow è insieme sequel e remake di quello di Spielberg ed è giusto che il creatore del primo parco sia presente, in spirito e non solo, nella sua nuova versione aperta al pubblico e perfettamente funzionante (almeno fino a quando non arriva la nuova, pericolosa attrazione). Di Hammond si cita la storica volontà di non voler badare a spese, ma del personaggio interpretato da Richard Attenborough c'è una statua nel nuovo Visitors Center. Da notare anche la posa della statua che tanto ricorda quella assunta da Masrani, il nuovo proprietario del parco, al cospetto del recinto dell'Indominus Rex.
6. Il libro di Malcolm
Altro personaggio del primo film (e romanzo) richiamato e citato nel quarto film: Ian Malcolm. Il matematico interpretato da Jeff Goldblum non è presente in prima persona, ma le sue idee sì: il suo libro God Creates Dinosaurs è presente in due scene del film, prima letto da una ragazza sul treno che porta al parco, poi sulla scrivania di Lowery nel centro di controllo.
7. La teoria del Chaos
Non è l'unica citazione legata a Malcom presente in Jurassic World, perché anche le sue idee sono rappresentate indirettamente nel nuovo film: in Jurassic Park il matematico illustrava le sue teorie alla dotteressa Sattler facendo cadere una goccia d'acqua sul dorso della mano, con l'intento più o meno evidente di conquistarla; anche nel nuovo sequel è presente una goccia, ma è di sangue ed è l'Indominus Rex a farla cadere su uno dei militari che gli dà la caccia, con tutt'altro scopo.
8. Mr DNA
22 anni fa le complesse teorie genetiche alla base della storia (sin dal romanzo di Crichton) erano illustrate in modo fin troppo semplicistico usando l'animazione tradizionale ed il simpatico personaggio di Mr DNA, per il quale Spielberg aveva voluto la voce di Winsor McCay. Un ruolo, quello di doppiatore di Mr DNA, che Colin Trevorrow ha riservato per sé in Jurassic World.
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9. Visitors Center
Abbiamo detto che il nuovo film campione d'incassi è sequel diretto da quello del 1993 e dobbiamo dire che una delle cose che più ci è piaciuta di questo nuovo capitolo è il modo in cui riesce a citare ed omaggiare il suo predecessore. Lo fa soprattutto riportandoci su un set caro a chi ha amato il vecchio film, quello del Centro Visitatori ormai devastato dal tempo, oltre che dalla cruenta battaglia che ha ospitato. E come non notare la posa dell'Indominus Rex quando fa irruzione nella struttura? Non è simile a quella del T-Rex nel finale di Jurassic Park?
10. Banner
Proprio in quello scontro tra il Tyrannosaurus Rex ed i raptor si vedeva un grosso striscione con lo slogan "quando i dinosauri dominavano la Terra", un frammento del quale è visibile in Jurassic World, trovato da Zach e Gray nelle rovine del centro visitatori. Vi siete emozionati anche voi nel vederlo?
11. Visori a infrarossi
Il vecchio Visitors Center non è avaro di dettagli che strizzano l'occhio agli spettatori del primo film, come per esempio la tenda con il disegno dei raptor, ma è uno in particolare che spicca: il visore ad infrarossi! Uno come quello che usava il piccolo Tim nella tesissima sequenza dell'attacco del Tirannosauro e che ancora si accende quando viene toccato da Zach. Al Jurassic Park non si badava a spese, anche sulle batterie!
12. Jeep
Sempre per l'angolo amarcord, vagando per Visitors Center alla ricerca di un nascondiglio o un modo per sfuggire al loro pericoloso inseguitore, i due ragazzi si imbattono in una delle Jeep Wranglers usate dallo staff del vecchio parco e non una qualunque ma la numero 29, che è quella che portava in giro Hammond e Gennaro nel primo film.
13. Lowery e la sua maglietta
Continuiamo la parentesi nostalgica con la maglietta del Jurassic Park indossata da Lowery, citazione/omaggio che sa di metacinematografico, visto che proprio il film di Spielberg mostrava il suo stesso merchandising in scena. Lowery ammette di averla acquistata su eBay e chissà che non abbiano fatto altrettanto altri fan del primo film. D'altra parte lo stesso Lowery racchiude in sé altri riferimenti al primo film, a cominciare dalla postazione disordinata che ricorda, così come i suoi occhiali, quella di Dennis Nedry. Questo fa di lui un po' una versione buona del programmatore del film originale.
14. Dottor Wu
Non solo set e oggetti di scena, dal primo film arriva anche un vero e proprio protagonista, ovvero il Dottor Wu, il genetista a cui dobbiamo la tecnologia che permette alla In-Gen di creare i dinosauri che animano il parco. È lo stesso attore a tornare, a 22 anni di distanza, sul set dei nuovo capitolo della saga per ridare il volto al suo personaggio, BD Wong. E il suo potrebbe essere un ruolo chiave anche per i prossimi, ormai certi, capitoli.
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15. T-Rex
Il Dottor Wu non è l'unico volto noto che ritroviamo, un altro è il Tirannosauro! Già da prima dell'uscita, infatti, il regista Colin Trevorrow aveva dichiarato che il T-Rex di Jurassic World è lo stesso del primo film e questo dettaglio assume tutt'altra importanza dopo aver potuto apprezzare ruolo ed importanza dell'animale nella trama del nuovo film. La sua è un'entrata in scena di grande impatto visivo e simbolico ed è a lui che è dedicata l'ultima potente immagine del film. Lo rivedremo ancora?
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16. La capretta
Il T-Rex perde il pelo ma non il vizio. Ah no, quello è il lupo! Ma a 22 anni di distanza possiamo affermare che anche il Re dei Rettili Tiranni fatica a perdere le sue abitudini ed ancora gradisce uno spuntino a base di capretta. Le alleveranno appositamente nel parco per nutrire il possente dinosauro?
17. Flare
22 anni fa abbiamo imparato che il T-Rex, almeno quello fittizio di Jurassic Park, fa fatica a vedere prede ferme. Abbiamo però capito che è facile distrarlo con qualcosa di evidente, luminoso e mobile... come uno razzo di segnalazione, per esempio. Anche in Jurassic World viene usato un flare per attirare l'attenzione dell'animale, ormai anziano, e scatenarlo contro l'Indominus Rex che imperversa nel parco.
18. Lo scavo
Che il film di Spielberg desse spazio, in una delle prime sequenze, allo scavo di fossili di dinosauro era quasi naturale, come in qualunque storia che affronti i giganti estinti del passato della Terra. In Jurassic World quell'attività comune della paleontologia è richiamata all'interno del nuovo Visitors Center, mostrandoci dei bambini impegnati a similare uno scavo... un'attività che presumibilmente ha perso importanza, ma non fascino, in un mondo fittizio in cui dinosauri in carne e ossa sono osservabili.
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19. Lo spinosauro demolito
Ripetiamo un concetto: Jurassic World è sequel di Jurassic Park, il primo Jurassic Park. Non si fa mai riferimento agli altri due film, Il mondo perduto e Jurassic Park III, anche se necessariamente devono essere considerati ancora validi e canon della serie. Piuttosto Trevorrow si diverte a citare, ed in qualche modo demolire, il terzo capitolo: nel nuovo parco è infatti presente uno scheletro di Spinosauro, vera star del film di Johnston, che viene demolito in modo spietato durante lo scontro tra i due Rex (Tyrannosaurus ed Indominus). Messaggio subliminale? E in rete circola anche qualche teoria che vorrebbe lo scheletro che si vede nel film appartenente proprio al dinosauro del terzo capitolo...
20. Lo squalo
Altro messaggio subliminale è quello rivolto a Lo squalo, primo vero blockbuster della storia del cinema, qui divorato materialmente e commercialmente dal campione d'incassi di Trevorrow. Nel film è il Mosasauro a far un sol boccone dello squalo bianco che gli viene offerto, con una posa che richiama il poster del cult di Spielberg del '75, nella realtà è proprio Jurassic World a divorare tutti i blockbuster precedenti annientando un record dopo l'altro (e mentre scriviamo ha già superato un miliardo di dollari nel mondo).
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21. In-Gen e gli ibridi
Altro elemento ovviamente ricorrente della saga è la In-Gen, la ditta che materialmente si occupa della clonazione dei dinosauri protagonisti dei film. Dinosauri che, va ricordato, sono già di per sé degli ibridi perché sequenze di DNA di altri animali vengono usate per completare il genoma delle varie razze. Passo successivo è creare veri e propri esseri misti, meticci di dinosauro come l'Indominus di questo film ed altri con potenziale uso bellico. Queste le intenzioni espresse dalla ditta e che probabilmente saranno alla base dei prossimi sequel, visto che si dice che l'ibridazione fosse già alla base di primi concept per un Jurassic Park IV mai realizzato, che sembrava prevedere addirittura ibridi tra umani e dinosauri.
22. L'occhio dell'I-Rex
Indominus Rex, questo il nome minaccioso del primo vero ibrido della saga, che seguendo la logica usata per abbreviare il Tyrannosaurus Rex diventa I-Rex... molto attuale, no? Sarà tra i brevetti Apple? Nel suo codice genetico c'è un po' di tutto e, scopriamo in fase avanzata del film, c'è anche qualcosa dei letali raptor. Il film ce lo dice tardi, ma lo suggerisce in almeno un paio di occasioni, con quell'occhio che fa capolino tra la vegetazione, che ricorda un altro visto in passato, e mediante i graffi sul muro della gabbia, il diversivo usato dall'Indominus Rex per evadere dalla sua prigione. Una pianificazione che avevamo già visto applicare dai Raptor in precedenza.
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23. Tasti da premere
Dal primo al quarto film, c'è un altro elemento ricorrente, seppur minore e poco evidente: un tasto verde da premere. In Jurassic Park è la dottoressa Sattler a doverne schiacciare uno per riattivare il generatore; in Jurassic World è la sorella di Claire a ricordare allo svogliato figlio maggiore di rispondere a telefono e come fare... premendo il tasto verde.
24. La cavalcata dei Gallimimus
Una delle scene di massa del primo film vedeva i Gallimimus correre, ovviamente in branco, verso i protagonisti che si trovava a fuggire circondati da loro. Una scena simile, anche qui fin nell'inquadratura, è presente in Jurassic World con i dinosauri che circondano un mezzo che trasporta un gruppo di turisti del parco.
25. Dalla torcia al telefono...
... Il risultato non cambia. Passano 22 anni e bisogna attualizzarsi, ma il senso è lo stesso: se in Jurassic Park è la luce della torcia ad attirare l'attenzione del T-Rex sui due ragazzini chiusi in auto, in Jurassic World è la vibrazione di uno smartphone che suona. Il risultato è lo stesso e lo è persino l'inquadratura con i due giovani protagonisti del caso separati dal feroce animale soltanto da una sottile lastra di vetro.
26. Triceratopo vs Apatosauro
Anche per l'angolo della tenerezza c'è un riferimento diretto tra i due film di Spielberg e Trevorrow: dal Triceratopo del primo film, malato e sofferente a causa di fastidiose bacche, all'Apatosauro che muore tra le braccia di Chris Pratt/Owen Grady dopo essere stato attaccato e ferito dall'I-Rex che semina terrore tra gli erbivori di Isla Nublar.
27. Dilofosauro
Non ci sono i Dilofosauri nel quarto film della serie, ma la rappresentazione olografica di uno di essi è presente nel centro visitatori, attivata dai protagonisti in fuga per spaventare e rallentare un raptor che è alle loro calcagna. Quello che incuriosisce è che a giudicare da quello che vediamo, il dilofosauro olografico potrebbe essere riprodotto sulla base di quello che attaccava Nedry nel primo film.
28. Giacchino cita Williams
Rifare una colonna sonora come quella di Jurassic Park non è impresa semplice, perché si deve lavorare in bilico tra citazione, imitazione e copia. Michael Giacchino lo sa bene e lo fa altrettanto bene, prendendo l'originale di John Williams e rielaborandola in qualcosa di nuovo. Un ottimo lavoro per l'autore della soundtrack di Lost.
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29. Una camicia legata
Altro dettaglio e altra citazione: sulle tracce dell'Indominus Rex e soprattutto dei nipoti in fuga, Claire e Owen devono affrontare un percorso poco agevole tra fango e foresta. Claire non è evidentemente vestita per l'occasione, ma è pronta a mettersi in gioco annodandosi la camicia in vita per dimostrarlo... richiamando l'abbigliamento che aveva contraddistinto la Sattler 22 anni fa.
30. Più vicino di quanto appaia
In fuga dal T-Rex di Jurassic Park l'immagine nello specchietto della Jeep ci ammoniva della maggior vicinanza dell'animale rispetto a quanto apparisse dal riflesso. Un trucco visivo usato anche da Trevorrow nel corso della fuga col furgone di Jurassic World, ma in questo caso è un Raptor ad apparire nello specchietto del mezzo guidato da Claire.
31. Insetti nell'ambra
La zanzara preistorica intrappolata nell'ambra era il presupposto della storia di Michael Crichton e diventava simbolo del film incastonata com'era sul bastone di John Hammond. É qualcosa che non si poteva non citare nel sequel e infatti appare brevemente nella panoramica del laboratorio in cui la magia del parco accade ma anche "in grande", come elementi decorativi del parco stesso.
32. Uova di dinosauro
Un altro momento emozionante del film di Spielberg era la nascita del piccolo dinosauro, lo schiudersi dell'uovo alla presenza di un entusiasta John Hammond che ammetteva con orgoglio di essere stato presente alla nascita di ogni dinosauro del Jurassic Park. Poco importa che si trattava di un pericoloso Raptor, da cucciolo era adorabile! Molto diversa la nascita dell'Indominus Rex a cui assistiamo in apertura di Jurassic World: più fredda ed asettica, e forse in linea con l'indola spietata dell'ibrido.
33. Jimmy Fallon
Lo aggiungiamo alla lista anche se tanti lo avranno riconosciuto: ad interpretare con (auto)ironia il messaggio che accompagna i visitatori del Jurassic World nel corso del loro percorso nella girosfera è Jimmy Fallon, popolarissimo anchorman che anima le serate americane con il suo Tonight Show e protagonista di tanti esilaranti siparietti con le star sue ospiti.
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34. Brad Bird
Da un cameo all'altro, in Jurassic World c'è un altro ospite prestigioso. Si tratta di Brad Bird, popolare regista che si è fatto strada con successi animati come Gli incredibili e Ratatouille ma ancora stenta con il cinema live action (il suo ultimo Tomorrowland potrebbe far perdere un po' di soldi alla Disney). Nel film Bird dona la voce al messaggio di benvenuto nel parco a bordo della monorotaia.
35. Volatili preistorici
E a proposito di uccelli (perdonate il banalissimo gioco di parole con il cognome di Bird, uccello in inglese), tutta la lunga sequenza dell'attacco dall'alto dopo la fuga di Pteranodonti e Dimorfodonti dalla voliera, frenetica e di grande tensione, si può considerare una versione aggiornata e in chiave preistorica, nonché un affettuoso omaggio, de Gli uccelli di Alfred Hitchcock.